Marvel One Shot

Peter Parker

ATTENZIONE: nel capitolo sono presenti spoiler di Endgame.

-...questa è la realtà in cui Morgan dovrà trovare un modo per crescere.
Così ho pensato: "Meglio registrare un salutino in caso di una prematura dipartita"; la mia intendo. Insomma, non che la morte non sia sempre prematura...
Il viaggio nel tempo che tenteremo di fare domani mi-mi sta facendo perdere il sonno con questo fatto della sopravvivenza. Ma, il compito dell'eroe è questo: una parte del viaggio è la fine.
Ma perché questo trip? Tutto quanto andrà esattamente come deve andare.
Ti amo 3000-

Per tutto il tempo in cui la figura di Tony parlava, ho tenuto la mano al mio ragazzo, Peter.
Per me Tony era l'eroe che da undici anni proteggeva il nostro pianeta, ma per le persone presenti era molto di più. Un marito, un padre, un amico e un mentore. Ormai Thanos è stato sconfitto, ma il prezzo che questa famiglia è stata costretta a pagare è troppo alto. Morgan sarà costretta a crescere senza un padre, Pepper dovrà trovare la forza di allevare sua figlia da sola, il mondo dovrà andare avanti senza Iron Man.
Peter siede al mio fianco, visibilmente provato, lui ha perso la sua guida, il suo mentore, la figura più vicina a un padre che abbia mai avuto. Ha avuto la possibilità di vederlo per un breve istante prima che tutto questo accadesse.
Mi sento abbastanza fuori luogo in questa stanza, non ho avuto l'onore di conoscere il signor Stark molto bene, l'unica volta in cui ci siamo rivolti parola è poco dopo la partecipazione di Peter nello scontro tra Iron Man e Capitan America. A quel tempo io e Pete non stavamo ancora assieme e io non sapevo della sua doppia vita come Spider-man. Sapevo solamente che era stato preso per uno stage nelle imprese Stark, grande onore per un ragazzo.
Prima che partisse ero passata a salutarlo, non sapevo quanto sarebbe stato via e io, da parte mia, ero già cotta di lui quindi ne avevo approfittato per vederlo. Il nostro abbraccio, un po' troppo amichevole, non era passato inosservato agli occhi di Stark.
Tempo dopo fui contattata da lui, in persona. Ricordo ancora perfettamente la frase che mi rivolse

"Signorina, dalle ricerche che ho fatto su di lei, risulta pulita. Nessun guaio con la legge e media scolastica lodevole. Sembrerebbe perfetta per stare al fianco del mio pupillo... a parte gli scherzi, Peter è un ragazzo speciale, si merita tutta la felicità di questo mondo e sono sicuro che lei gliela potrà offrire"

Discorso breve ma intenso.
Io e Pete ci mettemmo assieme poco dopo.
Due anni dopo, fummo separati definitivamente. Io e Peter, come metà dell'universo, eravamo stati letteralmente polverizzati. Dopo cinque anni però, grazie agli sforzi degli Avengers e ai sacrifici di alcuni di essi, potevo finalmente riabbracciarlo.

-Amore, andiamo dobbiamo uscire-
Cerco di smuovere Peter e risvegliarlo dalla sua trance. Per tutto il tempo era rimasto con lo sguardo fisso sull'ologramma, non aveva distolto lo sguardo nemmeno un secondo. Non avevo voluto disturbarlo, quella era l'ultima volta che poteva vedere il suo eroe, ma adesso dovevamo uscire. Pepper e Morgan erano già fuori, e a breve sarebbe iniziato il funerale, se Peter fosse mancato, non se lo sarebbe mai perdonato.

-Pete, dai, alzati-
Il suo viso era impassibile, stava soffrendo ma non voleva darlo a vedere. Tenevo ancora la mano stretta nella sua, lui a sua volta stringeva la mia quasi fino a farmi male.

Nei miei momenti difficili, lui era sempre stato presente e adesso toccava a me esserci per lui. Sarei stata la sua roccia, il suo sostegno, l'avrei aiutato e sarei stata sempre vicino a lui.

-Andiamo Peter, inizieranno senza di noi se non ti alzi da qua. Devi essere forte ancora per poco, un ultimo sforzo amore-
Vidi una lacrima scivolare sulla sua guancia, ma non ne seguirono altre. Peter asciugò quell'unica lacrima solitaria e finalmente si alzò.
Ancora mano nella mano, uscimmo anche noi e prendemmo posto affianco agli altri per dare un ultimo saluto a Tony Stark.