(45)

1K 34 2
                                    

La mattina seguente, chiaramente io e la puntualità non andavamo d'accordo. Per qualche assurdo motivo non avevo sentito la suoneria della sveglia, il che mi aveva obbligata a prepararmi con la fretta che stava attaccata sul mio collo ogni secondo.

Poggiai lo zaino contro le spalle dopo aver controllato di aver inserito al suo interno lo stretto necessario per l'ennesima giornata di scuola.

Sbuffai sonoramente, raccogliendo il cellulare dalla superficie del mio comodino. Probabilmente oggi non era giornata, o ero semplicemente troppo stressata per uno stupido test al quale avevo cercato di prepararmi come meglio potevo.

"Ele! - sentii la voce di Filippo strillare il mio nome dal soggiorno, e in risposta roteai gli occhi al cielo. - muoviti piantina, oppure farai tardi!" aggiunse, marcando bene il tono.

Sospirai pesantemente, ero già stanca di affrontare questa mattinata. Ma sfortunatamente per me avevo un test al quale non potevo assolutamente mancare, la professoressa ci teneva ad archiviare un voto da parte di tutta la classe.

"Sto arrivando!" risposi, alzando il tono della voce per farmi sentire.

Controllai di non aver lasciato nulla fuori posto, facendo attenzione a non omettere alcun dettaglio. Dopodiché mi diressi frettolosamente in salotto, dove avrei incontrato soltanto l'espressione impaziente di Filippo.

"Alla buon'ora, lumaca. - canzonó mio fratello, stringendo le mani contro i fianchi. - hai preso tutto?" chiese, sgranando leggermente gli occhi.

"Si Filo, tranquillo non ho dimenticato niente." lo rassicurai, abbozzando un leggero sorriso.

Estrassi il telefono, che precedentemente avevo posato nella tasca della giacca, controllando l'orario sul display. Notai di avere ancora qualche minuto a disposizione per sgranocchiare qualcosa, il tanto per non arrivare a scuola a stomaco vuoto.

"Vuoi un po' di caffè?" proferí Filippo, evidentemente aveva intuito alla perfezione le mie intenzioni.

"Certamente." gli sorrisi affettuosamente, estraendo poi una brioche dal mobile.

Poggió una tazza sul tavolo nella quale successivamente versò la quantità giusta di caffè che ero abituata a sorseggiare ogni mattina. Lo ringraziai, stringendo l'oggetto tra le mani.

"Ti sei preparata per il test di oggi?" indagò, bevendo un sorso della sua tisana. Filippo aveva questa strana abitudine di combinare sapori particolari ma che comunque si associavano perfettamente fra di loro.

"Praticamente ogni giorno di questa settimana, Filo. - gli feci notare, scoppiando in una fragorosa risata. - quindi presumo di si." affermai, ingoiando anche l'ultimo sorso di caffè.

"Presumi? - incalzò, stringendo gli occhi. - ti voglio sicura su queste cose, hai capito?" si avvicinò, dandomi una piccola pacca sulla spalla.

Il suo tono di voce non era per niente duro, non stava cercando in alcun modo di rimproverarmi. Ci teneva, però, che continuassi a prendere dei bei voti a scuola. Purtroppo non ha avuto molta fortuna in campo scolastico, per questo puntava tutto quanto su di me. Ogni volta che tornavo a casa con un bel voto, Filippo era lì ad aspettarmi con un sorriso raggiante sulle labbra.

"Non ti preoccupare, okay? Andrà alla grande. - sorrisi di nuovo, tentando di essere il più convincente possibile. - però adesso devo proprio scappare, altrimenti farò tardi sul serio." mi strinsi nelle spalle, premendo le labbra con forza tra di loro.

Nonostante mi fossi preparata al meglio in questi giorni, sentivo comunque l'agitazione prendere possesso del mio corpo. Tant'è che cominciai a sfregare le dita fra di loro, sentendo la mia pelle sudare. Temevo sempre di fare qualche errore o addirittura dimenticare delle parti essenziali, non volevo deludere mio fratello per nessun motivo al mondo, volevo che continuasse a credere in me proprio come io ho sempre fatto con lui.

Soul diesel >> incantava Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora