Gli eredi

30 - Extra - Complici

Stringe il mozzicone di sigaretta fra le dita mentre fa penzolare nel vuoto le gambe.

«Fumi anche tu? Credevo fosse una prerogativa del tuo coinquilino.»

Corey riconosce la voce di Thomas e si volta a guardarlo. «Lo faccio quando sono preoccupato per qualcosa» , risponde, per poi tornare ad ignorarlo.

L'altro, lentamente, gli si avvicina. «Dave ritroverà tuo fratello, ne sono certo e, se può farti stare più tranquillo, non cercherò di soffiarti la ragazza nei prossimi giorni.»

Il rosso, divertito, scoppia a ridere. «Non ho paura di te» , ammette. «Anzi, volevo chiederti di starle accanto e di proteggerla.»

Thomas, incredulo, si porta una mano sul torace e corruga la fronte. «Partiremo con Christopher e Léon e vuoi che proprio io le stia vicino? Sei impazzito?»

Corey, con un sorrisetto sghembo stampato in volto, ruota la testa per rivolgergli un'occhiata. «Se non ricordo male, mi hai chiesto di fare lo stesso durante le vacanze di Natale.»

Thomas, sorpreso, sussulta. «Ti sbagli, non ti ho chiamato io a casa.» Corey scoppia a ridere e il ragazzo dai capelli castani, rendendosi conto di essersi tradito da solo, si morde il labbro inferiore e abbassa lo sguardo. «Come lo hai capito?»

«Nessuno, in quel periodo, si sentiva in pericolo. Nessuno, eccetto te, che credevi che qualcuno volesse incolparti della morte di Rae. Evie ti era molto vicina e avevi paura che potessero farle del male e l'hai affidata a me perché sapevi che avrei fatto di tutto per proteggerla, vero?»

Thomas, colpito dalla sagacia dell'altro, sorride e annuisce. «E perché mi stai chiedendo di fare lo stesso?» , domanda dopo qualche istante.

«Perché so con certezza, per lo stesso motivo per cui mi hai chiesto aiuto il mese scorso, che accanto a te sarebbe al sicuro. Come me, sei innamorato di lei e daresti la tua stessa vita per fare in modo che non le accada nulla di brutto» , gli risponde con naturalezza. Thomas, spiazzato, biascica parole incomprensibili. «Siamo totalmente diversi, ci accomuna soltanto ciò che proviamo per lei» , insiste il rosso.

L'altro deglutisce e cerca di ricomporsi. «Sì, è vero. E poi, non capisco ancora come abbia fatto a passare da me a te. E' inconcepibile» , lo provoca, tentando di non sembrare minimamente destabilizzato dalle sue affermazioni.

«Sbagliando si impara» , gli risponde Corey, divertito dalla sua ostentata sicurezza.

Thomas ridacchia e si lascia cadere accanto a lui. «Touché.»

Solleva il viso e inizia a guardare il cielo stellato. Gli piace stare sul tetto. E' un'altra cosa che ha, inconsapevolmente, in comune con Corey. «Comunque, grazie per esserti sacrificato per Alex. Hai convinto facilmente Dave a consegnare a Dorian la chiavetta con il video giusto? Evie ha detto che hai delle notevoli capacità persuasive.»

A Thomas viene spontaneo sorridere. «Ci ho messo un po', ma l'importante è avercela fatta, anche se la missione non è finita come speravo.»

Restano entrambi in silenzio. Corey, dopo un po', riprende in mano il discorso. «Ti ho portato via la ragazza, come fai a sopportarmi?»

Il castano si volta a guardarlo, serio. «La rendi felice» , risponde. «Tu non mi tolleri forse per lo stesso motivo?»

«E chi te lo ha detto che ti sopporto?»

Scoppiano a ridere entrambi e poi il rosso gli porge una sigaretta. Smettono di parlare e si soffermano ad osservare il paesaggio che si intravede dalla sommità del palazzo. Soffiano via piccole nuvolette di fumo e pensano entrambi, senza dirlo però ad alta voce, che, in fin dei conti, a legarli non è soltanto ciò che provano tutti e due per Evie, ma una genuina ammirazione che, inspiegabilmente, nutrono l'uno per l'altro.

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Buon anno!
Questo extra avrei dovuto postarlo giorni fa, ma ho avuto un po' da fare e quindi eccolo qui e scusate per il ritardo.