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Edoardo

Esausto ed annoiato da questa fottuta ricerca, per qualche secondo mi bloccai sulla mia stessa figura incapace di poter prendere una decisione a mente lucida.
Controllai il display del cellulare e spazientito lo gettai nuovamente nella tasca dei miei jeans, non sapendo che cosa farne di questo pomeriggio del cazzo.

"Questo è un chiaro segno del destino amico." il ragazzo mi affiancó dopo qualche secondo, palesemente divertito. "Dio non vuole che tu beva, non credi anche tu?" commentó sarcastico, battendo più volte la mano contro la mia spalla.

"Sei un cazzo di coglione, perché ti do ancora retta?" boccheggiai ad alta volte, lasciando spazio ai miei pensieri.
Sbuffai successivamente, portando lo sguardo verso il cielo, annoiato.

"Casa tua è immensa Edo, sei sicuro di non avere alcool potente?" chiese con una tale ovvietà, cercando di stare dietro al mio passo svelto e deciso il più possibile.

Feci scivolare una mano contro la nuca, tirando qualche ciocca di capelli nervosamente subito dopo.
Il ragazzo non aveva tutti i torti ma nemmeno questo era nei miei piani oggi, tutto quell'alcool presente a casa mia era una specie di scorta per eventuali feste o divertimento, non mi andava di sprecare tutto quel denaro speso nel comprarlo a causa di questo fottuto stress e questi cazzo di pensieri.

"Quella è una riserva che oggi non andrà utilizzata, amico." strizzai l'occhio nella sua direzione, un sorrisetto compiaciuto si dipinse improvvisamente sulle sue labbra.

"A pensarci bene, quel ragazzo di prima." iniziò il mio vicino, inclinando la testa leggermente verso destra, grattandosi la nuca come per riflettere bene sulle sue stesse parole. "Mi sembra di averlo già visto in qualche compagnia, penso sia abbastanza conosciuto." boccheggió quasi confuso, ma poi il suo sguardo sicuro di sé mi fece capire di aver appena sentito un discorso corretto e sensato.

"Stai scherzando? Quel cretino dovrebbe far parte di una compagnia?" esasperato, scossi la testa energicamente.
Il suo aspetto mi portò a pensare che fosse un ragazzo abbastanza conosciuto, ma non per forza grazie ad una delle compagnie più conosciute qui a Roma.

"È solo un'ipotesi Edo, ha un aspetto familiare e a primo impatto inizialmente non sembrava. È molto popolare nella tua scuola, non escluderei l'idea di una possibile compagnia." un po' scettico riguardo la sua affermazione, feci scivolare entrambe le braccia lungo i fianchi, sbuffando nervosamente.

"Effettivamente, potrebbe anche avere un senso logico il tuo ragionamento nonostante io non approvi per niente." stufo di questa giornata e della piega che stava prendendo questa conversazione, schiusi semplicemente gli occhi e presi un respiro profondo, a seguire un altro e poi un altro ancora.

"Molto conosciuto, bell'aspetto, ricco senza alcun dubbio, manca solo la conferma di un ipotetica compagnia." continuó con questo discorso a senso unico, calciando qualche sassolino con la scarpa ogni tanto.

"Ti importa così tanto saperlo?" alzai leggermente il tono della voce, aggiungendo un pizzico di fastidio in essa.

"Conosco ogni singola persona di tutte le compagnie di Roma, perché con lui non ho nessun contatto invece? È palesemente strano e illogico." portò una mano all'altezza del mento, cercando di imitare la classifica emoji di whatsapp, alternando il tutto con entrambe le sopracciglia.

"Dovresti lasciar perdere, quel ragazzo non mi ispira fiducia." risposi sbrigativo, scrollando le spalle con evidente indifferenza.

Il ragazzo, dal canto suo, mi fulminó con lo sguardo dopo qualche istante, alzando gli occhi al cielo letteralmente infastidito dal mio comportamento freddo e distaccato durante la conversazione precedente.

Soul diesel >> incantava Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora