Hands

2.5K 156 9
                                    

Entro a scuola affrentandomi per cercare di non arrivare in ritardo, prendo un posto lontano dalla cattedra e mi siedo.

Tiro fuori il mio diario per cercare di fare chiarezza su alcune cose su Ashton e Luke.

Dear diary,

forse Luke ha ragione, forse devo stare lontana da Ashton.

Ma non riesco a capirne il motivo. Ho cercato di andare in fondo a questa storia per saperne di più ma Luke non ha pronunciato parola, cercando di placare la mia curiosità dicendomi che avremmo parlato un'altra volta.

E penso proprio che non parleremo più di questa situazione.

Non so più di chi fidarmi, di Ashton che ha sempre cercato di sorridermi ed è sempre sembrato sincero con me, o di Luke che forse con il suo fare misterioso sta solo cercando di proteggermi dalla verità?

Alzo la testa dal diario e comincio a pensare che magari è Luke ad avere ragione. Ma cosa di così sbagliato ha fatto Ashton nei suoi confronti?

Comincio a pensare che le mie domande non troveranno mai una risposta.

----

La lezione finisce ed esco dalla classe a testa bassa cercando di non farmi notare da nessuno.

Sento qualcuno sussurrare a qualcun'altro che sono strana o che sembro una sfigata, cammino più velocemente per evitare gli sgradevoli commenti su di me.

Mi scontro con qualcuno e chiedo scusa sussurrando, sperando di essere sentita e scusata.

"Ehi Hazel." dice una voce acuta, Ashton, decreto quando vedo il suo viso vicino al mio.

"Scusa, devo andare." dico in fretta io cercando di non essere coinvolta in nessuna conversazione con lui. Provando ad evitarlo come Luke mi aveva consigliato di fare. Ma non mi lascia passare. Si mette di fronte a me e sorride.

"Ti va un caffè?" mi chiede cercando di apparire gentile.

"No davvero Ashton, ho delle cose da fare."

"Parliamo un'attimo." mi trattiene ancora lui "non vuoi sapere niente?"

Colpisce la mia curiosità e penso che forse vuole solo spiegarmi cosa c'è che non va tra lui e Luke.

Annuisco seguendolo verso la macchinetta del caffè, ne prende due extra zuccherati e mi chiede di seguirlo. Mi porta in un'aula vuota convincendomi che così nessuno può sentirci.

"Luke ed io ci conosciamo già, da quasi due anni."

Guardo interessata Ashton aspettando che dica qualcosa che non sia così scontata.

"Conoscevo suo fratello Michael, in realtà ero amico principalmente con lui. Ero quasi sempre in casa sua."

"Cosa c'entra Luke con te e suo fratello?" chiedo curiosa di sentire una risposta.

"Ho sbagliato a volte, lo ammetto, ma sono sempre stato un buon amico." Parla ma non mi guarda negli occhi, continua a fissare la cattedra dell'aula senza far trasudare nessuna emozione.

"In cosa hai sbagliato?" gli chiedo cercando di avere più risposte possibili.

"Non sono andato al suo funerale quando ho saputo che era morto, non ho chiamato nè Luke nè i genitori per dispiacermi per la loro perdita. Sono rimasto in disparte e non ho più parlato con Luke. Penso che sia questo l'errore di cui parla."

Si alza dalla sedia e si avvicina alla mia, finalmente mi guarda negli occhi, pallido in viso e sul punto di piangere. Quando si trova davanti la porta e sta per aprirla, si rigira a guardarmi.

"Spero di aver chiarito le tue idee."

Ed esce senza dire altro.

----

Le lezioni finiscono ed esco da scuola ancora più confusa di prima. Sta piovendo così prendo il mio ombrello e cerco di ripararmi dalla pioggia e dagli sguardi altrui.

Luke poggiato sotto una tettoia, sembra che stia aspettando che la pioggia finisca per ritornare a casa.

Decido di andare da lui.

"Chi aspetti?" chiedo guardandomi un po' in giro per capire.

"Nessuno." dice indiscreto Luke guardandosi le scarpe zuppe di acqua. Poi ci ripensa e smentisce la sua affermazione precedente "Aspetto che la pioggia smetta di scendere."

Sposta lo sguardo al cielo strizzando gli occhi.

"Aspetto che finisca anche io." dico chiudendo l'ombrello, mi fa spazio sotto la tettoia.

"Ashton era un amico di mio fratello." conferma quello che Ashton mi aveva detto stamattina.

"Ha sbagliato in tutto e lo sa bene." mi confessa ancora lui.

Annuisco guardando il viso di Luke contrarsi e diventare più pallido.

Le mani stringersi in pugni e gli occhi incupirsi sempre di più.

Il silenzio che scende su di noi mi spaventa, anche la pioggia aveva smesso di scendere e noi non ce ne eravamo nemmeno accorti.

Luke continua a viaggiare nei suoi pensieri, forse ricordi indesiderati. Continua ad avere quella sua espressione spenta e impenetrabile.

Senza accorgemene con il palmo della mano sfioro la sua. Fredda ed immobile. Abbasso lo sguardo sulle nostre mani, le mie dita vengono intrappolate tra le sue con un gesto veloce e scaltro.

"Non piove più." sussurro io sospirando piano, Luke si guarda intorno e si gira a fissarmi.

La sua mano lascia la mia.

"A domani Hazel." dice lui ormai lontano da me.

Mi pento di aver parlato e rimango lì, tra il silenzio della natura e il rumore dei miei pensieri.

you complete mess | l.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora