"Ti porto in un posto." Disse il ragazzo cingendo le mie spalle, su cui poggiava il mio mento, alzai lo sguardo sul suo viso con fare distratto e si illuminò di un raggiante sorriso.
Non potevo più farne a meno di quel sorriso; era entrato nella mia vita come un'incidente inaspettato ed aveva dimenticato come si uscisse salvi dall'esistenza di qualcuno.
Un marchio indelebile di ruggine su un paio di pantaloncini bianchi e candidi, qualcosa che non andrà mai più via.
Ed era così Luke Hemmings, come la ruggine: si era addentrato nel mio cuore logorando e sporcando senza pietà ogni punto del mio cuore, mi invase della sua presenza così pesantemente da non riuscire più a respirare troppo lontana dal battito del suo cuore.Era passato un mese intero da quando mi ero finalmente decisa di ritornare di nuovo a casa.
Avevo passato ogni attimo possibile accanto al ragazzo che non fece altro che controllarmi giorno dopo giorno.
Percepivo la paura di chi ha timore di sbagliare una causa importante della propria vita, carpivo la sicurezza e la protezione che cercava di incutermi tutte le volte che tra le braccia sussurrava il mio nome, quasi a ricordarmi la frase che ormai era inutile pronunciare: prenditi cura di te quando io non posso.Ed era così, era vero. Senza le sue cure e le sue attenzioni avrei sicuramente provato a rintracciare Ashton e chiedergli in aiuto di portare in casa mia qualche sorriso e un paio di bustine colme di droga di qualsiasi genere.
Era impossibile nascondere a me stessa l'attrazione che avevo per il proibito o solamente per ciò che riusciva per un attimo a farmi dimenticare del fatto che mio padre si trovasse a km da distanza da me e che mia madre mi trattasse come un'adulta in carriera di cui non c'è bisogno di occuparsi.Ci pensai un istante e capii che tutto quello di cui avevo bisogno fosse una madre più presente e una famiglia allegra e compatta che mi amasse.
Mi resi conto di non avere quello che avevo sempre voluto e desiderato ma mi accontentai del destino che mi era stato preservato.
Era ingiusto, il fato, ma allo stesso tempo mi aveva donato qualcosa di cui ormai ero dipendente, anche più della droga che cercavo di evitare.Un biondino dagli occhi azzurri, baciò la cima della mia testa cercando di svegliarmi dal trance in cui ero entrata. Non percepii il tempo scorrere e mi persi tra i miei pensieri un'altra volta.
"A cosa stai pensando?" Mi disse cominciando a camminare verso la porta tenendo le sue braccia allacciate alle mie spalle.
"A quello che non ti ho mai detto, ai miei errori e a tutte quelle stupidaggini in cui mi sono cacciata." Scrollai la testa quando mi guardò negli occhi aprendo di seguito la porta di casa mia."Il peggio è passato, Hazel." Sussurrò prendendo la mia mano e avvolgendo le sue dita tra le mie come la chiusura di un giubotto con la cerniera.
"Dove mi porti?" Decisi di lasciar perdere i miei pensieri e concentrarmi di più sul presente che stavo vivendo insieme al biondo che si girò a controllarmi e mi sorrise.
"Vedrai." Annunciò aprendo la macchina in cui entrammo e che azionò."Lo sai che sono curiosa!" Protestai mettendo il broncio, ci fu un leggero silenzio ma poi scoppiammo a ridere per il modo e la voce con cui avevo pronunciato la frase precedente.
"Vuoi un indizio?" Mi chiese sbuffando tra le risate, continuò a guardare la strada che sembrava non finire più."Certo che lo voglio." Dissi girandomi un po' di più verso di lui, gli osservai le labbra che dolcemente si inarcavano in un lieve sorriso.
"È un posto che ti piace tanto." Annunciò il ragazzo guidando attento, pensai un po' a cosa potesse essere ma non mi venne molto in mente, rimasi in silenzio perchè sapevo che se avessi provato ad indovinare il biondo non avrebbe risposto."Siamo arrivati." Disse accostando in un piccolo spiazzale in piena autostrada. Mi preoccupai un po' perchè non c'era nessun edificio in giro, non c'era nient'altro che la natura incontrastata dalle mani dell'uomo.
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you complete mess | l.h
FanfictionAvevo dimenticato di stare male ed era possibile solo grazie al suo sorriso e alle sue braccia agganciate sicure attorno al mio gracile corpo. "Se stessi per cadere avrei qualcuno che sarebbe pronto a prendermi" pensai. E se fossi già s...