(38)

1.1K 38 9
                                    

Raggiunsi la cucina della casa sempre con le braccia consorte contro il petto. Più aumentavo i passi all'interno del corridoio, più percepivo gli occhi di tutti gli invitati su di me. Era frustrante sentirsi costantemente osservata da degli sconosciuti, il che mi portó a distogliere velocemente lo sguardo da un gruppetto di persone che intravidi una volta arrivata dentro alla stanza.

Mi avvicinai al tavolo poco dopo, la superficie era completamente ricoperta da bevande di ogni tipo. Saettai con rapidità lo sguardo indecisa su cosa prendere; c'era veramente l'imbarazzo della scelta.

"Ti consiglio di provare questo. - la voce di Silvia attiró la mia attenzione poco dopo. Alzai lo sguardo incontrando così il suo, che come al solito mi osservava con estrema comprensione. - non so esattamente cosa sia, però è veramente buono." concluse ridacchiando, prendendo poi un altro bicchiere fra quelli che mi stava indicando qualche secondo prima.

"Rassicurante." esordì, lasciandomi andare ad una piccola risata.
Presi tra le mani uno di quei bicchieri un po' titubante; il colore del liquido al suo interno era di un azzurro chiaro, non avevo mai visto niente di simile prima d'ora.
Dovevo ammettere che l'odore non era deludente, sperai fosse lo stesso per il suo sapore.

Piano mandai giù qualche sorso di quella roba, e ovviamente a primo impatto sentii subito una sensazione di bruciore. Come avevo sperato il sapore non era affatto male, nonostante scivolasse bruscamente contro la gola era comunque piacevole da assaporare.

"Hai visto Eva? - chiese la bionda dopo qualche secondo, la sua voce si era inclinata leggermente rispetto a prima. - la stavo cercando prima che arrivassi tu, ma non l'ho ancora trovata." precisó, gesticolando goffamente.

"La casa è grande. - commentai, giocando con il bicchiere ormai quasi vuoto fra le mani. - si sarà imbucata in qualche stanza assieme a Gio." dissi, abbozzando un piccolo sorrisino malizioso che lei interpretò alla perfezione.

Senza aggiungere altro, poggiai il bicchiere sul tavolo e dopodiché trascinai la bionda nel centro del soggiorno. Silvia mi guardó palesemente stordita dal mio comportamento, mentre io invece avevo soltanto bisogno di divertirmi un po'. Non potevo imbucarmi ad una festa con le mie amiche senza neanche godermi la serata, sarebbe stato uno spreco.

"Balliamo?" proposi euforica, lasciando cadere il viso all'indietro. I capelli solleticarono una parte della mia schiena scoperta, dandomi quel pizzico in più di brivido che tanto mi mancava.

Silvia annuì divertita iniziando poi ad assecondare i miei movimenti. Cercavo di farmi trasportare dal ritmo veloce della musica, muovendomi come meglio potevo. La stanza piano piano cominciò a riempirsi di studenti; alcuni già ubriachi marci, altri che gridavano delle parole strane che persino io non riuscivo a comprendere.

"Ragazze!" una voce ovattata raggiunse le mie orecchie, ma col volume della musica al massimo non era semplice riconoscerla perfettamente.

"Eva! - Silvia voltó rapidamente lo sguardo, i suoi occhi si illuminarono di gioia non appena intravide il volto della rossa. - prima ti ho cercata, ma dov'eri?" alzó il tono della voce in modo tale da farsi sentire.

"Al bagno." constató nervosamente, cercando di sistemare con velocità la gonna. Sgranai gli occhi nell'osservare quel gesto tanto rapido; io e Silvia avevamo capito anche troppo bene.

"Hai fatto la pervertita con Gio, nel bagno della casa di Andrea?" mi avvicinai al suo corpo, urlando quelle parole a un soffio dal suo orecchio.

"Spero di aver lasciato qualche traccia." commentó vittoriosa, lasciando intendere il punto del discorso.

Anche Silvia si avvicinò poco dopo a noi, ed Eva al momento si trovó nel mezzo. Portai un braccio contro le sue spalle, e la bionda imitó poi il mio gesto. Sembravamo tanto delle adolescenti spericolate, e onestamente non mi importava adesso di sentire tutti questi sguardi posati con interesse su di me. Stavo semplicemente cercando di non pensare a niente, proprio come le due ragazze accanto a me.
I miei piedi si muovevano in modo goffo ed impacciato, non conoscevo i passi della canzone e per poco non caddi a terra seguita dal peso dei corpi di Eva e Silvia.

Soul diesel >> incantava Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora