SPECIALE 2.2: Una cerimonia importante

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"Non verrà" ripetei nervosamente mentre ticchettavo il piede sul pavimento. Noah sbuffò sonoramente.

"La sposa è sempre in ritardo. E poi è con Jessica, Caroline, Emma ed Elisabeth. Loro le avrebbero sicuramente impedito di scappare" mi derise il mio amico mentre cercavo di allentare la cravatta che mi stava strozzando, smorzandomi il respiro.

"Smettila di toccarti lo smoking" mi riprese Justin.

"Ci stanno guardando tutti" notai agitato guardando le persone sedute sulle panche della chiesa.

"Ti ricordi che sei lo sposo, vero?" mi derise Jacob facendo ridere i miei amici. Sbuffai sonoramente.

"Che ore sono?" chiesi non avendo il telefono con me.

"Aiden è la decima volta che lo chiedi nel giro di venti minuti. Nicole è in ritardo di un quarto d'ora e sono le 10.15 precise. Ora respira per favore" mi disse Mark. Mi voltai nuovamente verso la navata e vidi mia sorella che mi faceva cenno di respirare.

"Penso di stare per vomitare" dissi avendo un conato di vomito mentre mi giravo verso l'altare dando le spalle agli invitati.

"Ehi, ehi, ehi. Mi spaventi gli ospiti così. Stai tranquillo. Avranno trovato traffico oppure Nicole si sarà dovuta truccare meglio. Rilassati, stai facendo entrare ansia pure a me" ridacchiò Justin mettendomi le braccia sulle spalle.

"E se invece si fosse pentita di aver detto sì?" domandai ai ragazzi mentre mi saliva nuovamente l'ansia.

"Ieri pomeriggio quando vi siete 'salutati' in camera vostra non mi pare si fosse pentita di nulla..." ghignò Jacob mimando le virgolette con le dita alla parola 'salutati' facendo ridere gli altri e facendo mandare a me gli occhi al cielo.

"Certe battute non dovresti farle in chiesa" lo ripresi rassegnato.

"E poi non è come pensate!" li ripresi visto che non smettevano di ridere.

"Ah no?" mi sfidò Mark divertito mentre si asciugava gli occhi visto che stava ridendo troppo. Mi girai e vidi che mia madre, che mi aveva accompagnato all'altare, stava ridacchiando fingendo di non sentirci.

"Certo che no! Mi ero confessato ieri mattina e non avrei avuto il tempo di confessarmi nuovamente" spiegai mentre scuotevo la testa per niente divertito.

"Mi hai convinto. Quindi niente sesso pre-matrimonio?" mi chiese Noah interessato. Ero certo di essere arrossito.

"Noah smettila subito. Siamo in chiesa!" lo ripresi facendo ridere i ragazzi. Noah stava sicuramente per rispondermi che 'Il sesso è una cosa normale e bellissima di cui si dovrebbe poter parlare ovunque visto che è un istinto naturale, eccetera eccetera, ma improvvisamente tutta la navata si ammutolì.

Nessuno stava fiatando più e pure i miei testimoni si ricomposero immediatamente tornando in posizione. Le donne e gli uomini del coro iniziarono poi a cantare una canzone in latino accompagnati da un pianoforte e da una chitarra.

Le porte in fondo alla navata furono aperte da due ragazzi tutti si alzarono in attesa dell'entrata in scena della sposa.

Mi sembrò nuovamente di non riuscire a respirare e subito la mia mano andò sulla mia cravatta. Ma Noah, che era il più vicino a me, mi colpì con una manata sul dorso della mia mano facendomi capire che dovevo smetterla di toccarla per evitare di spostarla.

Vidi il fotografo scattare foto alla velocità della luce ma la mia attenzione fu poi catturata dal fatto che ancora nessuno stesse entrando dalla porta. Mi ricordai solo dopo che il parroco ci aveva detto che la sposa sarebbe entrata dopo la canzone quando il pianista sarebbe passato a suonare l'organo.

PRIMA DI INCONTRARTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora