Ho chiesto a Corey spiegazioni sull'affermazione di Laszlo, ma lui mi ha invitata a non preoccuparmi per le parole del suo amico, perché, a quanto pare, dice costantemente cose senza senso e, inoltre, per chiarire ogni mia perplessità, mi ha anche assicurato che, se ci fossimo incontrati in passato, sicuramente se ne sarebbe ricordato. Ciò che mi preoccupa adesso, quindi, è soltanto il fatto che mi sia accorta di essere attratta da Thomas.
E' il mio capo, non può diventare la mia ossessione!
Mi terrorizza il fatto che non lo trovo unicamente affascinante. Inizio ad apprezzare particolarmente la sua compagnia e lo trovo coraggioso e determinato. Inoltre, credo che abbia un cuore d'oro. Si fa sempre in quattro per tutti e il fatto che mi abbia assunta ne è la prova. Non aveva bisogno di una commessa, ma mi ha presa nel suo negozio per dare una mano ad un suo amico. In tutto questo, ormai, quasi non mi dispiacciono più i nostri battibecchi.
Sospiro. Mi affeziono troppo facilmente alle persone, dannazione! Quando mi conquista il contenuto e non semplicemente l'aspetto di qualcuno è la fine.
Prendo un respiro profondo e sistemo il cellulare davanti alle mie gambe incrociate.«Se la nostra compatibilità astrale non è sufficiente, non puoi piacermi.»
Deglutisco e poi ingrandisco con le dita l'immagine sul display che mostra, attraverso una tabella in cui sono inseriti numeri da uno a dieci, il livello di affinità fra i segni zodiacali. Sospiro. Sei su dieci. Può piacermi. Sono nei guai.
«A quanto pare, sai anche comportarti come le altre ragazze. E' abbastanza consolante.» Spalanco le palpebre, spaventata, e mi volto verso la scalinata, che conduce ad un ingresso secondario del cortile, che si trova dietro la piscina. Léon, divertito, mi osserva a braccia conserte. Regge fra le mani una bustina bianca di plastica.
Imbarazzata, avvampo e, dopo aver chiuso la foto e bloccato lo schermo, ripongo il telefono in tasca. Con aria spavalda, il castano mi si avvicina. Si inclina in avanti per far incrociare i nostri sguardi. «Non mi sembra di averti detto la mia data di nascita» , constata. «Come fai a conoscere il mio segno zodiacale?»Sbuffo e soffio via dal mio volto una ciocca di capelli ribelle sfuggita dalla coda di cavallo.
«Egocentrico» , lo apostrofo.
Inizia a ridere di gusto. Mi alzo in piedi e lo sorpasso per tornare a casa. Mi segue e mi affianca.
«Non devi vergognarti, piaccio a molte ragazze» , sentenzia con superiorità.
E' il diciottesimo giorno di Novembre. Lo conosco da poco più di un mese e continuo a non tollerarlo.
Gli rivolgo un'occhiataccia. «Non a me.»
Aggiriamo l'edificio e raggiungiamo la scalinata esterna che conduce ai piani superiori, pronti per salire. Un gridolino mi fa fermare sul posto. D'istinto, sollevo in alto la testa. Mi ritrovo qualcosa sugli occhi. Qualcosa che rimuove Léon. Scorgo Adam con la mia valigia fra le mani al secondo piano. Anche lui mi nota e si affretta a scomparire dal mio campo visivo.
«E' roba tua?»
Mi volto verso lo sbruffone alla mia destra. Regge fra le mani una mutandina rossa di pizzo. Avvampo e gliela strappo via dalle dita. Lui inizia a ridere.
«Smettila» , ringhio.
«Credevo che sulla tua biancheria intima ci fossero soltanto pasticcini e orsetti» , ammette, divertito.
«Questa è per le occasioni speciali» , mi difendo.
Si asciuga una lacrima e cerca di ricomporsi.
«Hai anche tu occasioni speciali?»
Serro i pugni e, irritata, inizio a salire le scale a due a due. Le salgo invocando il nome di Adam. Léon mi corre dietro. Arriviamo davanti alla porta di casa sua che, stranamente, è spalancata.
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Gli eredi
Misterio / Suspenso[Finalista dei Premi Watty 2021] [Nella longlist degli Italian Academy Awards 2021] Passato e presente si intrecciano per uno scherzo del destino quando Evie si ritrova ad avere due loschi vicini di casa, un vecchio amico e suo cugino come coinquili...