Steve Rogers

6.2K 214 30
                                    

-Sam, non funzionerà mai-
-Amico, fidati, nessuno ti riconoscerà-

Sam Wilson signore e signori. A volte non capisco come abbia fatto a diventare suo amico, sarà un ottimo soldato ma in fatto di travestimenti non capisce proprio niente.
La situazione è abbastanza semplice; stare chiusi nella casa di Tony, per quanto sia confortevole, alla lunga ti da un senso di soffocamento perciò ho deciso di uscire per fare una passeggiata. Il problema è che non posso uscire come se nulla fosse in mezzo alla gente, così Sam ha avuto la brillante idea di fornirmi un travestimento. Secondo lui un cappellino e degli occhiali da sole mi aiuteranno a nascondermi tra la folla.

-Sarà, ma a me non convince-
In quel momento per fortuna arriva Nat, sicuramente anche lei sarà d'accordo con me.

- Oh, Salve! E lei chi è? Un nuovo arrivato negli Avengers?-

Come non detto, non posso contare neanche su di lei.
-Nat, andiamo. Pensavo che almeno tu mi avresti sostenuto-
-Steve, rilassati, stai andando solo a fare un giro. Non ti riconoscerà nessuno-

Mi autoconvinco che Natasha abbia ragione, dopotutto esco solo per un'ora, se non mi farò notare andrà tutto bene.

- - -

Stranamente quei due avevano ragione, nessuno fa caso a me. Molti addirittura non alzano neanche il viso dai loro cellulari, non ho idea di come facciano a stare tutto il tempo attaccati a quei cosi. Io ho provato a imparare ad usarli, ma proprio non fanno per me.

Mentre cammino la mia attenzione viene catturata da un bellissimo parchetto. Penso di potermici fermare per un paio di minuti. Scelgo una delle panchine più isolate, così da non essere notato troppo. Guardandomi in giro noto ancora varie persone che invece di godersi verde che gli circonda, smanettano su quei dannati cellulari. Penso che adesso nessuno riesca più a stare da solo con i propri pensieri, si ha sempre più bisogno di un costante contatto con qualcuno.
Dopo qualche istante noto una ragazza, se ne sta seduta su una panchina poco distante dalla mia e lo sguardo perso nel vuoto. Non fa nulla, rimane seduta, non ha neppure il cellulare tra le mani. Penso di aver finalmente trovato qualcuno che si goda la tranquillità che solo stare tra il verde riesce a offrire, lontani dal traffico e dalla città.
Rimango ancora qualche istante ad osservarla, è una delle creature più belle che abbia mai visto. Sono ancora intento ad ammirarla quando noto che dalla borsa estrae qualcosa. Sembrerebbe un bastone ripiegato piu volte, con un gesto fluido della mano il bastone torna dritto e finalmente posso capire cosa sia.
La ragazza si alza dalla panchina e a passi un po' incerti inizia ad avanzare, tastando per terra col bastone, per evitare di andare a sbattere contro qualcosa.
La guardo allontanarsi sempre di più.

Dopo qualche minuto decido che sia il caso di tornare a casa, per oggi l'uscita può bastare.

- - -

Il giorno dopo ho l'irrefrenabile desiderio di tornare in quel parco. Armato del mio cappellino e degli occhiali esco dalla Stark Tower.
A passo spedito percorro la stessa strada di ieri, una volta raggiunta la destinazione riprendo posto nella stessa panchina, fortunatamente anche oggi libera. Mi guardò attorno, la cerco, spero di rivederla. Sfortunatamente per me, di lei neanche l'ombra. Cosa speravo? Che ogni giorno venisse a fare una passeggiata e si sedesse sulla stessa panchina?

Decido comunque di non sprecare la mia uscita e di godermi ancora per un po' l'aria fresca.
Dopo venti minuti mi trovo ancora qui, la testa leggermente in dietro e le braccia distese sullo schienale della panchina. In lontananza si sente il vociare dei bambini che giocano, ma non è quello il rumore che attira la mia attenzione, bensì una conversazione o meglio, una discussione. Apro gli occhi e mi rimetto dritto, cercando di capire sa dove provengano quelle urla.

Marvel One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora