45 - Ci sono io ora (Parte 1)

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Vi chiedo scusa per la mia lunga assenza, spero di farmi perdonare con questo capitolo di oltre 5.000 parole.
Buona lettura.♡

Hoseok, anche se un po' spaventato dal nuovo lato di Yun, internamente dette ragione a Rose, e avanzò con passo lento e titubante verso di lei.

La ragazza continuava a muoversi ansiosamente avanti e indietro; l'agitazione e la rabbia la stavano sovrastando, formando un insieme di sensazioni negative il cui unico compito era infondere alla bionda sempre più tormento e preoccupazione.

"Yun calma-"

"Non mi dire che devo calmarmi." Ringhiò con tono basso, e furioso la minore, e Hoseok agrottò le sopracciglia, un po' infastidito per il modo in cui Yun si era appena rivolta a lui.

"Invece dovresti." Disse seccamente il rosso, e i piedi della ragazza si bloccarono.

Yun lanciò un'occhiata colpevole al fidanzato, dopodiché sospirò.

"Scusa per prima. Mi sono arrabbiata... quando mi arrabbio non riesco a fermarmi con le parole. Un tempo nemmeno con le mani." L'ultima frase la sussurrò con un filo di voce.

"Un tempo nemmeno con le mani?" Ripetè Hoseok confuso.

Yun affondò i suoi occhi color nocciola in quelli scuri e smarriti del più alto; la ragazza fece un respiro profondo, pronta a spiegare il significato di quelle parole appena pronunciate.

"Sono cambiata tanto da quando Minhee è entrata nella mia vita... prima di conoscere lei, ero totalmente un'altra persona."

Calò il silenzio tra i due ragazzi; tutti gli altri, un po' più distanti dalla coppia, si erano comodamente seduti sulle panchine, e cercavano di distrarsi e parlare tra loro per lasciare un momento di intimità e privacy ai due.

L'unico più molesto era Taehyung, che continuava a blaterare a causa dell'alcol ingerito.

"Noonaaaaaaa! La cerniera si è aperta di nuovo!"

"Taehyung, la cerniera non si apre da sola!"

"Lo so..."

I ragazzi cercarono di trattenersi dallo scoppiare a ridere, mentre dalla bocca di Rose uscì un pesante sospiro.
La maggiore andò di fronte al fidanzato, notando però che la cerniera aperta fosse quella dei jeans, e non quella del giubbotto.

"Perchè ti sei abbassato la cerniera dei jeans?" Domandò la rossa con un sopracciglio alzato.

"Il bimbo aveva caldo."

I maschietti scoppiarono a ridere per la scenetta creata dal loro amico, nel frattempo però, Y/N non riusciva a distrarsi.
Le parole pronunciate da Minho, continuavano a risuonare all'interno della sua mente.

'Chissà cosa le sarà successo...' Sì domandò dentro di sè la ragazza, convinta che un angelo come Minhee, non potesse fare del male nemmeno ad una mosca.

La mano di Jungkook posata sulla sua guancia, riuscì a distoglierla da quegli assillanti pensieri.

"Tutto okay?" Chiese dolcemente il moro, e la fidanzata, dopo avergli rivolto un piccolo sorriso, annuì.

"Sei un disastro." Si lamentò Rose, che tirò su la cerniera dei pantaloni del ragazzo, che intanto sghignazzava divertito.

"Sono il tuo disastro." Disse Taehyung facendo un cuore con le dita, e Rose alzò gli occhi al cielo, ma subito dopo sorrise, e stuzzicò il minore scompigliandogli tutti i capelli.

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"Quel tizio era proprio un bastardo, lo conoscevate bene?" Domandò Hoseok, spezzando così quell'imbarazzante silenzio.

𝑺𝒎𝒊𝒍𝒆 | 𝑴.𝒀𝒈. ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora