Percepii il tepore confortevole delle pesanti coperte di lana che ricoprivano ampiamente la mia figura.
Aprii cautamente gli occhi per paura che una forte e limpida luce chiara del mattino potesse colpire e far lacrimare i miei occhi ancora assonnati, socchiudendoli, notai una cupa e spenta luce provenire dalla finestra. Osservai i grandi nuvoloni di un forte colore grigio ed avio coprire il cielo di quella stupenda città di mare.Mi strinsi tra le coperte quando sentii uno spiffero di vento sfiorarmi il naso, osservai la porta completamente aperta e non scrutai nessun corpo stanco di fianco a me.
Mi accorsi dell'assenza di Luke che era riuscito ad essere molto cauto nei suoi movimenti e a spostare il mio corpo pesantemente avvinghiato sul suo.
Mi ero svegliata quando la luna era ancora alta nel cielo blu della notte e mi ero persa ad osservare la dolcezza dei suoi lineamenti e la leggera curva che aveva la forma del suo naso, i suoi capelli morbidi e disordinati e le sue guance chiazzate di rosso.
Mi ero accovacciata un po' di più al suo petto e assaporato l'odore leggero della sua colonia, ancora percepibile. Aveva incatenato istintivamente le sue braccia saldamente su di me e appoggiato il suo mento sulla mia testa, mi ero lasciata cullare dal suono del suo respiro che delicatamente fuorisciva dalla sua bocca e dal battito regolare del suo cuore.Mi alzai dal letto e osservai la sua sveglia che poggiava sul piccolo comodino di un nero opaco e strinsi le mie braccia sul mio petto. Mi guardai in giro e trovai una felpa nera con il volto di Cobain stampato sopra, scelsi di mettermela senza avere nessun permesso e mi sentii subito più coperta e al caldo.
Scesi le scale che portavano al piccolo salone ed entrai silenziosamente in cucina in cui Luke stava preparando il caffè. Sentii il forte aroma e chiusi gli occhi per il profumo. Mi appoggiai allo stipite della porta e aspettai che mi notasse, pazientemente.
Scrutai i suoi movimenti precisi e sicuri aprire uno sportello da cui estrasse due lunghe tazze verdi che poggiò sul bancone.
Quando si girò per afferrare il contenitore dello zucchero notò la mia presenza e sussultò, poi velocemente cambiò la sua espressione dallo stupore ad un sorriso che influenzo il mio, timido e quasi impercettibile."Come mai sei già sveglia?" Chiese a voce bassa mentre versava il caffè nelle tazze che aveva precedentemente preso, in cui gettò tre cucchiaini di zucchero ognuno.
"Potrei chiederti lo stesso." Affermai con un sorriso sul volto, agguantò i caffè e si avvicinò alla mia figura.
"Stai bene con questa felpa," rise di me Luke porgendomi la tazza colma di liquido scuro "forse è un po' grande per te."Ridacchiai sorseggiando un po' del mio caffè bollente, poggiai entrambe le mani sulla tazza per riscaldarle.
"Forse hai ragione." Affermai togliendo una mano dalla coppa di caffè per fare notare l'eccessiva lunghezza delle maniche rispetto le mie mani, al ragazzo che osservava interessato.
Sorseggiò dalla sua tazza e osservai ogni suo gesto.
Posò la sua tazza vuota sul bancone e lo feci anche io.
Prese il mio posto e si appoggiò allo al muro."Senti Luke, ti volevo chiedere se," mi fermai un attimo per paura che la domanda che stavo per chiedergli potesse essere invasiva.
"Puoi restare tutto il tempo vuoi, Hazel, non devi nemmeno chiederlo." Mi anticipò e sentii un grosso peso sollevarsi dal mio petto.
"Grazie," sussurrai con un leggero sorriso sulle labbra per fargli notare la mia riconoscenza "è solo che non ho voglia di rivederla." Scossi la testa osservando le mie calze pesanti e antiscivolo per evitare il suo sguardo.Mi sfiorò i capelli e afferrò cautamente il mio mento alzandolo, facendo in modo che i miei occhi potessero perdersi nei suoi.
Osservai il suo volto avvicinarsi leggermente al mio e con un gesto pacato, poggiò le sue caldi labbra sulla mia fronte. Avvolsi le mie braccia sul suo torace e mi sentii piccola e al sicuro.

STAI LEGGENDO
you complete mess | l.h
FanfictionAvevo dimenticato di stare male ed era possibile solo grazie al suo sorriso e alle sue braccia agganciate sicure attorno al mio gracile corpo. "Se stessi per cadere avrei qualcuno che sarebbe pronto a prendermi" pensai. E se fossi già s...