"Sai dove trovarmi" dissi facendogli un segno con la mano per poi girarmi ed entrare nel palazzo.
Salii le scale e poi aprii la porta. Con mia grande sorpresa appena entrai vidi Nicole sul divano.
"Ciao" la salutai chiudendo la porta.
"Mi dispiace per ieri. Forse ho esagerato un pochino" mi disse guardandomi negli occhi. Era diretta.
"Te lo ha detto Will di scusarti o lo pensi davvero?" domandai continuando a mantenere il mio sguardo su di lei. Mi guardò dubbiosa come se non avesse capito bene. E poi sorrise.
"Diciamo scuse da parte mia con una grande spinta da parte di Will" concluse con uno spunto di sorriso sul volto.
"Allora accetterò le tue scuse, anche se non ce ne era bisogno. Se vuoi ti faccio vedere i miei documenti" le dissi sorridendo.
"Non importa, ma grazie" disse ridendo. La sua risata era veramente bella. Era come se ti trasmettesse gioia pura. Si alzò poi dal divano e venne verso di me.
"Non ci siamo presentati per bene. Io sono Nicole Cooper, la tua nuova coinquilina" disse porgendomi la mano.
"Aiden, Aiden Collins, è un piacere" le dissi stringendole la mano che mi aveva allungato.
"Non mi fido ancora di te, sappilo. Non mi convinci del tutto. Ma piaci a Will, quindi ti darò il beneficio del dubbio. Questa volta" disse ritraendo la mano come se si fosse scottata toccandomi.
"Non c'è problema. Dobbiamo condividere la casa. Mica dobbiamo farci le treccine a vicenda" dissi sorridendole.
"Se non ti dispiace avrei fame. Ti va di mangiare?" chiesi per rompere il silenzio che si era creato.
"No grazie. Ho già pranzato. Sono in camera a studiare. Se tu avessi bisogno puoi venire a bussarmi. Cerca di non averne" disse fulminandomi con lo sguardo per poi dirigersi verso camera sua. Alzai le spalle e sorrisi. Che strana ragazza.
Andai verso la cucina e optai per un hot dog. Ci misi dieci minuti a cucinarlo. Lo mangiai velocemente e poi andai in camera mia a dormire sperando di riprendere il fuso orario. Anche perché domani avrei riiniziato gli studi e non potevo permettermi di partire scarico.
Controllai le notifiche del mio telefono, ma a parte poche notifiche non trovai niente di interessante da guardare. Decisi allora di chiamare mia mamma. Rispose dopo tre squilli.
"Ciao mamma" dissi euforico appena rispose.
"Amore! Finalmente ti sei deciso a chiamarmi!" strillò dall'altra parte lei. non aveva mai capito che poteva parlare anche a bassa voce e ormai mi ero arreso sul farglielo capire.
"Scusami, ma tra tutto non ho avuto tempo" dissi tranquillo.
"Non preoccuparti. Allora come è questo posto? Da quello che dice tua zia è bellissimo. E poi la camera?" sparò una sequela di domande in mezzo secondo.
"Il campus è stupendo. Ci sono un sacco di strutture. Non ho ancora visto però dove seguirò i corsi. La camera poi è molto bella" dissi guardandomi attorno.
"Immagino. Sono molto contenta. Chi è il rimpiazzo di George?" mi chiese e anche se non potevo vederla sapevo che stava sorridendo. Un brivido mi attraversò la schiena. Lei amava George. Eravamo amici da quando avevamo cinque anni, anche se poi le cose erano cambiate.
"E' un ragazzo abbastanza simpatico. Ma non so molto di lui" mentii.
"Oh, beh capisco. Sei arrivato da due giorni, dagli tempo. Scommetto che diventerete amici" mia mamma era estremamente positiva, sempre. Era una di quelle mamme che non si arrabbiavano mai per nulla. Per questo con lei non parlavo quasi mai di cose estremamente personali. Lei non capiva. Era una donna casa e chiesa. Non avrebbe mai accettato che io stessi in camera con una ragazza. Come non avrebbe mai accettato la storia del mio vecchio gruppo se l'avesse scoperta.
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PRIMA DI INCONTRARTI
Ficção AdolescenteAiden Collins è una giovane promessa del football americano. O forse sarebbe meglio dire che era una giovane promessa. Infatti, dopo aver deciso di frequentare una nuova scuola, si ritrova in una nuova vita in cui decide di non giocare più. Il footb...