Personaggio richiesto da katiavaldes359
Chi l'avrebbe mai detto? Chi avrebbe potuto anche solo immaginarlo? Beh, di certo non lui.
Non era abituato a certe cose, questi erano affari che andavano oltre la sua comprensione. Doveva immaginarlo che prima o poi sarebbe successo, ma non pensava che potesse coinvolgerlo così tanto.Guardava e controllava in modo quasi maniacale il corpo della ragazza, completamente avvolta dalle coperte. Si era creata una specie di bozzolo e lui non era sicuro di voler sapere cosa ci fosse al suo interno.
Fissava quell'aggeggio demoniaco, cercando di capire la sua funzione. Aveva cercato di leggere le istruzioni ma non ci aveva capito gran che.
-Loki, lascia stare, ci penso io-
-No! Tu devi riposare e questa diavoleria non può battermi-
-È solo un termometro. Per accenderlo devi premere l'unico pulsante che c'è-
Beh, poteva arrivarci anche lui. Forse passare così tanto tempo in compagnia dei midgardiani, stava facendo abbassare il suo quoziente intellettivo.
-Ha suonato!-
-Si è solo acceso; passamelo, così mi misuro la temperatura-
Quasi fosse in un fumetto, l'uomo riusciva a vedere la nube di germi che le aleggiava attorno.
Cercò di fare il più veloce possibile per allontanarsi dall'area contaminata.-Almeno non ho febbre-
-È positivo?-
La ragazza non sarebbe riuscita a sopportarlo a lungo, sapeva che tutto questo per lui era nuovo, ma stava male; le continue domande e i discorsi su quanto gli umani fossero deboli, proprio non poteva reggerli.
Si girò dalla parte opposta e riprese a dormire, sperando che lui non la svegliasse nuovamente.
-Sei sicura che sia normale dormire così tanto?-
-Ti prego, lasciami riposare. È solo un'influenza, un paio di giorni e sarò come nuova-
-Capito, un paio di giorni. E se dovesse...-
-Loki! Esci da questa stanza-
E così il dio dell'inganno si era ritrovato a seguire gli ordini di una piccola midgardiana. Che fine aveva fatto...
Cercando di non pensare a quella pugnalata al suo orgoglio decise di controllare lui stesso se la ragazza gli stesse dicendo la verità.
Prese il computer e, come lei gli aveva insegnato, iniziò a cercare su internet i sintomi.-Cerca o digita indirizzo web... cosa è un indirizzo web?-
Non poteva essere tanto complicato, persino suo fratello era riuscito a imparare a usare i computer. Sopratutto l'utilizzo delle mail. Infatti ogni santissimo giorno arrivava una lettera elettronica con delle immagini veramente ridicole. L'ultima letta, quella di ieri, allegava la foto di un gattino vestito da Thor... stomachevole...
-Allora, devo scrivere quello che voglio cercare...-
"TI ORDINO DI ELENCARMI TUTTI I SINTOMI DELL'INFLUMENZA"
"Forse stavi cercando INFLUENZA"
-Dannato aggeggio, pure tu a correggermi-
Loki lesse tutti, o quasi, gli articoli che parlavano di malattie stagionali o argomenti collegati. Non poteva credere che gli umani potessero ammalarsi di così tante cose diverse.
Ad un certo punto gli venne un flash, e se la sua piccola umana si fosse ammalata di qualcosa di più grave?
Aveva letto di certe malattie che portano persino alla morte, cosa avrebbe fatto lui a quel punto?Non poteva neanche immaginare di perderla. Non poteva tornare alla sua vita prima di conoscerla. Non poteva tornare ad una vita senza amore.
Si sa, i pensieri negativi creano una valanga di altri pensieri negativi. In questo modo, possibilità e evenienze che mai avevano sfiorato la sua mente si fecero largo.
Lei era umana, mortale, se non fosse morta di qualche malattia prima o poi sarebbe invecchiata. L'avrebbe lasciato comunque, in un modo o nell'altro.Non era tanto il fatto che sarebbe invecchiata, lui avrebbe mutato il suo aspetto mano a mano per adeguarsi a lei. La vera tragedia e che lui sarebbe rimasto solo, senza più l'amore della sua vita.
