Talent

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La campanella suona di nuovo e ci avverte che è ora di ritornare in classe.

Luke prende il suo diario e le sue cuffie e faccio lo stesso anche io con le mie cose. Quando ho finito noto che Luke mi aspetta davanti la porta della palestra. Incurvo le labbra in un sorriso.

"Che classe hai adesso? Ti accompagno" mi dice Luke sorridendo alla sua stessa proposta.

"Storia." affermo io cercando di mostrare più tranquillità possibile. In realtà mi sento un concentrato di emozioni tutte le volte che sto con Luke. Camminammo in silenzio per un po' e poi mi chiese "Hai mai pensato a quale sarà il tuo futuro?"

Ci ho sempre pensato a quale sarà il mio futuro.

Da bambina, tutte le mattine prima di andare a scuola scrivevo di tutto quello che mi capitava nelle giornate fresche o calde ad Orlando.

Prendevo il mio diario e scrivevo quello che mi passava per la testa.

Niente mi poteva far saltare l'appuntamento che avevo ogni giorno con quelle pagine.

Anno dopo anno gli argomenti cambiarono e le parole si moltiplicarono e si migliorarono.

"Voglio scrivere, tutta la vita se è possibile." parlo sicura di me per una volta.

Mi giro a guardarlo per vedere la sua reazione. Sorride verso di me.

"Tu invece?" chiedo palesemente curiosa.

"Non so cosa voglio dal mio futuro, non sono bravo in niente." si gira a fissare la porta dell'aula di storia. Siamo arrivati, ma lui è ancora lì ad aspettare una mia risposta.

"Troverai qualcosa in cui sei bravo, tutti siamo bravi in qualcosa, almeno in una." lo incoraggio mentre comincio ad avvicinarmi all'aula.

Mi sorride e annuisce verso di me per poi girarsi e cominciare a camminare.

"Luke." parlo io sperando di non essere sentita.

Invece vedo Luke girarsi nella mia direzione un'altra volta.

"Dopo scuola, ti andrebbe di prendere qualcosa insieme?" mi dico cercando di capire con quale coraggio pronunciai quelle parole.

"Certo, ci vediamo davanti la porta principale." dice prima di andare, si confonde tra la gente.

Entro in classe e il professore comincia a spiegare la rivoluzione francese del 1789.

Comincio ad annoiarmi dopo le prime frasi che pronuncia.

Guardo fuori dalla finestra sperando che finisca in fretta e comincio a pensare a quanto coraggio sono riuscita a tirare fuori da quando parlo con Luke. È come se mi desse quella forza necessaria per fare cose che non immaginavo nemmeno possibili da fare a causa della mia timidezza e della mancanza di autostima. Mi sorpresi di me stessa e sorrisi piano verso il mio diario.

Dear diary,

sono felice. Almeno un po'.

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La campanella suona e mi precipito davanti la porta della scuola.

Cerco di nascondere il più possibile il mio viso guardando il cellulare e massaggiando le tempie per non farmi notare da nessuno.

Sento qualcuno sussurrare il mio nome e mi rendo conto di essere piuttosto visibile anche provando a nascondermi. Decido di non pensarci troppo sù.

"Hazel."

Luke è davanti a me con un sorriso tra le labbra. Penso a quanto bello sia vederlo sorridere.

"Dove andiamo?" chiede dopo qualche secondo e in cerca di qualcosa da dire comincio a muovere il piede velocemente.

you complete mess | l.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora