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"Hai portato seriamente dell'alcool? - mugulai controvoglia, osservando la busta posizionata proprio tra di noi, con gli occhi sbarrati. - dovrebbe essere questa la sorpresa?" esordì poco dopo, inclinando la testa di lato.

"Ho bisogno di questa merda adesso, Eleonora. - bisbiglió scazzato, scrollando le spalle con una tale rapidità. - ho avuto una giornata del cazzo, così prima di passare a prendere te ho fatto un salto nel supermercato che vende l'alcool migliore." si giustificó, tirando fuori una bottiglia della quale, probabilmente, non ne avevo mai assaggiato il contenuto.

"Non puoi pensare ogni volta che la soluzione ai problemi sia sempre questo, lo sai?" lo ripresi bruscamente, osservando con attenzione come iniziò a far scivolare quel liquido lungo la sua gola, frettolosamente.
Sembrava quasi che volesse farsi divorare da tutto ciò.

"Sono tutte stronzate. - rise amaramente, aumentando la presa contro quell'ammasso di vetro. - le persone si sfogano scrivendo, parlando con i propri amici, facendo una corsa o ascoltando della musica. Il mio metodo invece è questo, che ti piaccia o no." aggiunse, alzando gli occhi verso di me.

"Non deve piacere a me, Edoardo. - bisbigliai, scuotendo energicamente il capo. Portai una mano lungo la borsa dinanzi a me, osservandone il resto del contenuto. - sto semplicemente dicendo che bere non risolverà i tuoi conflitti, è molto semplice." conclusi, tirando fuori una bottiglia di vodka alla fragola.
Tipico.

"Vuoi unirti a me, mammina?" pronunció l'ultima parola con un leggero sghembo sulle labbra, gesto che mi fece rabbrividire.

"Della vodka alla fragola non è niente in confronto a quello che stai bevendo tu. - lo sfidai, torturandolo con uno sguardo quasi assassino. - e poi il mio obiettivo non è ubriacarmi, a differenza tua."

"Oh, ma io non sono affatto ubriaco." constató divertito, poggiando la bottiglia nuovamente all'interno della busta.

Scossi il capo infastidita, roteando velocemente gli occhi al cielo con rapidità.
Lasciai che questo liquido alla fragola graffiasse successivamente la mia gola, ma non era insopportabile, anzi, completamente piacevole. Forse, giurai di potermi sentire a mio agio in questo contesto.

"Vediamo, vediamo. - boccheggiai, ondeggiando la bottiglia fra le mie mani con maestria. - è la prima volta che porti una ragazza in questo posto?" chiesi, strizzando gli occhi lungo la sua figura.

"Non sono mai venuto con una ragazza qui prima d'ora, tu sei la prima. - disse, incrociando di nuovo le braccia attorno le ginocchia.
Per un attimo rimasi sorpresa da tali parole, ma ancora non conoscevo bene Edoardo quanto speravo, motivo per cui credergli non era del tutto semplice. - per quanto strano possa sembrare, non ti sto dicendo una cazzata." aggiunse successivamente, come se avesse appena fatto capolino dentro la mia mente.

"E questa frase la usi con tutte, invece?" mi permisi, bagnando le labbra con un altro sorso di vodka.

Edoardo non rimase per niente stupito da una domanda come questa, perché sapeva che non era affatto facile riuscire a conquistare la mia testa con la prima frase banale che gli passava di mente, o almeno supponevo fosse così.
Era tosto e seppur non lo conoscessi, sapevo per certo che non avrebbe mollato.

"Ho un debole per questo luogo, se così si può chiamare." bisbiglió, serrando per qualche secondo gli occhi. "Venivo spesso con i miei genitori da piccolo, era diventata una specie di abitudine ormai. Per questo sono molto legato a questo posto, è importante per me e volevo condividerlo unicamente con te, e nessun altro." successivamente, aprì di nuovo gli occhi e rimasi rapita da ciò, con l'ossigeno in conflitto con tutto il resto che mi possedeva, che mi circondava.

Soul diesel >> incantava Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora