Tony Stark

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-Dottor Banner, le ho portato i documenti che mi ha chiesto-

La ragazza fece il suo ingresso nel laboratorio, convinta di trovare Bruce.

Lavorava per lui da un paio di mesi, era una fase iniziale in cui si sentiva in dovere di fare tutto in modo eccellente per non deludere le aspettative. Correva da una parte all'altra, sempre in movimento per soddisfare le richieste di Banner.

-Mi spiace dolcezza, Bruce si è dovuto allontanare qualche istante-

Invece del solito amabile uomo con cui era abituata a lavorare, si era trovata di fronte a nientepopodimeno che Tony Stark. Non era un segreto che i due fossero buoni amici, non era raro incontrare perciò il miliardario gironzolare per il laboratorio.

-Salve signor Stark, non pensavo di vederla oggi. Pensavo fosse in Europa-

-Cambio di rotta, le dispiace vedermi?-

L'uomo si era lentamente affiancato alla giovane assistente e con un movimento del tutto casuale, le aveva sfiorato il braccio.

-Il dottor Banner ci impiegherà molto?-

Lei si era prontamente allontanata da quel tocco, purtroppo proibito. Aveva cambiato discorso, impaurita di rimanere troppo tempo con Stark.

-Non lo so, potrebbe metterci cinque minuti come un'ora... sarebbe meglio approfittare di questi momenti-

Lui, incapace di ricevere anche il più piccolo rifiuto, si era riavvicinato a lei.

-Signor Stark, la prego...-

-Tony, il signor Stark era mio padre-

-Stark, non crede che-

La frase fu interrotta; per fortuna della ragazza che non sarebbe comunque riuscita a continuare.

-Tony! È l'ultima volta che te lo ripeto, giù le mani da mia nipote-

-Rilassati Bruce, qui si scherza, vero tesoro?-

La ragazza si ritrovò ad annuire un po' troppo energicamente.
Il miliardario, senza farsi notare da Banner, le fece un occhiolino.

Chissà che cosa voleva dire per lui quel gesto.

-Dottor Banner, ho i documenti che mi aveva chiesto-

-Grazie, cosa farei senza di te. Se vuoi puoi andare, per oggi abbiamo finito-

La nipote aveva nuovamente annuito. Molto velocemente aveva raccatato le sue cose, pronta per tornare a casa.

-Va bene. Arrivederci dottor Banner, signor Stark-

Era sfrecciata via, con passo spedito aveva imbucato la porta ed era sparita dalla loro vista.

-Perdio Bruce, è tua nipote! Perché ti fai chiamare dottor Banner?-

-A lavoro non esistono parentele-

-Siete tutti matti-

Bruce si era nel frattempo sistemato e aveva ripreso il lavoro, che aveva dovuto abbandonare.

-Tony, cosa ci fai qui?-

-Visita di cortesia-

Il dottore si sollevò leggermente gli occhialini di protezione, lanciando un'occhiata al suo amico.

-Va bene, sto lavorando a un progetto molto importante, forse il più importante di tutti e mi serviva una mano-

-Esattamente cosa ti serve? Io sono abbastanza impegnato qui non so per quanto potrei aiutarti-

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