-Dai Pete, non sono brava. Mi arrendo!-
-Non ti impegni, stai premendo tasti a caso; è normale che tu non vinca-
-Non capisco cosa devo fare-
Ormai era passata almeno mezz'ora da quando avevamo iniziato a giocare. Mi aveva promesso che mi sarei divertita, ma continuo a non capire le mosse che devo fare e i tasti da utilizzare. Neanche lui sembra chissà quanto divertito, con me vince facile e non c'è gusto.
-Dai, vieni qua. Facciamo una partita assieme così vedi cosa devi fare-
Lui è seduto per terra, con la schiena poggiata al divano; io invece, fino ad ora, ci ero comodamente distesa sopra.
Con una mano sottolinea la sua affermazione precedente, indicandomi di avvicinarmi a lui.
Lo raggiungo sul freddo e scomodo pavimento. Mi siedo al suo fianco e riprendo in mano il controller.
-Se mi stai affianco non riesco a vedere lo schermo e seguire quello che fai, siediti davanti a me-
Allarga leggermente le sue gambe, che prima teneva incrociate, per permettermi di sedermi tra di esse.
Io, con un po' di titubanza, ma rasserenata dal suo timido sorriso, deciso di seguire le sue indicazioni. Mi sistemo tra le sue gambe, stando però leggermente distaccata, così da non poggiarmi completamente su di lui.
-Non mordo mica, puoi avvicinarti di più se vuoi-
Chi era lui? Dove è finito il Peter Parker che conosco? Il ragazzo che si imbarazzava perfino a prendermi per mano.
Mi giro leggermente e lo guardo con la coda dell'occhio. Nonostante non sia attaccata a lui, anche a questa distanza riesco a percepire il calore del suo corpo, o forse sono io che sto andando in auto-combustione.
Come da lui richiesto mi avvicino di più, fino a far combaciare il suo petto con la mia schiena. Con questa misera distanza riesco a sentire come il suo torace si alza e si abbassa ad ogni suo respiro. Sono sicura che se mi concentrarsi potrei persino sentire il battito del suo cuore.
-Ok, prima di tutto spostiamo i capelli altrimenti non vedo il Joystick-
Con un movimento dolce ma deciso, sposta i miei capelli che ricadevano sulla spalla sinistra; portandoli tutti sulla parte destra.
Percepisco il suo respiro infrangersi sulla mia pelle. Sento dei brividi che partono dalla mia spalla e che mano a mano si diramano per tutto il braccio.
Prima di riprendere a giocare, deposita un piccolo bacio, innocente e puro, sul lembo di pelle che la mia maglietta lascia scoperto.Nonostante fosse solo un piccolo gesto di affetto, inizio a tremare. Peter non si è mai dimostrato così audace, stiamo assieme da qualche mese e fino a ieri mi chiedeva il permesso persino per baciarmi sulla guancia. Non che mi dispiaccia questa sua versione più sicura, solo non capisco perché sia uscita fuori proprio adesso.
Peter è il ragazzo migliore del mondo, possiede delle qualità che oggi giorno è difficile trovare in una persona, tuttavia è molto timido. Di solito si imbarazza per tutto, diventa rosso anche per un semplice contatto. Sia per questa sua caratteristica, sia per il fatto che lui è il mio primo ragazzo, non ci siamo mai spinti più in là del semplice bacio.
Con lui mi sento bene, sono felice, mi sento protetta. Non ha mai fatto nulla che potesse infastidirmi e se adesso desidera più contato, non posso negarglielo. So per certo che non farebbe niente contro la mia volontà, mi fido ciecamente di lui.
Probabilmente però lui deve aver percepito il mio leggero tremolio quando le sue labbra sono entrate a contato con la mia pelle. Per un attimo il solito dolce e impacciato Peter torna a galla.
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Marvel One Shot
FanfictionDal titolo non è difficile intuire quello che potete trovare all'interno. Storie di un capitolo, con protagonisti tutti i personaggi più amati dell'MCU (Bucky è il mio personaggio preferito, non soprendetevi se la maggior parte dei capitoli sono su...