CAPITOLO 23: Dal paradiso all'inferno

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"Possibile che con te non si possa vedere un film per intero?" risi staccandomi per qualche secondo dalle labbra di Nicole prima che lei se ne riappropriasse urgentemente.

Poche ore prima avevamo avuto gli esiti del nostro esame, scoprendo con immensa gioia che lo avevamo passato a pieni voti sia io che Nicole e Justin. Avevamo stappato una bottiglia di spumante da pochi dollari preso al supermercato e avevamo festeggiato con gli altri prima di pranzo andando al parco del campus vista la bella giornata.

A mangiare poi eravamo andati all'appartamento di Nicole dove ci eravamo ritrovati con Emma e Kevin che però finito di mangiare ci avevano lasciati soli per andare a fare una passeggiata da qualche parte dicendoci che non sarebbero rincasati prima dell'ora di cena.

Così avevo proposto a Nicole di guardarci un bel film appena uscito su Netflix e per la prima volta Nicole non si stava addormentando, perciò ero al settimo cielo. Avevo pensato che magari questa era la volta buona che ne avremmo finito uno insieme, ma Nicole ovviamente non la pensava come me.

Poco dopo l'inizio aveva iniziato a giocare con il bordo della mia maglietta ma non ci avevo dato molto peso visto che non mi stava neanche guardando. Avevo semplicemente pensando che si stesse divertendo a giocarci un po', come se fosse un tic.

Poi però verso metà film, ovvero pochi minuti prima, aveva smesso di toccarmi la maglietta e aveva iniziato a baciarmi innocentemente il collo. Mi ero messo a ridere dicendole che mi stava distraendo, ma lei mi aveva ignorato e aveva iniziato ad alzarmi la maglietta per sfilarmela. In quell'esatto momento avevo capito che neanche oggi avremmo finito un film insieme.

Quindi adesso Nicole era seduta sulle mie gambe, mentre ero senza maglietta, e mi stava baciando appassionatamente.

Solitamente non ne indossava, ma vista la calda giornata e il fatto che avessimo finito i corsi, aveva addosso una gonna bordeaux a vita alta e sopra un top bianco che le fasciava il seno meravigliosamente. Nicole era sempre bellissima, ma a volte mi sembrava davvero una dea, come per esempio oggi.

Mentre lei passava le sue mani calde sul mio petto io passavo le mie sulle sue gambe ormai nude quasi scoperte del tutto nonostante avesse ancora la gonna.

"Scherziamo?!" si staccò Nicole irritata staccando le sue mani da me. Come se mi fossi bruciato feci la stessa cosa.

"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" le chiesi non capendo mentre la guardavo accigliato. Lei sembrò essere distratta ma alle mie parole riportò la sua attenzione su di me.

"Hanno bussato" mi disse trattenendosi dal ridere probabilmente avendo visto la mia faccia.

"Beh, chi se ne frega" dissi divertito non avendo assolutamente sentito il rumore e non avendo voglia di alzarmi dal divano. Nicole sembrava combattuta ma quando ripresi a baciarle il collo non si oppose troppo.

Dopo qualche secondo smisero di bussare e pensai che chiunque fosse dietro alla porta si fosse arreso e avesse capito che non avevamo voglia di aprirgli oppure avesse immaginato che non fossimo in casa in quel momento.

Smisi di baciarle il collo e tornai sulla sua bocca senza tanti complimenti mentre mettevo le mani sotto al suo top divertendomi un po' prima di toglierlo. E lo avrei fatto, ma il telefono di Nicole decise di squillare.

"Devo rispondere" ansimò staccandosi di malavoglia dalla mia bocca. Sbuffai frustrato facendola sorridere.

"Ho già capito tanto. Vado a prendere un succo di frutta fresco che ho caldo" le comunicai svogliato mentre lei si spostava da sopra le mie gambe per raggiungere il bracciolo del divano dove si trovava il suo telefono. Nel frattempo raccolsi la mia maglia mentre mi sistemavo i pantaloni e andavo verso il frigo. Con la coda dell'occhio vidi Nicole sistemarsi pure lei visto che era in condizioni poco presentabili.

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