Bucky Barnes

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ATTENZIONE: all'interno del capitolo sono presenti argomenti delicati, non ci sarà nessuna scena troppo cruenta ma comunque vi consiglio di fare attenzione. Se volete, potete saltare la parte sottolineata.

-Bucky, sono tornata... mi sono anche fermata a comprare cibo cinese-

Silenzio, nessuna risposta da parte sua. Che strano, di solito quando rientro mi viene in contro per salutarmi.

-Buck, ci sei? Sono tornata!-

Poggio il cappotto e le chiavi di casa e poi passo in cucina per lasciare la busta con la nostra cena.
È parecchio tardi, potrebbe essersi addormentato, aspetta sempre il mio rientro ma magari oggi era stanco.

Salgo le scale e mi dirigo verso la nostra camera. Penso di trovarlo sdraiato sul letto, ma di lui non c'è traccia. Inizio a preoccuparmi sul serio, non capisco dove sia finito. Sono sicura che non mi lascerebbe mai così, stiamo assieme da due anni, ne abbiamo passato di ogni colore ma siamo sempre riusciti a superare qualsiasi situazione. Non può essersene andato di colpo...

Inizio a fare il giro della casa, controllo le altre stanze presenti su quel piano e poi torno di sotto. In cucina e in salotto non c'è traccia, l'ultima stanza è il bagno. Mi avvicino alla porta e provo ad aprirla, è chiusa a chiave.

-Buck, tesoro, sei qui? Tutto bene?-
Anche questa volta nessuna risposta. Batto più volte il pugno sulla porta, nella speranza che mi dia un segno della sua presenza. Cerco di colpirla a spallate ma non sono forte abbastanza da buttarla giù. Non so più cosa fare, la vista inizia ad appannarsi e sento un dolore tremendo alla spalla.
-BUCK! BUCKY, MI SENTI! TI PREGO APRI-
Poggio la mia fronte sulla superficie in legno della porta e piano piano mi abbasso fino a sedermi per terra.
-Amore mio, aprimi...-

Non so cosa sia successo, l'unica soluzione è chiamare qualcuno che possa aiutarmi...
Prendo il telefono e compongo velocemente il numero di Steve. Per fortuna mi risponde al secondo squillo.
-Pronto?-
-Steve, per fortuna! Ti prego aiutami, Bucky è chiuso in bagno, non mi risponde, io non so cosa fare... Io...-
Non riesco più a parlare, il pianto mi interrompe e i singhiozzi si fanno sempre più forti.
-Calmati, respira. Sto arrivando, dammi 5 minuti-

Aspetto Steve ancora appoggiata alla porta, non ho la forza di spostarmi. Ogni tanto batto qualche pugno, nella speranza che mi risponda, ma tutto tace.
Il capitano come promesso, arriva in cinque minuti e non è solo, si è portato dietro Tony.

-Steve, non so cosa sia successo, sono tornata ma lui non mi ha risposto, pensavo fosse addormentato ma quando non l'ho trovato mi sono spaventata... la porta è chiusa a chiave, non riesco a buttarla giù... mi dispiace averti disturbato...-

-Nessun problema, allontanati, ci penso io-
Si avvicina alla porta e con un paio di spallate la butta giù, mi avvicino per capire cosa stia facendo Buck, vorrei non averlo fatto.

Bucky si trova per terra, immerso in una pozza di sangue, il braccio metallico completamente staccato dal corpo e un coltello conficcato nel petto.

-BUCKY!-
Cerco di avvicinarmi ancora di più per toccarlo, non capisco, cosa ha fatto? Perché?

-Tony, tienila-
Succede tutto troppo velocemente, il moro mi cinge da dietro per evitare di farmi avanzare, mentre vedo Steve che corre dentro al bagno, da Bucky, il mio Bucky.

-LASCIAMI TONY... CAZZO, LASCIAMI ANDARE DA LUI!-
Per quanto urli e mi dimeni lui non mi molla. Cerco in tutti i modi di divincolarmi dalla sua presa, gli tiro persino dei calci ma lui è irremovibile.

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