Peter Parker

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Personaggio richiesto da annespov

Cosa poteva desiderare di più dalla vita? Aveva un ragazzo meraviglioso, con occhi solo per lei; aveva un padre premuroso e amorevole; aveva una famiglia formata da supereroi. Non poteva immaginare niente di meglio.

Pensando a quanto fosse fortunata, si ritrovò a sorridere.
Ignorando completamente il film, si prese del tempo ad osservare il ragazzo seduto al suo fianco.

Questa era una delle rare sere in cui alla Stark Tower non c'era nessuno. Alcuni degli Avengers erano usciti per rilassarsi, altri erano tornati a casa, altri ancora, come suo padre, dovevano partecipare a una riunione.

La ragazza aveva approfittato della circostanza per invitare Peter a trascorrere una serata insieme. Di solito di incontravano a casa del ragazzo, lì si stava più tranquilli e si poteva godere di un po' di privacy; cosa impossibile invece a casa della ragazza.

-Tutto bene?-

Si era accorta di averlo fissato troppo a lungo, tuttavia aveva annuito come se nulla fosse.

Per via degli impegni scolastici e da supereroi, i due ragazzi non erano riusciti a vedersi spesso nell'ultimo periodo.
Le era mancato tanto, più di quanto le costasse ammettere. Prima di incontrare lui, era convinta di poter stare benissimo da sola. Non aveva bisogno di un ragazzo per sentirsi completa; però, quando aveva incrociato il suo sguardo, il giorno in cui Tony li aveva presentati, tutte le sue certezze erano crollate.
La sua idea del poter sopravivvere da sola non era cambiata, aveva solamente capito che era più bello condividere dei momenti con qualcun altro.

Non sapeva se Peter fosse l'amore della sua vita, era ancora troppo giovane per porsi questo problema. Non sapeva se in futuro sarebbero stati ancora assieme, ma non le importava. Lei pensava al presente e all'amore che provava per lui in quegli istanti.

-Mi sei mancato Pete-

Dicendo questa frase si era avvicinata a lui, più di quanto già non fosse.
Si era stretta a lui, facendo passare le braccia attorno alla sua vita. Aveva appoggiato il viso sul suo petto, respirando il suo dolce profumo.

-Anche tu mi sei mancata-

Rimasero stretti in quell'abbraccio per alcuni minuti.
Quando stava con lei la sua timidezza spariva, sembrava completamente un'altra persona. Non aveva mai il timore di dire o fare la cosa sbagliata. Lei riusciva a capirlo, lei lo ascoltava senza giudicare, lei sapeva farlo sentire a casa.
La sua vita è sempre stata un sali e scendi di emozioni, ha dovuto superare momenti difficili, più di quanto un bambino potesse sopportare. Tutto lo aveva portato a chiudersi in se stesso, fino a non riuscire più a riaprirsi con nessuno. Lei era la sola, oltre a zia May,  con cui si sentisse veramente felice.

Ancora si ricordava la prima volta in cui l'aveva vista. Il suo primo giorno alla Stark Tower non era iniziato nel migliore dei modi. Tony gli aveva presentato molte persone di cui sicuramente non sarebbe mai riuscito a ricordarsi; gli aveva spiegato molte cose di cui aveva capito solo la metà.
L'ultima stanza del loro tour era stata, quello che poteva sembrare, un salotto.
Aveva pensato che probabilmente era la stanza in cui gli Avengers si rilassassero.
Lei era tranquillamente seduta sul divano a sfogliare un fumetto, ma lui inizialmente non l'aveva notata. Troppo distratto da tutto quel lusso, non l'aveva proprio vista. Solo quando Tony si era schiarito la voce, per attirare la sua attenzione, aveva notato la ragazza.

Si era presentato, ricorda di aver balbettato parecchio e di aver fatto tre tentativi prima di riuscire a dire correttamente il suo nome.
Il suo essere così impacciato aveva fatto ridere la ragazza.
Quando si era presentata a sua volta era rimasto senza parole. Lei era la figlia di Tony Stark, quasi stentava a crederci. Ancora oggi fa fatica a immaginarlo, sono così diversi, sia esteriormente che caratterialmente.

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