CAPITOLO 14.2: Capodanno

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"A proposito di fidanzate- Michael fu però interrotto da una voce a me fin troppo nota.

"Ciao Aiden" mi voltai velocemente e mi mancò un battito quando vidi George di fronte a me che teneva per mano la mia ex, Hilary.


Mi voltai verso Michael e lo fulminai con lo sguardo. Lui deglutì imbarazzato alla ricerca di una scusa plausibile.

"Vi serve una mano?" chiese Noah dandomi una pacca sulla spalla mentre ridacchiava e mi raggiungeva con Justin. Vidi poi che si voltò verso i due nuovi arrivati.

"Io sono Noah" disse sorridendo e dandogli la mano. George lo squadrò per capire cosa il ragazzo di fronte a lui volesse.

"Io sono George" disse non dandogli la mano, mano che Noah ritirò immediatamente sentito il nome.

"Quel George?" mi bisbigliò Justin cercando di non farsi vedere. Annuii silenzioso senza staccare lo sguardo dai due individui che mi si paravano davanti.

"Non dici nulla?" mi chiese Hilary guardandomi intensamente.

"Cosa vorresti che ti dicessi?" le chiesi sprezzante mentre la guardavo. Era cambiata, ma non troppo. I suoi capelli biondi erano più corti ma li portava sempre lisci. Indossava un paio di pantaloni attillati neri che risaltavano le sue gambe magre e sopra aveva un cappotto beige leggermente aperto in cima.

"Non lo so. Non ci vediamo da tanto tempo. Ti trovo bene" disse sorridendomi mentre mi squadrava interessata. George sembrò accorgersene e le strinse la mano come per distrarla. Lei allora si voltò a guardarlo e si ghiacciarono a vicenda con lo sguardo, come se le cose tra loro non stessero andando bene.

"Ancora niente musica?" chiese Emma tornando sul tetto. Nicole e Caroline evitarono alcuni ragazzi che ci avevano accerchiato e ci raggiunsero.

"Andiamo a prendere qualcosa da bere per me?" mi chiese Nicole mentre mi veniva vicino e mi afferrava la mano. Involontariamente il mio sguardo andò su Hilary che esaminò Nicole con un'espressione severa e uno sguardo accigliato.

"Certo" le dissi sorridendole mentre smettevo di guardare gli altri due e mi dirigevo verso la veranda con Nicole. Altri ci seguirono trasportando le loro cose. Avevo guardato velocemente e si erano aggiunte circa dodici persone, perciò eravamo una ventina.

Appena entrammo dentro Nicole si diresse verso il frigo e ne estrasse una bottiglia di qualcosa e versò il liquido incolore in un bicchiere. Poi aggiunse della soda al limone.

"Troppo forte" rise prendendo un sorso del suo drink. La guardai divertito cercando di non pensare a Hilary e a George che stavano facendo il loro ingresso nella veranda.

"Tutto bene? Sembri agitato" mi disse Nicole accarezzandomi il braccio che fu percosso da brividi solo per quel piccolo contatto.

"Ti faceva freddo a stare fuori o puoi reggerlo per qualche minuto?" le chiesi rimanendo dietro al tavolino delle bibite mentre partiva la musica e i ragazzi esultavano.

"No, possiamo andare" disse lei guardandomi curiosa come per capire il cambio repentino del mio umore. Sorpassammo poi gli altri e uscimmo fuori mentre Nicole si infilava nuovamente il cappotto. Rimanendo in piedi mi appoggiai alla ringhiera del tetto mentre guardavo verso il basso. Nicole si mise vicina a me e sentivo i suoi occhi puntati su di me.

"Cosa hai?" mi chiese dolcemente mentre mi faceva girare verso di lei. Notai subito il rossetto rosso sulle sue labbra e constatai che fosse dello stesso colore del suo vestito aderente.

"Hai presente la bionda che è entrata con il ragazzo moro alto?" le chiesi facendole cenno di guardare dietro di me. Lei si sporse leggermente senza dare nell'occhio e poi tornò a guardare me.

PRIMA DI INCONTRARTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora