"Secondo me è proprio un coniglio" dissi facendo ridere Nicole mentre rimanevamo sdraiati a terra a guardare il cielo.
"Neanche lontanamente!" ribatté lei divertita mentre si sistemava la gonna che le si era leggermente alzata.
"Cosa sarebbe allora?" risi io continuando a guardare verso l'alto.
"Una nuvola" rispose lei ridacchiando. Sbuffai scuotendo la testa.
"Sei priva di immaginazione. Vedi quello? Quello è il muso. E quella? Sicuramente la coda. Insomma, è un coniglio" continuai io imperterrito. Insomma, era evidente che fosse un coniglio, come poteva non vederlo?
"Se lo dici tu" disse alzandosi di poco ma rimanendo sdraiata per poi avvicinarsi a me e baciarmi dolcemente. Mi colse leggermente alla sprovvista ma ricambiai subito il bacio mentre la circondavo con le mie braccia.
"Sai a cosa pensavo stamani?" mi domandò sdraiandosi di pancia sulla coperta che avevamo messo sul prato del parco vicino a casa di Nicole. Avevamo deciso di fare un pic-nic vista la bellissima giornata e poi ci eravamo appisolati un po' nella pace del luogo.
"Sistemati la gonna, si vede tutto se stai così" le dissi mentre lei mi guardava da molto vicino visto che aveva poggiato le braccia sul mio petto. Scosse la testa divertita e si sistemò, nuovamente, la gonna. Quell'indumento le stava d'incanto, come un po' tutto, ma non era stata un'idea geniale da parte sua mettersela per andare a mangiare sapendo che saremmo stati sdraiati sul terreno.
"A cosa pensavi?" le domandai poi sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Alla prima volta in cui ho provato interesse nei tuoi confronti" disse passandomi innocentemente un dito sul petto. Le sorrisi.
"Quando è stato?" le domandai afferrandole la mano sul mio petto mentre mettevo l'altro braccio sotto la mia testa per poterla vedere meglio.
"Ti ricordi il tuo appuntamento con Rachel?" rise divertita. Mandai gli occhi al cielo mentre sorridevo pure io.
"Sì, me lo ricordo" risposi incitandola a continuare. Ricordavo quel pomeriggio molto bene. Ero appena arrivato a Washington e lei mi aveva invitato a prendere un caffè per poi scoprire che voleva semplicemente far ingelosire Jacob.
"Mi chiamasti perché la volevi scaricare e non sapevi come fare. Mi era sembrato così strano che tu mi avessi chiamata, anche perché io non ti trattavo proprio benissimo in quel periodo" la interruppi.
"Beh, neanche nei mesi a venire mi hai trattato benissimo" le feci notare mentre lei mi squadrava accigliata. Poi mi colpì con un buffetto sul petto.
"Non interrompermi. Quello che volevo dirti è che quando sono arrivata, e ti ho visto lì con lei, non so. Ti ho visto per la prima volta con una luce differente" disse scrollando le spalle.
"Eri gelosa che fossi con Rachel?" le chiesi per capire meglio. Lei scosse la testa.
"No, non era questo. Ancora non mi piacevi minimamente da quel punto di vista. Però dopo quel giorno mi hai fatto venire voglia di diventare tua amica. Nessuno mi aveva mai stimolata a volere di nuovo qualcosa di bello dopo l'incidente di Logan" disse semplicemente. Mi avvicinai e la baciai.
"Io dopo Hilary pensavo di non voler più relazioni fino alla laurea. Tu mi hai fatto cambiare idea in meno di un mese. Mi hai fatto innamorare in così poco che se non stessimo ancora insieme non crederei che fosse possibile" le dissi. Lei mi guardò felice.
"Hai stravolto il mio mondo Aiden Collins. Grazie" mi disse sorridente mentre mi guardava intensamente.
"Ti amo Cooper" le dissi mentre lei poggiava la testa sul mio petto.
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PRIMA DI INCONTRARTI
Ficção AdolescenteAiden Collins è una giovane promessa del football americano. O forse sarebbe meglio dire che era una giovane promessa. Infatti, dopo aver deciso di frequentare una nuova scuola, si ritrova in una nuova vita in cui decide di non giocare più. Il footb...