Un'altra settimana era volata via. E io mi trovavo ancora a Washington, infatti, dopo essermi sentito con mia madre e dopo averne parlato con Nicole, avevamo capito che mia sorella stava mentendo. L'unica cosa che non capivo era il perché lo stesse facendo.
Mia sorella era sempre stata estremamente intelligente, e non pensavo che sarebbe mai caduta così in basso. Perciò l'unica cosa che volevo era capire meglio la situazione, e ci sarei riuscito. Ma non era stata l'unica cosa che mi aveva tenuto occupato questa settimana. Infatti, c'era stata la preparazione per il secondo esame del nuovo corso e Nicole. La verità era che le due cose erano molto collegate. Io e lei eravamo stati a studiare tutto il tempo insieme a Justin, e se non stava con noi era sempre occupata con il tennis o con lo stage alla parrocchia. Gli unici momenti in cui saremmo stati soli avrebbero dovuto essere a cena, ma per qualche motivo Will si era trasferito da noi portandosi dietro Noah.
E per l'amore del cielo, io amavo la loro presenza, ma non ora. E per qualche motivo anche Nicole sembrava d'accordo, come se non fosse stata una sua idea. Mi aveva dato fastidio anche perché avevo convinto Jacob ad iniziare l'allenamento serale dalla settimana nuova visto che dovevo studiare e riposarmi. Lui aveva accettato visto che lui avrebbe avuto a breve un esame molto difficile. Come sempre però le cose non erano andate come avevo sperato.
Oggi pomeriggio mi sarei visto con Will e gli avrei parlato. Prima però avevo programmato di passare da padre Andrew. Mentre camminavo nel freddo di febbraio pensai felice all'esame che avevo dato la mattina stessa.
Era andato bene, o almeno mi era sembrato, e come a me anche a Nicole e Justin, infatti eravamo andati a pranzo fuori per festeggiare. Ma a me non bastava. Mi sarei fatto coraggio e avrei invitato Nicole fuori per cena. Era da qualche giorno che ci pensavo e lo avrei fatto. Volevo stare solo con lei, e quale modo migliore se non festeggiare? Avevo preparato tutto. Avevo obbligato Jacob a darmi la sua macchina, anche se non aveva fatto particolari storie visto che era lunedì sera e l'indomani avrebbe avuto il suo esame.
Avevo fissato un ristornate di cibo giapponese, che avevo scoperto essere il preferito di Nicole. L'unica parte mancante del mio piano era convincere Nicole ad uscire. Avrei voluto dire che non ero nervoso, ma sarebbe stata una menzogna grande quanto una casa. Avevo avuto più paura per chiederle di uscire che non per l'esame. Ma ce l'avrei fatta. Niente avrebbe rovinato la mia giornata che era iniziata benissimo.
Dopo il pranzo ero andato dal parrucchiere a tagliarmi i capelli, infatti ora non ce li avevo più lunghi come prima. Ai lati me li ero lasciati corti, ma il ciuffo era rimasto. Sicuramente stavo meglio però.
Stavo poi andando in chiesa e appena uscito sarei tornato all'appartamento. Nicole avrebbe già dovuto essere rientrata dal tennis e glielo avrei chiesto. Poi avrei scritto a Jacob di portarmi la macchina e sarei andato da Will. Finito di parlare con Will, che voleva anche lui vedermi, sarei andato a cambiarmi, e poi saremmo andati a cena fuori. Sarebbe stata la serata perfetta. Ce l'avrei fatta.
Scacciai tutti i miei pensieri e notai che ero arrivato davanti alla chiesa. Mi strofinai le mani per scaldarle e poi entrai. Oggi era illuminata a differenza della scorsa volta. Le luci sul soffitto erano tutte accese. Riconobbi i due musicisti che stavano suonando anche la prima volta che ero venuto, solo che questa volta accompagnavano il coro, che era composta da circa venti elementi e da un uomo, probabilmente l'insegnante o l'addetto alle prove del coro, che li stava sgridando per qualcosa.
Senza farmi vedere mi diressi verso l'ufficio del Padre. Per arrivarci dovetti passare dal chiostro in cui c'erano alcuni professori che stavano ridendo tra di loro, e tra questi uno era quello con cui avevamo dato l'esame. Non appena si girò nella mia direzione lo salutai con un cenno che ricambiò immediatamente. Arrivai rapidamente davanti alla porta dell'ufficio e bussai. La risposta di Padre Andrew non tardò ad arrivare che esordì con un 'avanti' urlato per farsi sentire.
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PRIMA DI INCONTRARTI
ספרות נוערAiden Collins è una giovane promessa del football americano. O forse sarebbe meglio dire che era una giovane promessa. Infatti, dopo aver deciso di frequentare una nuova scuola, si ritrova in una nuova vita in cui decide di non giocare più. Il footb...