Pietro Maximoff

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Personaggio richiesto da Grace_C_argent

Come ci era finito in quella situazione? Beh, non lo sapeva nemmeno lui.

"Andiamo" dicevano, "ti divertirai" dicevano; notizia bomba, non si stava divertendo per niente.

Quando erano arrivati a quella stupida festa era fiducioso, cosa poteva esserci di male? Stark li aveva invitati a uno dei suoi party super galattici, un vero onore. La sua ragazza aveva insistito tanto per partecipare, non era mai andata ad una festa così esclusiva, non poteva perderla.
Lui invece era più restio, ne aveva già affrontata una e non aveva un bel ricordo, anzi, non aveva proprio ricordi.
Ma come poteva dire di no alla sua dolce metà; lei sapeva che non riusciva a resistere a quel suo visetto e lo usava a suo vantaggio.
La amava, ma era una stronza. Aveva imparato dal migliore, l'alunna che supera il maestro.

Era passato a prenderla, quando gli aveva aperto la porta era rimasto abbagliato.
Vestita così, la sua ragazza di soli diciotto anni, appariva molto più adulta. Il vestito le metteva in risalto tutto quello che madre natura le aveva donato, e lui, in quel preciso istante, capì che non le avrebbe staccato gli occhi di dosso neanche per un momento.

L'aveva pressa a braccetto, come il migliore dei cavalieri e l'aveva scortata fino alla macchina, aprendole persino la portiera. Le lezioni di Steve sul perfetto gentlemen erano servite a qualcosa.

Si era preparato a lungo per quella che sarebbe potuta essere la loro notte più magica, ma i suoi piani erano andati a farsi benedire poche ore dopo il loro arrivo alla festa.

Aveva notato immediatamente gli sguardi languidi degli invitati, rivolti alla ragazza al suo fianco. Neanche la sua presenza serviva a far cessare quelle occhiate.
Quel vestito, per quanto meraviglioso e decisamente sexy, era decisamente troppo scollato per i suoi gusti. Metteva in mostra ciò che solo lui avrebbe dovuto vedere.

-Non hai freddo? Perché non ti metti la mia giacca?-

-Ma cosa dici? C'è il riscaldamento acceso, non mi serve nessuna giacca-

La maggior parte della serata quindi, il ragazzo, l'aveva trascorsa a guardare male chiunque si soffermasse troppo a osservare la ragazza.

-La smetti per favore? Sembri un maniaco-

-Ah, adesso il maniaco sono io? E quelli che ti fissano il culo?-

-Pietro!-

Il ragazzo doveva imparare a riconoscere il tempo e il luogo per dire certe cose, e sicuramente quello non era il momento adatto.

-Dovresti rilassarti un po', smettila di fare il cane da guardia... bevi qualcosa-

Un piccolo diavolo tentatore, ecco cos'era. Pietro si era ripromesso, sopratutto dopo ciò che era successo la volta scorsa, di non toccare più neanche un goccio di alcool a una festa di Stark.

-No, non mi va di bere-

-Sei un guastafeste-

Il ragazzo aveva ruotato gli occhi, lui era molte cose, ma sicuramente non un guastafeste.

-Va bene, dammi quel bicchiere-

Da qui il punto di non ritorno, non tanto per lui, ma per la ragazza al suo fianco.
Il corpo del mutante riusciva a reggere l'alcol molto meglio di quanto facesse un normale corpo umano. Bicchiere dopo bicchiere non si era accorto dell'ingente quantità di bevande che una dopo l'altra venivano bevute. Nonostante tutti gli alcolici, almeno, era ancora abbastanza in grado di intendere e volere.

Lei era tutto un altro discorso.
Non si era nemmeno reso conto che la ragazza stesse cercando di tenere il suo passo in fatto di bevute.

Quindi, poche ore dopo il loro arrivo, la situazione era decisamente fuori controllo.
La ragazza non capiva più neanche dove si trovasse o con chi, ma a quanto pare si divertiva un mondo a raccontare stupidi aneddoti.

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