15 - La fotografia

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E' il diciassettesimo giorno di Dicembre, manca ormai poco alla Vigilia di Natale e non potrei esserne più felice. Tornerò dalla mia famiglia con Gabriel. Già mi immagino seduta sul divano a guardare le luci dell'albero di Natale mentre mangio i biscotti con le gocce di cioccolato che, ogni anno, prepara nonna.

«Ho i nostri biglietti per Amsterdam!»

Chris entra in casa e appende all'attaccapanni la sua sciarpa rossa di lana. Adam, afflitto, sospira.

«Sei proprio sicuro di voler partire?»

Il poliziotto viene a sedersi con noi a tavola.

«Certo, cugino» , risponde, dandogli una pacca sulla spalla. «Non passerò le vacanze con quel traditore di mio padre.»

Deglutisco e sposto, a disagio, lo sguardo da lui alla mia tazza rossa colma di latte. Ha accettato il fatto che Léon sia suo fratello. Anzi, ha accettato l'idea che Léon gli abbia detto la verità, ma non è ancora pronto a parlargli.

«Adam, se vuoi, puoi dare a me il tuo biglietto e tornare a Stafford con Evie» , propone Gabe.

Prima che il moro possa rispondere, tiro l'orecchio di mio cugino. «Non provarci, Gabriel. Passeremo il Natale insieme alla nostra famiglia.»

«Se tornassi a casa, mamma non mi lascerebbe più ripartire» , piagnucola.

«Non dire sciocchezze» , lo ammonisco. «Non lo farebbe mai, o almeno non adesso che hai trovato un lavoro.»

E' stato assunto come cameriere in un ristorante. Prima che possa ribattere, gli ricordo che è in ritardo per il suo turno e che potrebbero licenziarlo. Mi rivolge un'occhiataccia e corre ad indossare il suo cappotto blu.

«Ne riparliamo stasera» , dice, prima di lasciare l'appartamento.

Rasserenata, tiro un sospiro di sollievo. Dopo una ventina di minuti, anche Christopher e Adam vanno via. Rimasta sola, termino con calma di fare colazione e poi ripongo nel lavandino la mia tazza accanto alle altre. Le laverò più tardi. L'enoteca, oggi, è chiusa. E' il mio giorno libero e lo trascorrerò guardando serie tv. Dopo essermi prima fatta una doccia, però. Entro in bagno canticchiando. Mi tolgo i vestiti e apro il getto d'acqua calda che mi lascio scivolare lungo tutto il corpo. Rilassata, chiudo gli occhi. Nulla potrebbe andare storto. Ho imparato ad ignorare Thomas, ho fatto pace con Corey, suo fratello non ha più tentato di rapirmi, Léon è fiducioso e sente che le cose con Chris si risolveranno, Selene non è più venuta a trovarci e Adam e Faith continuano ad uscire insieme. Presto, diventeranno una coppia a tutti gli effetti, lo sento. Dopo un periodo indeterminato di tempo, mi decido ad uscire dalla doccia. Indosso un accappatoio bianco e delle pantofole di spugna del medesimo colore prima di tornare in soggiorno. Ciabatto verso il mio letto e mi ci siedo sopra. Noto una fotografia accanto alla cucina e, confusa, mi alzo per andare a raccoglierla. Mi inginocchio e la prendo fra le mani. Qualcuno, facendola passare dalla fessura sotto la porta, l'ha introdotta in casa. La giro per osservarla e inizia a battermi forte il cuore. Colta da un giramento di testa, mi accascio a terra. Lo scatto ritrae Thomas e una ragazza dai lunghi e setosi capelli biondi, intenti ad abbracciarsi e a sorridersi. Non è una ragazza qualsiasi, però, ma Rae. Andavano in classe insieme al liceo. Potrebbe sembrare una cosa normale. Anzi, lo sarebbe, se Chris non stesse indagando, da mesi, sulla sua morte.

«Prima di conoscerti, ho avuto una ragazza. E' morta e io non sono pronto a legarmi di nuovo a qualcuno.»

Thomas deve darmi delle spiegazioni.
Mi porto una mano sul petto e lascio cadere a terra la fotografia. Chi l'ha lasciata qui? Terrorizzata, mi alzo in piedi e corro a prendere il cellulare che ho lasciato in borsa. Che cosa sta succedendo? Compongo il numero del mio capo e faccio partire la telefonata. Risponde dopo pochi squilli. Ho il fiato corto. Cerco di prendere dei respiri profondi per tranquillizzarmi.

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