Perché non era nata ad Asgard? Li non sarebbe mai invecchiata, o per lo meno lo avrebbe fatto molto più lentamente.Loki si ritrovò a pensare a quanto breve e fragile fosse la vita umana. Bastava un attimo, una malattia, un incidente e non c'erano più.
-Loki!-
Sentire la voce di colei che da più di un anno invdeva ogni suo pensiero, lo fece tornare con i piedi per terra.
Tornò nella camera, dove solo un'ora prima era stato cacciato.
Aveva quasi il timore di farla nuovamente arrabbiare.-Ti serve qualcosa?-
-Loki! Amore, mi dispiace per prima... non dovevo urlarti contro-
-Non fa niente-
-Si che fa cosa! Sono una fidanzata orribile, tu volevi solo aiutare-
La sua ragazza diventava sempre più strana, ogni giorno di più. Era diventata la perfetta incarnazione di una persona lunatica, e lui ne era sempre più affascinato.
- Non ti preoccupare, vuoi qualcosa da mangiare? Non tocchi cibo da tutto il giorno-
-No, non ho fame-
-Con il rischio di farmi nuovamente cacciare via, devo insistere. Mangia qualcosa, pasta, riso, una minestra-
Prima di terminare la frase aveva visto la ragazza cambiare completamente colore. In un attimo era diventata pallida, più di quanto lo fosse normalmente; si era portata una mano alla bocca ed era scappata verso il bagno.
Un buon fidanzato probabilmente sarebbe andato ad aiutare la sua ragazza, ma non era mai stato bravo in certe cose. Se da una parte lui era restio a qualsiasi aiuto, lei era troppo orgogliosa per farsi aiutare.
Che orrida la vita umana, basta una piccola malattia per ridurti in queste condizioni. Questo era solo uno dei mille pensieri che affollavano la testa del dio.
-Eccomi, ti prego non menzionare più niente da mangiare-
Vederla tornare sana e salva era stato un sollievo per l'uomo, si stava iniziando veramente a preoccupare.
Lei gli aveva assicurato che non era niente di grave, ma come poteva lui rimanere indifferente davanti alla sofferenza di colei che amava?Poi successe tutto in un attimo, le gambe della ragazza cedettero e per poco non finì in terra; per fortuna c'era lui, pronto a sostenerla.
-Sei troppo debole, nel sito dicevano che bisogna mangiare altrimenti non ti rimetterai mai in sesto-
-Nel sito?-
-Si! Su internet. Ho cercato i sintomi della tua malattia, così potevo esserti d'aiuto-
-Loki, non c'è bisogno di cercare niente. So già cosa ho-
-Già, l'influtenza-
-Influenza-
Perché continuavano tutti a correggerlo? Un parola valeva l'altra, l'importante era il concetto.
-Quella cosa... comunque so come farti guarire prima! Fidati di me-
L'aveva stretta tra le sue braccia, vederla in quello stato, così piccola e debole, gli aveva stretto il cuore.
Lei invece aveva iniziato a piangere, chissà per quale motivo. Certo, lui non era un tipo molto espansivo, ma versare tutte quelle lacrime per un abbraccio pareva un po' eccessivo.-Loki, devi dirti una cosa-
-Dimmi, ti ascolto-
-Ti prego, non arrabbiarti-
-Non potrei mai essere in collera con te, però devi dirmi cosa ti succede-
-Credo di essere incinta-
Niente e nessuno era mai riuscito a mandare fuori gioco il dio dell'inganno. Molti uomini e molte creature ci avevano provato, fallendo tutti miseramente. Chi l'avrebbe mai detto che una donna umana, con solo quattro parole, sarebbe stata in grado di fargli perdere i sensi.
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Marvel One Shot
FanfictionDal titolo non è difficile intuire quello che potete trovare all'interno. Storie di un capitolo, con protagonisti tutti i personaggi più amati dell'MCU (Bucky è il mio personaggio preferito, non soprendetevi se la maggior parte dei capitoli sono su...