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Attenzione: questo capitolo contiene scene esplicite

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Attenzione: questo capitolo contiene scene esplicite



Si dice che il cuore rappresenti uno dei meccanismi più complessi. Composto da una sorta di capsula posizionata al suo interno, nel quale sono presenti diversi filamenti intrecciati tra di loro; ognuno di essi descrive perfettamente tutte le nostre emozioni. Nessuno di noi è in grado di poterne sfumare fino all'ultimo dettaglio ogni piccola parte, talmente elevata che è la sua maestosità. Ma abbiamo il potere di prendere atto di tutte quelle sensazioni che proviamo, di farne carico dal primo fino all'ultimo particolare, perché solamente la persona che ci rappresenta, il nostro essere, può decidere se farne buon uso oppure no.



"Ele. - pronunciò lentamente il mio nome, scostando poi una ciocca di capelli dalla fronte. Incontrai così il colore intenso dei suoi occhi, bloccando qualsiasi pensiero dentro alla mia testa. - sei proprio sicura di ciò che hai appena detto?" chiese, visibilmente preoccupato.

"Certo che sono sicura. - mormorai, muovendo ora le punte delle dita in mezzo ai suoi ricci. - perché è te che voglio, Edoardo. Te e nessun altro." conclusi, esponendo tutto quello che provavo. Volevo che capisse che non avevo alcuna intenzione di tirarmi indietro, che ero seria e decisa nel voler affrontare questo passo insieme a lui.

"Hai.. hai mai avuto dei rapporti prima di questo momento?" si interessò, posando le mani sui miei fianchi. Iniziò a muoverle lentamente e dolcemente su di essi, e ad ogni movimento da lui esercitato sul mio corpo, il mio cervello si perdeva in uno stato di estasi pura.

"Qualche anno fa, è successo ad una festa. Non ricordo un granché di quella sera, ma quanto basta per sapere di aver perso completamente la mia verginità." spiegai, mordendomi volontariamente l'interno guancia.

Non ero fiera di ciò che avevo combinato in quella camera da letto, dentro ad una casa della quale probabilmente non conoscevo nemmeno il proprietario, assieme ad uno sconosciuto che, poco ma sicuro, non ho più incontrato dopo quell'esperienza.

"Perché questa faccia?" domandó, dubbioso.

"Volevo che la mia prima volta fosse qualcosa di speciale, invece è successo l'esatto contrario e questo perché non ho saputo gestire l'alcool come invece avrei dovuto fare." rivelai, il mio tono di voce si abbassò improvvisamente.

"Ci credi se ti confesso che a me è successa la stessa identica cosa?" proferii, incastrando il labbro inferiore in mezzo ai denti.

Per un istante lo guardai perplessa, incredula di fronte a ciò che aveva appena rivelato. Pensai che fosse uno scherzo, ma le sue sopracciglia inarcate e lo sguardo rivolto verso il basso, mi fecero capire che era estremamente serio.

"Quando è successo?" chiesi, passando le dita lungo il suo mento in modo tale da riacquistare il contatto visivo con lui.

Edoardo alzó il capo, inclinandolo leggermente. Mi persi a sfumare quel colore tanto intenso che rappresentava le sue iridi, passando poi le dita sugli zigomi.

Soul diesel >> incantava Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora