Tony Stark

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Due parole, due semplici parole possono sconvolgere la vita di una persona. No, non mi sto riferendo alle parole "ti amo" ma bensì alle parole "sono incinta".
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-Friday, sai per caso dove si trova Tony?-

-Il signor Stark si trova attualmente nella sua officina-

Ti pareva, dove poteva essere se non a macchinare con quelle sue armature.

-Vuole che annunci la sua presenza?-

-No, grazie. Scendo direttamente io, non c'è bisogno di avvisarlo-

La parete di vetro mi permette di vederlo all'opera, visto come si muove probabilmente starà ascoltando la musica. Per fortuna ha avuto il buon senso di insonorizzare la stanza, almeno non sono costretta a sorbirmi gli Ac-dc tutto il giorno.

Batto più volte sul vetro per fargli notare la mia presenza ma niente, rimane concentrato nelle sue apparecchiature.

Inserisco il codice di sicurezza e apro la porta.

-Ogni tanto potresti anche alzare lo sguardo-

Per via della musica assordante non ha sentito la porta che si apriva, così la mia voce lo ha spaventato. Di solito non mi piace venire fin qua, Tony non me lo direbbe mai ma la mia presenza non gli permette di lavorare con tranquillità, si distrae troppo.

Per buona pace delle mie orecchie, decide di spegnere la musica. Si pulisce le mani sulla maglietta e poi con un grosso sorriso si avvicina a me.

-Eccola qui! La donna più bella del mondo. Come mai sei scesa qui?-

-Devo parlarti-

-Dimmi, ti ascolto-

È arrivati il momento, non potevo più aspettare. Sapevo che se non fossi scesa adesso, non sarei più riuscita a dirglielo. Mi sono preparata, ho fatto un discordo nella mia mente prima di arrivare qui, ci posso riuscire.
Prendo un bel respiro.
Come iniziava il discorso?

-Ecco, stavo pensando... La nostra vita è abbastanza monotona, se sorvoliamo il fatto che tu sia Iron Man ovviamente... vorrei che io e te-

-Vuoi fare un viaggio? Sai, ci stavo pensando anche io ultimamente. In questi periodo in Giappone i fiori di ciliegio sono splendidi. Oppure potremo andare in Europa, che ne pensi? Io e te nelle più belle capitali europee-

Oddio, perché non mi lascia mai finire le frasi? Deve sempre interrompermi, è io che mi ero pure preparata il discordo. O la va, o la spacca.
Lui intanto sta ancora blaterando sulle capitali, meglio dirlo adesso, di getto, veloce e indolore, come togliere un cerotto.

-... potremo anche andare in Italia, certo, non parlo perfettamente la lingua ma in un modo o nell'altro ci arrangiamo. Poi magari-

-Sono incinta-

Ecco, l'ho detto. Non si torna più indietro.

-Cosa?-
-Sono incinta-
Questa volta ripeto molto più lentamente, come se parlassi a uno straniero che non capisce la lingua.

Lo vedo sgranare gli occhi e poi svenire.

Nessun super cattivo aveva mai messo K.O. Iron Man, io con solo due parole ci sono riuscita. Dovrebbero ammettermi negli Avengers. Peccato che non abbia ripreso la scena, Steve morirebbe dal ridere. Forse ci sono le telecamere di sicurezza, dopo chiederò a Friday.

-Tony, tesoro... mi senti?-
Gli do qualche schiaffetto nella faccia, con la speranza che riprenda i sensi.

-Ah, amore. Ho fatto un sogno stranissimo. Tu dovevi dirmi una cosa importante è indovina?-

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