"Sei sicuro che è questa la ricetta?"chiedo guardando l'impasto visibilmente disgustoso. "Certo"risponde sicuro Jack. "Mai giudicare il libro dalla copertina"ride,continuando a mescolare.Sta cercando di fare una torta ma non credo che ci stia riuscendo.Siamo andati dal medico e fortunatamente è tutto apposto,non dovrà operarsi e si è finalmente tolto il gesso. Ho passato le due settimane qui,senza tornare a casa.Sono stata davvero bene qui con lui,abbiamo litigato un paio di volte, ma niente che non si potesse risolvere con qualche bacio. "Questa è l'ultima sera che resto qui"sussurro dispiaciuta. "Potremo sempre vederci"mi bacia a stampo,prima di sorridermi. "Charlotte mi odia"deduce. "No,solo che le manco"rido aprendo una birra. "Vado un attimo in bagno"prendo il telefono. Mi sciacquo la faccia,sorridendo come un ebete.Era da tempo che non ero così felice. Non vedo Alexander da due settimane e devo dire che non l'ho quasi mai pensato,solo ogni tanto prima di andare a dormire.Infondo è meglio così,non voglio rovinare il mio rapporto con Jack. Accendo instagram e guardo un po' i meme,fin quando non mi imbatto in una sua foto.
don't be fooled love,i'm the devil in disguise
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È così bello che mi soffermo a guardarlo,so che non dovrei ma almeno lo faccio da lontano.Evito di metterci like ma qualcosa dentro di me si è smosso.Forse perché è stato così tanto in così poco,forse perché una parte di me tiene ancora a lui. Esco dal bagno,spegnendo il telefono e vado da Jack,cercando di scacciare lui dalla mia testa.
"Mi dispiace,non sono bravo a cucinare"ride,buttandosi sul divano.Alla fine la torta si è rivelata un vero schifo,non avevo dubbi. "Non preoccuparti"poggio la testa sul suo petto. "C'è qualcosa che non va?"mi accarezza i capelli. "No va tutto bene" "Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa" "Si lo so"alzo leggermente la testa per dargli un bacio a stampo. "Sono felice di essere qui,con te"mi sorride dolce.Non so quanta fortuna ho avuto a trovarlo.
Mi sveglio all'improvviso per colpa della suoneria del mio cellulare. "Pronto?"chiedo senza neppure guardare chi è. "Hey"sussurra la sua voce roca. "Cosa vuoi?"mi alzo dal letto. "Un po' di compagnia" "Da me?"chiudo la porta. "Si" "Non hai qualcuno da chiamare?"sbuffo,con il cuore che batte forte. "Si,ma volevo parlare con te" "Beh al momento non posso parlare" "Sono le 4,cos'hai di meglio da fare?" "Dormire?" "Avanti,vieni da me" "Assolutamente no" "E allora dimmi dove sei,ti vengo a prendere" "Sono con Jack e non ho intenzione di venire da te,ne tantomeno vederti qui davanti" "Sai che non ci metto niente a trovarti,non farti pregare" "Alexander"sospiro. "Perché non mi lasci in pace?" "Perché mi piaci,Crystal e so di piacerti quindi vieni da me"è una lotta contro me stessa.Non so cosa fare. "Ho detto che non posso venire,quindi o ti adegui o attacco"mi siedo sul divano,tremo dalla felicità di parlare a telefono con lui. "Allora parliamo a telefono" "Perché mi hai chiamato?" "Già te l'ho detto" "Solo per compagnia?" "Vorresti che fosse per qualcos'altro?" "No"rispondo subito. "Ti ho chiamato anche perché so di essermi comportato da stronzo con te,quindi volevo rimediare"sorrido involontariamente. "Sono delle scuse quelle che sto sentendo?" "Io non chiedo mai scusa" "Ah"sussurro "Io non perdono mai,che coincidenza"lo sento ridere. "Parlando di altro,come mai non ti ho vista ultimamente?" "Sono da Jack" "Capisco" "Parlami un po' di te White"rimango un po' scettica e non so esattamente come comportarmi. "Cosa vuoi sapere?"deglutisco. "Qualsiasi cosa" "Sono nata e cresciuta qui,e non sono mai andata fuori,non ne ho mai sentito il bisogno. Mio padre è morto quando ero piccola e mia madre non si è mai comportata da tale,quindi dalla prima superiore mi sono conservata i soldi così da andarmene il prima possibile"non entro nei dettagli perché sarebbe troppo doloroso ma spero possa bastargli. "Mi dispiace per tuo padre" "Anche a me"sospiro. "Dimmi un po',come mai vieni ad Hollins in estate?"chiedo,distogliendo l'attenzione su di me. "Sono nato qui,e torno per controllare alcune cose e rivedere alcuni amici" "Davvero?"rimango stupita. "Si" "Perché non sei mai andata via da Hollins?"chiede. "Non lo so,ti ripeto non ne ho mai sentito il bisogno.Ma ecco...mi piacerebbe tanto visitare Tokyo" "Tokyo?Punti in alto"ride. "E io che pensavo che avresti detto il solito cliché:Parigi.La città dell'amore"mi prende in giro. "Beh ti sbagliavi"sorrido soddisfatta. "Tu invece?" "Oh io ho fatto molti viaggi ma non ne avrò mai abbastanza" "Posto più bello?" "Firenze,in Italia o Amsterdam"risponde dopo averci pensato. "Inutile dirti come sono stato magnificamente ad Ibiza,Maldive,Mykonos"sorride,forse a ricordarsi qualcosa. "Mi stai facendo venire voglia di viaggiare" "Non so come hai fatto a non averne fino ad adesso" "Hai mai avuto una ragazza seria?"chiedo dopo un po'. "No.Ti sembro il tipo?" "L'Alexander di adesso no,ma chissà prima com'eri" "Esattamente come adesso" "Come va con lo sfigato?" "Perché ti interessa così tanto?" "Non lo so,pura curiosità"fa le spallucce. "Le cose vanno abbastanza bene"ride. "Perché ridi?"chiedo infastidita. "Niente,niente" "No adesso lo dici"mi impunto. "Ami il tuo ragazzo?" "Si"rispondo senza pensarci. "E perché parli a telefono con me?"rimango in silenzio per un po'. "Vaffanculo Alexander,sembrava troppo strano parlare con te senza che ti comportassi da stronzo.Non chiamarmi più"attacco,incazzata. Resto a guardare il vuoto per un po',mentre il telefono continua a squillare incessantemente ma non lo risponderò. Sono rimasta male perché so che quello che dice è la verità perché ma quando si parla di Alexander non riesco più a fare niente. Due settimane fa ero così decisa su me e Jack,e ora,guardami.A parlare a telefono con lui,sperando che quella chiamata non finisse mai. Ho paura di tutto questo,perché so è che lui quello che voglio realmente ed ho passato troppo tempo a mentirmi per non fare del male a Jack,ma soprattutto a me stessa.Io ho bisogno di gente come Jack,e non di Alexander che porta solo il male nella mia vita.
Alexander:per quanto ancora dovrò continuare a chiamarti? Alexander:sai che non smetterò mai?
Crystal:impara a comportarti bene la prossima volta che vorrai parlare con me
Alexander:ti fa così male la verità?
Crystal:non c'è nessuna verità ,non so nemmeno io perché ho accettato di parlare con uno stronzo bastardo coglione come te
Alexander:hai altri insulti?
Crystal:potrei continuare per tutta la notte
Alexander:per me va bene
Crystal:per me no
Alexander:stasera verrai a casa?
Crystal:perché dovrei
Alexander:perché facciamo una festa
Crystal:se ci sei tu,non vengo:)
Alexander:che peccato
Crystal:eh
Perché deve essere così complicato?Perchè non puoi semplicemente evitarmi? Vorrei smettere anche solo per un momento di avere questa dipendenza da lui,che nonostante tutto quello che dica o faccia io continuerò a guardarlo come se fosse l'ottava meraviglia del mondo e continuerò ad aspettarlo a braccia aperte.Ho sempre avuto molto rispetto di me stessa,e un orgoglio esagerato eppure divento di plastilina davanti a lui. Spegno il telefono rimanendo a fissare il vuoto per un po',cercando di capire se sto facendo la cosa giusta.Ho così paura di aver sbagliato tutto,di aver mentito a me stessa così tanto tempo.Eppure a me sembrava di aver scelto bene,ma quando si parla di Alexander McQueen niente è come sembra. Devo assolutamente parlare con Jack,e prendere una volta per tutte le distanze. Ho evitato troppe volte tutto questo e adesso non posso farlo,non più.Non ora che ho capito davvero cos'è per me Alexander. Sono stanca di sentirmi incompleta,di non essere mai interamente felice.Non so cosa mi porterà questo mio sentimento,e so per certo che lui non lo proverà mai ma non posso continuare così con Jack. Siamo stati davvero bene in queste due settimane,però ho capito che il problema sono io.Vado in camera e lo guardo dormire tranquillamente. "Mi dispiace così tanto"sussurro accarezzandogli il volto.Non mi merita.L'ho amato davvero tanto ma ora purtroppo non è più così.