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"Ele! Sei forse impazzita, amica mia?" la voce della rossa emise un acuto parecchio assordante, ritrovandomi così ad allontanare il telefono in maniera brusca.

Dopo quanto accaduto con Edoardo mi ritrovai a correre, letteralmente, verso casa, scappando così come una codarda. Mi sentivo a disagio per avergli mentito in quel modo tanto subdolo, facendogli credere di essere impegnata quando non era assolutamente vero. Avevo così ben pensato di telefonare Eva per tenerla aggiornata su quanto successo, cercando di non omettere alcun dettaglio.

"Non avevo altra scelta, lo sai." borbottai, estraendo l'ennesimo cioccolatino dal pacchetto. Il senso di colpa mi portó ad ingozzarmi di cibo, un classico di qualunque adolescente.

"Stronzate! - mi rimproverò, alzando nuovamente il tono della voce. Incrociai dopodiché le gambe sul letto, lasciando cadere le mani contro le ginocchia. - dovevi affrontarlo, Ele. Da quando ti comporti così?" mi riprese duramente, ma sapevo che lo faceva esclusivamente per il mio bene e questo lo apprezzavo.

"Sono bloccata. - boccheggiai subito dopo, sorseggiando un po' d'acqua. - sai per quale motivo." le ricordai, scuotendo il capo per un attimo. Anche se quella era solamente una parte della verità, ma non ero pronta ad affrontare l'argomento Andrea. Non volevo farla preoccupare ulteriormente, e poi conoscendola avrebbe fatto di tutto per difendermi, persino rischiare di finire in qualche guaio a causa mia e questo non lo avrei mai permesso.

"Ele. - il suo tono di voce parve inclinarsi visibilmente, sapevo che ci sarebbe arrivata subito. - quanto tempo è passato?" esordì lentamente, come a voler tirar fuori una sorta di ragionamento.

Presi un forte sospiro, socchiudendo gli occhi. "Abbastanza Eva, lo so. - sbuffai già esausta, finendo poi anche l'ultimo cioccolatino. - ma non è facile da dimenticare, cerca di capirmi." aggiunsi poco dopo, socchiusi le labbra in una sottile linea retta.

"Tesoro.. sai quanto ti capisco, non ti ho mai abbandonata. - in questo momento vorrei tanto che fosse qui, la sua presenza sarebbe un grandissimo sostegno per me. - ma hai bisogno di provare a voltare pagina. Se continui a restare aggrappata al passato non sarai mai felice, ed io non voglio questo per te." concluse, prese un bel respiro che udì immediatamente.

Cacciai il viso all'indietro, respirando lentamente e regolarmente. Decisi così di elaborare bene le sue parole, seppur sapessi già quanto avesse ragione.

"È da quando è successo che ci sto provando, Eva." sussurrai, strinsi il labbro inferiore fra i denti. Poggiai la confezione vuota di cioccolatini sul mobile, seguita dal bicchiere d'acqua mezzo pieno.

Il mio cuore si strinse in una morsa che sentii fino all'ultimo battito. Ripensare a quel periodo era come ingoiare una manciata di chiodi, un dolore capace di graffiarti dall'esterno fino all'interno, arrivando così a prosciugarti. Pensavo di avere la forza di chiudere ogni singolo istante, ogni piccolo pensiero dentro una botola che non avrei più aperto, gettando così l'ultima chiave rimasta.
Ma non era così, perché il dolore era piuttosto palpabile e lancinante.

"Hai paura di andare avanti, e lo capisco. - cominciò la rossa, dopo qualche attimo di silenzio. - ma da quando è successo, Ele tu non hai più pensato a te stessa. Lo sai questo, vero?" tentò poi di sgridarmi, e subito immaginai la sua fronte corrucciata, l'espressione esausta.
Non aveva tutti i torti.

"Lo so. - farfugliai, strinsi gli occhi per cacciare via le lacrime che da lì a poco mi avrebbero graffiato il viso, fino a riempirlo lentamente. - ma non ce la faccio, mi sento così debole." conclusi, sdraiandomi successivamente sul letto.

Portai una mano contro la fronte, e questa volta chiusi completamente gli occhi. Sapevo quanto fosse sbagliato restare indietro coi passi, andare avanti tramite il proprio passato. Più volte mi ero ripromessa di non voltare le spalle se avessi avuto modo di scontrare una situazione come quella di ora, e invece ero una codarda, stavo scappando a piedi nudi come se fosse più semplice fare così. Mi sentivo così stupida.

Soul diesel >> incantava Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora