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Raggiunsi Eva e Silvia sedute comodamente sulle gradinate della palestra, con lo sguardo concentrato su alcuni studenti impegnati in qualche esercizio strano di riscaldamento.
Sbuffai seccata lasciando cadere le mani a peso morto contro le ginocchia, dando un'occhiata veloce alla situazione dinanzi ai miei occhi.

"Dai, ma l'hai visto!" commentó entusiasta la rossa, alzando un braccio a mezz'aria come a voler attirare l'attenzione di qualche ragazzo.

Poggiai lo sguardo nella stessa direzione del suo, notando con grande piacere la figura di Giovanni. I muscoli della sua braccia guizzavano velocemente, lasciando intravedere qualche goccia di sudore un po' ovunque contro di esse, per non parlare della fronte.

"Eva, non facciamoci riconoscere troppo." bisbiglió imbarazzata Silvia, dandole un piccolo colpo contro la spalla.
Chiaramente non era una ragazza alla quale piaceva farsi notare facilmente da un ragazzo.

"Troppo impegnata a sbavare dietro a Gio." mi intromisi dopo qualche secondo con tono divertito, strizzando l'occhio nella direzione della bionda.

"Ele, finiscila! - scattó rapidamente nella mia direzione, mostrandomi infastidita il suo dito medio, piacevole come sempre. - non è colpa mia se quella canottiera gli sta divinamente." commentó poi con aria sognante, incastrando il labbro inferiori fra i denti.

Alzai gli occhi al cielo, per niente stupita da commenti come quello. Cinsi le braccia attorno le ginocchia tentando di trovare una posizione più comoda, sempre con gli occhi attenti al centro della palestra.
La mia attenzione fu catturata successivamente dalla figura rigida di Edoardo; il petto era fasciato alla perfezione dalla canottiera della sua squadra, accompagnato da un semplice paio di pantaloni. Lui inizialmente non si accorse di me, così presi ancora qualche istante per osservarlo, concentrato completamente sugli esercizi da svolgere.
Alcuni dei suoi ricci caddero persistenti lungo la fronte, provocando così un'aria scocciata sul suo viso. Un piccolo pensiero attraversó la mia mente in quell'esatto istante, ma tentai di cacciarlo via, scuotendo il capo energicamente.

"Il ritardo di Andrea non mi sorprende per niente." esordì poco dopo Silvia, facendo spallucce.
Mi concentrai per un attimo sulla sua espressione; sembrava pensierosa, quasi turbata oserei dire.

"A proposito.. - cominciai, abbassando leggermente la voce in modo tale da non farmi sentire troppo dal resto dei presenti. - hai più parlato con lui?" assottigliai gli occhi, cercando di decifrare bene il suo sguardo.

"Mi ha chiesto scusa, prima. - sentenzió perplessa, abbassando gli occhi sulle gradinate sotto di noi. - non voleva che interpretassi male le sue intenzioni, ha specificato di essere interessato a qualcun altro." precisó titubante qualche secondo dopo, tamburellando le dita sul tessuto della sua tuta.

"È chiaro che la persona in questione è Eleonora." borbottó la rossa, alzando con rapidità le spalle.

Un leggero brivido attraversó la mia spina dorsale. Non volevo si creasse alcun tipo di disagio con Silvia, e sapevo quanto ci teneva ad essere notata da un ragazzo; qualcuno che non la provocasse di continuo con atteggiamenti squallidi, una persona gentile e premurosa nei suoi confronti.
Ingoiai bruscamente ripensando al discorso avuto in precedenza con Andrea, poco prima della ricreazione.
Palesemente c'era ancora qualcosa all'interno del suo discorso che non mi convinceva, e la situazione per qualche strano motivo mi sfuggiva continuamente di mano.

"Mi dispiace, Silvia. - dissi, amareggiata. Poggiai una mano all'altezza della sua spalla, dove esercitai una leggera pressione per cercare di trasmetterle conforto. - so quanto ti piace." conclusi, tentando di creare un contatto visivo con lei.

"Non è come credi tu, Ele. - bofonchió, alzando lentamente il capo verso il mio. Una ciocca di capelli cadde con insistenza lungo la sua schiena, mettendo in risalto le sue guance momentaneamente arrossate. - Andrea non mi piace, non l'ho mai specificato." aggiunse, strofinando le dita fra di loro.
Sembrava agitata, alcune gocce di sudore presero spazio lungo la sua fronte.

Soul diesel >> incantava Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora