Per la prima volta dopo il mio trasferimento arrivai senza perdermi all'appartamento di Will. Avevo ancora il sorriso stampato in faccia mentre salivo le scale del palazzo. Nicole mi aveva detto sì.
Finalmente le cose stavano andando bene. Appena arrivai davanti alla porta dell'appartamento notai che era aperto. All'interno sentivo che c'era confusione e per educazione bussai lo stesso, e quando aprii di più la porta mi ritrovai davanti Will e Justin che si stavano urlando contro. Cercai allora di indietreggiare prima che mi vedessero, ma fu troppo tardi. Occhio di falco William mi aveva beccato.
"Justin penso che sia meglio che tu te ne vada" disse Will guardandomi. Justin sembrò fulminarmi con lo sguardo, ma non aggiunse niente. Prese il suo cappotto e, dopo aver rivolto un ultimo sguardo a Will, che al contrario guardava verso la cucina, uscì dall'appartamento. Mi sarei offeso per il fatto che non mi avesse salutato, ma vista la situazione decisi che era una cosa stupida. Chiusi la porta e poi mi avvicinai a Will che si era seduto sul divano.
"Tutto bene?" chiesi sincero. Lui non rispose. Passammo circa cinque minuti in silenzio completo, e poi Will sembrò ricordarsi della mia presenza.
"Vuoi qualcosa da bere?" chiese mentre si alzava per dirigersi poi verso il frigo. Negai e lui prese solo una birra per sé stesso.
"Se vuoi parlare di quello che è appena successo..." dissi lasciando il discorso campato in aria. Lui mi fece un sorriso di circostanza, e si vedeva che era ancora piuttosto turbato da quello che era appena avvenuto.
Mi soffermai un attimo ad osservarlo. Il solito ciuffo lungo biondo che aveva sempre avuto era completamente disordinato, e i suoi occhi marroni sembravano quasi neri. Notai che lo stavo fissando e scossi la testa per riportare la mia attenzione sulla sua risposta.
"No, tranquillo. Io e Justin stiamo solo passando un periodo no" disse sconsolato ma tornando a sorridere.
"In che senso scusa?" chiesi non capendo.
"Nel senso che abbiamo litigato per una cosa di football. Niente di serio" mentì palesemente. Ma finsi lo stesso di crederci.
"Allora volevi parlarmi?" chiesi cambiando argomento. Lui apprezzò il gesto e mi fece un sorriso sincero.
"Beh, in realtà mi sono scordato cosa volevo dirti" disse serio mentre continuava a sorridere.
"Deduco che non fosse molto importante allora" dissi sorridendogli. Poi presi un respiro profondo.
"Io una cosa invece dovrei dirtela" dissi con le mani che mi sudavano. Insomma, per quale motivo ero nervoso?
"Certo" disse alzando le spalle e bevendo un sorso dalla bottiglietta verde che teneva tra le mani.
"Stasera io e Nicole usciamo" sputai tutto d'un fiato. Will strabuzzò gli occhi e tossì visto che gli era andata di traverso la birra.
"Tu e Nicole cosa?" chiese tra un colpo di tosse ed un altro.
"Nel senso andiamo a cena. Solo una cena. Andiamo ad un ristorante in centro" dissi cercando di calmarmi. Lui non disse niente. Iniziò solo a guardarmi con uno sguardo che non riuscivo bene a decifrare ma che sembrava un misto tra 'come ci sei riuscito' e 'ti voglio morto'. Perfetto. La mia giornata andava solo migliorando.
Poi chiuse gli occhi e quando li riaprì, sembrava sempre turbato, ma non nel senso di gelosia. Più come lo sguardo di qualcuno che cercava di capire. Anche se secondo me, mi voleva ancora morto.
"Avrei dovuto capirlo. Insomma, era palese che ti piacesse" disse scoppiando a ridere. Io lo guardai accigliato per niente divertito.
"Non era palese" mi difesi non veramente offeso. Lui continuò a sorridere.
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PRIMA DI INCONTRARTI
Teen FictionAiden Collins è una giovane promessa del football americano. O forse sarebbe meglio dire che era una giovane promessa. Infatti, dopo aver deciso di frequentare una nuova scuola, si ritrova in una nuova vita in cui decide di non giocare più. Il footb...