19 - Extra - Omissioni

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Selene continua ad urlare. Gabe, intanto, sorseggia una Pepsi, seduto sul divano con Adam, e alza il volume della televisione, nel tentativo di far finta di nulla. La rossa non ha preso bene il fatto che Chris conviva con Evie e suo cugino. Ma, soprattutto, con Evie, diciamo la verità. E' una ragazza. Non le importa che sia sua amica. Una ragazza vive con il suo fidanzato e lei, invece, riesce a vederlo soltanto poche volte al mese, quando tutto va bene. E grida, ancora, nonostante il poliziotto le abbia dato ragione sul fatto che, ultimamente, la sta trascurando per concentrarsi sul lavoro, e le abbia promesso che andrà a trovarla più spesso. Non se ne esce fuori.
Bussano alla porta. Adam, sbuffando, si alza e va ad aprire. Si ritrova davanti Faith e, allegro, le sorride in modo smagliante. Si rabbuia quando nota che dietro di lei c'è il ragazzo biondo che aveva visto, mesi fa, insieme ad Evie, accompagnarla all'enoteca in macchina. La castana si alza in punta di piedi per baciare la guancia del suo quasi fidanzato. Sì, quasi. Escono insieme da un po', ma la loro relazione, con le vacanze di Natale, ha subito una battuta d'arresto. Nulla che non si possa risolvere.

«Adam, ho bisogno di parlare con tuo cugino.»

Il moro annuisce e la fa entrare in casa. Il misterioso ragazzo dai capelli biondi fa per seguirla, ma il proprietario dell'appartamento gli si para davanti.

«Chi sei?» , gli chiede.

«Dorian Evans» , risponde lui, come se il suo nome dovesse ricordare qualcosa ad Adam. Il moro inizia a squadrarlo da capo a piedi. Capelli pieni di gel, tirati leggermente verso l'alto, aria spavalda, occhi chiari e mandibola squadrata.

«Spiacente, non mi dice nulla.»

Fa per chiudergli la porta in faccia, ma il ragazzo la blocca con un piede. «Sono il fratello di Rae Evans e sono qui per parlare con tuo cugino, visto che Faith mi ha detto che è un poliziotto. L'assassino di mia sorella, in questo momento, è con la vostra amica. Mi lasci entrare o ti limiti a pregare che non le accada nulla?»

«Evie?» , domanda Gabe, scattando in piedi.

Faith, in silenzio, annuisce. Ha gli occhi lucidi e stringe fra le mani il suo cellulare. Chris esce dalla sua stanza con Selene al seguito.

«Che cosa sta succedendo?»

Adam, ormai pallido in volto, si convince a far passare il biondo.

Corey, intanto, nel suo appartamento, sta sfogliando un libro da un bel pezzo. Léon si china in avanti.

«Pollicino» , legge sulla copertina. Gli sfugge una risata. «Da quando ti interessano le fiabe?»

«Sta soltanto guardando le figure» , si intromette nella conversazione Alex.

«Da quando ho bisogno di ingannare il tempo» , risponde il rosso, prima di lanciare un cuscino in testa al fratello. Léon, confuso, continua ad osservarlo. «Sto aspettando che ritorni Evie. In mente, sto anche pregando che non si sia cacciata in qualche guaio.»

Alex si mette seduto. «Perché dovrebbe esserle accaduto qualcosa?» , domanda, ingenuamente.

«Perché la cioccolata fondente non è la sua preferita. Lo sanno tutti che le piace quella al latte» , afferma, ovvio.

«Io non lo sapevo» , si difende il ragazzino.

«E poi, a casa non lo hanno nemmeno un ripostiglio.»

Léon, perplesso, si gratta la nuca. «Perché continua tutto a sembrarmi senza senso?»

«Perché mio fratello sta delirando» , lo rassicura Alex.

Corey si lascia cadere il libro sulle ginocchia. «Non sto delirando» , si difende. «O almeno, non ancora.»
Lo sbruffone e il ragazzino si rivolgono un'occhiata complice, indecisi se richiedere o meno un TSO. «Evie non vuole scassinare la serratura di un ripostiglio, ma altro. Non so cosa, però» , cerca di spiegarsi meglio il rosso.

Gli erediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora