CAPITOLO 22: Scuse e conti da pagare

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"Quindi tu e Nicole proseguirete gli studi per il master degree a New York?" mi chiese Justin mentre sfogliava il suo libro.

"Sì, anche se in scuole diverse. Presa la prima laurea abbiamo optato di continuare più vicini alle nostre nuove vite" spiegai prendendo un sorso di succo all'ananas dal mio bicchiere.

"Ce la farai a continuare gli studi e a giocare con i Jets?" mi chiese nuovamente il mio amico mentre spostava il suo sguardo dal suo quaderno a me.

"Bella domanda. Non ne ho idea. Se dovessi arrivare a dover prendere una decisione tra le due cose mi troverò in seria difficoltà" risi cercando di non pensarci troppo. Un sacco di giocatori avevano partecipato al campionato mentre contemporaneamente finivano gli studi.

"Non vedo l'ora di prendere questa maledetta laurea quadriennale per poter iniziare la specializzazione" esordì Justin mentre si stiracchiava.

"Ormai è certo che andrai a Boston?" gli chiesi riaprendo un libro.

"Diciamo di sì. Sto analizzando ancora l'opzione di seguirvi a New York" disse noncurante.

"Qualcuno che conosciamo ti ha fatto cambiare idea?" ammiccai riferendomi a William che sarebbe tornato pure lui nella sua città natale come Nicole.

"Collins fatti gli affari tuoi" si difese lanciandomi una penna. Mentre ridevo sentii bussare alla porta della camera.

"Aspettavi qualcuno?" domandai riferendomi al fatto che fossimo a studiare da lui. Justin si alzò negando con la testa e andò ad aprire. Non appena lo ebbe fatto una spumeggiante Nicole entrò in stanza senza molte presentazioni.

"Ciao anche a te Cooper" disse Justin scocciato mentre Nicole veniva a sedersi accanto a me al tavolo e appoggiava diversi libri e quaderni sopra di esso. Quando Nicole si fu sistemata si allungò per lasciarmi un bacio di saluto sulle labbra e poi tornò a guardare i libri di fronte a lei.

"Avevo capito che volevi studiare da sola" le dissi divertito mentre Justin tornava al tavolino.

"Ed è così. Ma proprio non capisco una cosa" disse sfogliando rapidamente un suo quaderno come se sapesse cosa cercare.

"E ti sei portata tutti i tuoi libri perché non ti tornava una cosa?" domandò sospettoso Justin anche se Nicole lo ignorò nuovamente.

"Ecco, qui. Leggi" disse passandomi il quaderno mentre mi indicava un punto con il dito indice. La guardai divertito e poi mi misi a leggere attentamente.

"Mi pare sia giusto. Cosa c'è che non ti torna?" le domandai ripassandole il quaderno dopo aver letto attentamente due volte le parole che mi aveva indicato Nicole.

"Non ero sicura di averlo scritto bene visto che questi sono appunti che ho preso un sacco di tempo fa mentre il professore spiegava" mi spiegò Nicole riprendendosi il quaderno per tornare a leggerne il contenuto.

"Dove eri? Alla biblioteca qui accanto?" chiese Justin mentre si prendeva qualcos'altro da bere.

"Sì, ero tentata di chiedervi questa cosa domani, ma sapevo che me ne sarei scordata, perciò ho fatto prima a venire qua" disse Nicole continuando a leggere.

"Rimani e poi andiamo a cena con Noah e Caroline?" le domandai osservandola. I suoi capelli, che stavano ricrescendo, le ricadevano delicatamente sulle spalle. Come sempre erano lisci e perfettamente ordinati anche se si vedeva che se li era spostatati numerose volte da alcuni ciuffi che non seguivano i capelli più lunghi. Indossava poi un maglione nero che avevamo comprato insieme la settimana prima e come sempre aveva un paio di jeans attillati che le fasciavano le gambe magre e allenate.

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