«Dovevi per forza invitarlo?»
Rivolgo una rapida occhiata a Léon, seduto dalla parte opposta del tavolo, e lui, divertito, ghigna in risposta.
«Certo, Evie.» Adam si passa una mano fra i capelli corvini per sollevare ulteriormente verso l'alto il suo ciuffo. «Voglio festeggiare insieme a tutti i miei amici la mia prima settimana di lavoro. Non credevo che potessero assumermi come maestro d'informatica alle elementari.»
«Neanche noi» , si intromette Chris nella conversazione. «Pensavo che riuscissi soltanto a scaricare film osceni con il computer.»
Il cugino lo colpisce con una gomitata e io tossisco per non lasciarmi sfuggire che la penso esattamente come lui.
«Non siamo qui per consolarti perché Faith ha, probabilmente, un fidanzato?» , domanda Corey, particolarmente confuso.
Corruga la fronte e ignora la ciocca rossa che gli sta scivolando vicino all'occhio sinistro. Adam sbuffa. «Siamo qui anche per questo» , ammette.
«Mi consideri un tuo amico? Mi hai a stento rivolto la parola due volte» , fa notare Thomas.
Indossa una semplice maglietta di cotone, bianca all'altezza del torace e della schiena, con le maniche lunghe e azzurre. Senza la sua giacca di pelle o i suoi abiti eleganti, mi fa molta meno paura. Sembra quasi una persona normale. Una persona normale e diretta. Diretta e pungente.
«Frequento poche persone, va bene? Siete voi i miei amici» , afferma il moro, infastidito. «E adesso fate silenzio e mangiate.»
«Non abbiamo nemmeno ordinato» , gli faccio presente.
Mi pizzica un braccio e io gli rivolgo un'occhiataccia.
«E la cameriera è morta.»
Guardiamo tutti prima Corey che, impassibile e sorridente, continua a tenere un braccio sullo schienale della panca di legno su cui si trova seduto accanto a Léon e poi l'anziana donna con la testa accasciata contro il bancone su cui è posizionata la cassa di questo squallido e deserto fast food collocato nel bel mezzo del nulla. Preoccupata, faccio per alzarmi, ma la vecchina inizia a russare e tiro un sospiro di sollievo.
«Dalle recensioni, questo posto non sembrava così brutto» , si giustifica Adam.
«Ti hanno assunto come maestro di informatica e non sai nemmeno consultare un sito?»
Mi costa ammettere che la penso come Léon. Ovviamente, non lo dirò mai ad alta voce. Thomas fa per parlare, ma lo sbattere della porta d'ingresso ci fa voltare verso di essa e zittire tutti. Un uomo alto e muscoloso è appena entrato. Potrebbe sembrare una cosa normale, ma non lo è. Lo sarebbe, forse, se non fosse armato e non avesse il volto coperto da un passamontagna. Istintivamente, spaventata, stringo la mano di Adam, seduto alla mia destra, e deglutisco. La cameriera continua a dormire. L'individuo, a rapidi passi, si dirige verso di noi. Mi punta la sua pistola contro e mi sento mancare il respiro. Corey fa per alzarsi, ma Léon gli afferra entrambe le braccia e lo riporta seduto.
«Non muoverti, rosso» , gli intima il delinquente. «O le foro il cranio.»
Alcune lacrime iniziano a scivolarmi lungo le guance. Il viso di Corey ha assunto il colore dei suoi capelli. Vorrei voltarmi a guardare gli altri, ma ho paura di fare una mossa azzardata che possa infastidire l'uomo. «Tu, ragazzina, alzati e vieni con me.»Adam stringe con più forza le mie dita.
Un rumore, istintivamente, mi fa ruotare il capo. Thomas ha appena colpito il tavolo con una ginocchiata.«Lasciala in pace!» , gli urla contro Christopher, alzandosi.
L'incappucciato punta la pistola contro il poliziotto e, agitata, scatto in piedi. «Prendi me, ma lascia in pace loro!»
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Gli eredi
Mystère / Thriller[Finalista dei Premi Watty 2021] [Nella longlist degli Italian Academy Awards 2021] Passato e presente si intrecciano per uno scherzo del destino quando Evie si ritrova ad avere due loschi vicini di casa, un vecchio amico e suo cugino come coinquili...