31 - Extra - L'anello

246 29 0
                                    

Corey, maledicendo la pessima ricezione del Cambridgeshire, si porta il cellulare nella tasca posteriore dei pantaloni e lascia la sua stanza.

«Robert!» Si volta di scatto e nota Letha correre verso di lui. La gemella lo raggiunge, gli circonda il corpo con le braccia e gli schiocca un bacio su una guancia.

«Non devi più chiamarmi così» , le ricorda, non riuscendo comunque a trattenere un sorriso. Lei rotea gli occhi e lo libera dalla sua presa.

Iniziano a camminare per i corridoi del quartier generale e si fermano una volta raggiunta la sala riunioni. Entrano e salutano Dave, educatamente, che, subito, ricambia.

«Hai sentito Evie?» , gli domanda la rossa.

Il fratello sospira. «Sì, ma è caduta la linea.»

Letha gli accarezza un braccio. «E' questo che ti turba?»

Corey le rivolge un'occhiata. Sua sorella riesce a comprendere perfettamente i suoi stati d'animo da sempre. «Il padre di Chris e Léon le ha detto che il casale in cui si trovano è infestato da spiriti. Quell'uomo non mi ispira fiducia.»

Letha aggrotta le sopracciglia, confusa.

«Che altro ti ha raccontato la tua fidanzata, Corey?» , si intromette Dave, curioso, nella conversazione.

Il rosso porta lo sguardo su di lui e si gratta il mento con fare pensieroso. «Che stava consultando dei libri in una biblioteca e che ha trovato un anello con alcune lettere incise dentro» , si sforza di ricordare. Si passa con insistenza le mani fra i capelli. «A, credo» , dice. Letha e Dave riducono gli occhi a due piccole fessure e lo osservano, stranamente agitati. «P ed F, mi pare.» A Dave scivola una penna dalle dita e Letha si porta le mani sulle labbra e si alza in piedi di scatto. «Che sta succedendo?» , chiede Corey, allarmato.
Letha mormora il nome del suo superiore che, senza perdere tempo, corre verso il telefono fisso del quartier generale e urla ad Adam, di passaggio in corridoio, di chiamare a raccolta tutti gli agenti. «Spiegatemi che cosa sta succedendo!» , urla Corey, preso dal panico.

Letha, pallida in viso, si volta a guardarlo. «Sono tutti in pericolo. Evie è in pericolo» , lo informa con un filo di voce.

Corey sente il cuore battergli forte nel petto. Si alza in piedi e porta le mani sulle spalle della gemella. Dave, intanto, grida a qualcuno, tramite la cornetta, di preparare subito un veicolo per raggiungere il Cambridgeshire. «Letha, perché sono in pericolo? Parla!»

La rossa prende dei respiri profondi. «Papà lavorava qui al quartier generale e indagava sull'A.P.F., un'associazione losca legata ad Ares, il padre di Dorian Evans, di cui aveva scoperto l'esistenza proprio grazie alla sigla incisa all'interno di un anello, simile a quello trovato da Evie, probabilmente, perso da Ares durante uno scontro con gli agenti della S.R.D.» , gli spiega.

Corey, stordito, biascica parole incomprensibili. «Perché i nostri agenti si sono battuti contro Ares prima di sapere dell'esistenza della sua organizzazione?»

«Ragazzi, dobbiamo andare!» , richiama l'attenzione dei due Dave.

Letha annuisce e gli corre dietro in corridoio. Corey resta fermo sul posto a pensare.
Suo padre era un agente, proprio come lui.
Ares e suo figlio gli hanno portato via Alex e, adesso, stanno cercando di fare del male alla sua fidanzata.
Il padre di Léon, il suo migliore amico, il suo fratello acquisito, è un criminale.
Si schiaccia la testa fra le mani. Ci sono troppe informazioni da elaborare, ma non è il momento adatto per fermarsi a pensare. I suoi amici sono in pericolo e deve correre a salvarli.

-
Salve! Scusate se ho postato questo piccolo extra con giorni e giorni di ritardo, ma ho avuto molti problemi ad aggiornare prima.
Adesso vi lascio e vado a correggere il vero e proprio capitolo 31 prima di pubblicarlo.

Gli erediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora