Schiudo lentamente le palpebre. Faccio fatica a mettere a fuoco ciò che mi circonda. Mi fa incredibilmente male la testa.
Mi rendo conto, dopo un po', di essere in una macchina in movimento e mi sforzo di ricordare che cosa mi è accaduto.Continuo a fissare il telefono. La sorella di Mark ha da poco postato una foto con sua madre. Si stanno divertendo entrambe alle Maldive. Mark, allora, da chi è andato a Stafford? Ma, soprattutto, ha davvero lasciato Nottingham?
Inizio a collegare in mente tanti avvenimenti. Mark conosce la posizione dell'appartamento di Rae. Mark ha mandato Chris a indagare sul campo il giorno in cui hanno sparato al suo collega. Mark era a scuola quando qualcuno ha tentato di uccidere Adam ed era anche a Verona quando i ladri si sono introdotti nel nostro appartamento, a Roma quando hanno tentato di eliminare mio cugino, Chris e mio fratello in albergo e alla festa, da cui è uscito illeso, quando c'è stata la strage in cui è morta mamma. Il cellulare mi scivola dalle mani e cade sul pavimento. Il cuore inizia a battermi all'impazzata nel petto. Non è possibile, anche se tutto fa pensare il contrario.
«C'è lui dietro ad ogni cosa» , sussurro. «Devo avvertire gli altri.»
Mi volto. Scorgo un'ombra nella stanza di Adam. Prima che possa muovermi, vedo uscire, correndo, un individuo dalla camera. E' totalmente vestito di nero e ha il volto coperto da un passamontagna. Urlo a pieni polmoni, terrorizzata. Mi raggiunge e mi copre la bocca con una mano. Gli mordo le dita. Mi blocca le braccia e mi spinge con aggressività contro la parete alle mie spalle. Percepisco un forte dolore alla nuca. Coprendomela con le mani, mi accascio a terra e perdo i sensi.Cerco di mettermi seduta.
«Mark» , mormoro, allibita.
Poi, una risata. Sollevo lo sguardo e lo vedo grazie allo specchietto. Guida con un'espressione divertita dipinta in volto.
«Sapevo che ci saresti arrivata» , ammette. «Sei sempre stata un problema.» Mi aggrappo allo sportello. Provo ad aprirlo, ma non ottengo il risultato sperato. «Non puoi scappare» , mi avverte. «E non provare nemmeno a farlo. Per il bene dei tuoi amici e della tua famiglia, resta ferma e ubbidisci ai miei ordini.»
Mi metto seduta composta. Inizio a tastarmi le tasche. Mi rendo conto di non avere più con me il cellulare. E' rimasto a casa o lo ha preso lui?
«Perché stai facendo tutto questo?»
Ride e non risponde. Ferma la macchina in un parcheggio quasi deserto. Siamo arrivati in aeroporto. Sempre più confusa, scendo. Mi affianca. Indietreggio, terrorizzata, ma, con forza, mi stringe una mano intorno al polso e mi costringe a tornare accanto a lui.
«Non allontanarti mai più. Non provare a scappare. Comportati bene, non te lo ripeterò un'altra volta. Al prossimo passo falso, morirà una delle persone a te più care.»
Tremo. Mi porta una mano alla base della schiena e mi spinge un po' in avanti. Mi mordo il labbro inferiore. Faccio fatica a trattenere le lacrime. Ho terribilmente paura e sono sconvolta. «Sorridi, non dobbiamo dare nell'occhio. Prenderemo un volo e tu non proverai a chiedere aiuto a nessuno, è chiaro?» Rabbrividisco. Non posso mollare tutto così. Devo reagire. Devo fuggire. Adesso. «Provaci e il primo a morire sarà il piccolo vicino di casa di Corey, quel bambino che ti piace tanto, Tim. O Stewart, l'adorabile nipotino di Thomas.» Sbianco di colpo e lui, divertito dalla mia espressione, inclina il capo da un lato e sorride. «So tutto di te e dei tuoi amici, Evie, e non credere che mi faccia paura l'idea di uccidere dei bambini. In fin dei conti, ho assoldato io delle persone per compiere una strage. Sono senza scrupoli.»
Affondo le unghie nei palmi delle mani. Non riesco a trattenere le lacrime. Mi mordo con eccessiva forza il labbro inferiore fino a farlo sanguinare.
Mia madre è morta per colpa di Mark. Degli innocenti hanno perso la vita a causa sua.
Non riesco a contenere la rabbia. Gli do uno schiaffo. L'impronta della mia mano resta ben visibile sulla sua gota.
Furioso, mi prende dalle spalle e mi spinge contro il cofano di una macchina. Avverto un dolore lancinante alla schiena. «Chi ti ha dato il permesso di farlo?» , ringhia.
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Gli eredi
Gizem / Gerilim[Finalista dei Premi Watty 2021] [Nella longlist degli Italian Academy Awards 2021] Passato e presente si intrecciano per uno scherzo del destino quando Evie si ritrova ad avere due loschi vicini di casa, un vecchio amico e suo cugino come coinquili...