(5)

2K 58 4
                                    


Dopo aver affrontato le quattro ore più noiose di tutta quanta la mattinata, o almeno in parte, per mia grandissima sfortuna l'ultima fu proprio quella di educazione fisica.
Non sopportavo l'idea di sentirmi osservata da sguardi così tanto attenti e indagatori, specialmente quando si trattava di praticare qualche esercizio sul retro della scuola, dove abitualmente i corpi sudati degli studenti erano come un riflesso per gli altri alunni, impegnati ad osservare lo spettacolo come se fossimo ad una grandissima partita di football.

Ero particolarmente stressata e nervosa, il che fu alimentato da questa stupida gara di corsa fra tutte le ragazze della mia classe, ideata proprio dal nostro professore.
L'obiettivo consisteva nel correre attorno questo edificio enorme, tentando di impiegarci il minor tempo possibile.
Il mio fisico non aveva granché da ridire, essendo visibilmente nella norma se osservato da occhi esterni, ma quella a non essere in forma ero proprio io.
Odiavo correre così a lungo, specialmente se la pena da scontare era sentirsi sempre così osservati costantemente dai ragazzi, proprio attraverso le finestre delle rispettive aule.

Ma per il resto della classe, invece, pareva di stare in paradiso, ovviamente in senso buono.
Loro erano completamente concentrati a giocarsela in una classica partita di basket, guadagnata per giunta, o almeno così si erano palesemente espressi dopo aver sudato anche loro durante la gara di corsa precedente alla nostra.
Nessuno dei ragazzi avrebbe mai potuto odiare questa materia : un punto a loro favore, no? Del resto, avrebbero fatto di tutto per evitare una qualsiasi lezione di storia o di matematica.

"Sava!" esultó la rossa dopo qualche minuto, venendomi incontro con entrambe le mani poggiate sul petto a causa del fiatone. "Cavolo, sei proprio un pomodoro cotto sotto il sole!" mi fece notare divertita dandomi un leggero buffetto sul naso, anch'esso, sudato.

"Te l'hanno mai detto che non sei affatto spiritosa?" la ripresi, cercando di regolarizzazione il mio respiro successivamente.

"Suvvia, noiosa!" mi affiancó, circondando le mie spalle con un braccio.
Sentii le mie gote andare a fuoco per via della corsa fatta precedentemente, e quelle di Eva non erano da meno, ma creavano un dolce contrasto con il colore acceso dei suoi capelli legati momentaneamente in una coda alta.

"Oddio, guarda Silvietta." affermó poco dopo, mentre entrambe ci incamminammo verso gli spogliatoi femminili. "Che diavolo sta facendo con Andrea?" aggiunse poi, divertita dalla situazione.

Andrea era un nostro compagno di classe abbastanza notato dalle alunne dell'intera scuola.
Aveva degli ottimi voti in ciascuna materia, se non i più alti, potrebbe anche considerarsi lo studente più bravo, a meno che lui non lo faccia già.
La carnagione della sua pelle era molto scura, proprio come quella di un giovane surfista.
I suoi capelli biondo cenere facevano da contrasto con alcune lentiggini poste proprio sulla pelle morbida delle sue guance, seguite da un bel paio di occhi azzurri come il cielo.

"Suppongo ci stia provando." soffocai una tenera risata, assottigliando gli occhi per osservare meglio la scena.
Il suo modo di atteggiarsi non rientrava proprio nei suoi contesti naturali.
Stava solo cercando di attirare un po' la sua attenzione, ma Andrea sembrava non farci caso, almeno non totalmente.

"Hai visto come gli guarda il fondo schiena? Hai capito la nostra Silvia!" commentó orgogliosa la rossa, attirandomi maggiormente a sé.
Ridacchiai per il fatto che avesse notato quel dettaglio, ed effettivamente non aveva proprio tutti i torti. "Caspita, sarei fiera di me stessa se potessi palparlo anche solo per pochi secondi." aggiunse poco dopo, con aria leggermente sognante, leggermente.

"Eva!" la ripresi sgranando gli occhi poco dopo, dandole un piccolo pizzicotto sul fianco. "Non ce la fai a tenere gli ormoni a bada per un po', vero?" chiesi poco dopo, roteando gli occhi al cielo nervosamente.

Soul diesel >> incantava Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora