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Gli altri parlano mentre io non faccio altro che pensare a poco prima.A me e James nudi sotto la doccia,a fare del sesso violento e selvaggio,bello da morire.
'Non so cosa ci sia tra noi ma non voglio buttarlo via' sono così felice!
Non mi sentivo così da troppo tempo e James è riuscito a trasmettermi quella serenità che era quasi completamente scomparsa dalla mia vita.È così strano come del semplice sesso possa scombussolarmi così tanto.
"Crystal?"sento chiamare il mio nome e esco dallo stato di trance.
"Si?"rispondo.
"Vuoi uscire o rimanere a casa?"chiede Kol ed io guardo James.
"Restare a casa"si lecca il labbro e vedo una scintilla di malizia nei suoi occhi.
"Va bene,allora noi andiamo"si alza insieme a tutti gli altri.Restiamo solo io e lui.
Appena escono mi alzo dal divano e mi siedo a cavalcioni su di lui.
"Dove eravamo rimasti?"sorrido,baciandolo.Gli tolgo la maglia e lui fa lo stesso con la mia.
"Cosa state facendo?"entra nella stanza Elia.
"Cazzo"mi rimetto la maglia e mi alzo dalle gambe di James.
"Non sei andato con gli altri?"chiede James tranquillo,come se non fosse successo niente.
"Se sono qui"si butta sul divano.
"Vi va di vedere un film?"io e James ci guardiamo e alzo gli occhi al cielo,sedendomi sul divano.

Dopo aver finito il film,siamo saliti al piano di sopra per stare un po' insieme ma gli altri sono arrivati in quel momento.Tempismo perfetto.
Hanno comprato fusti di birra,almeno una decina e a quanto ho capito stasera dovremmo andare ad un incontro importante.
Scendo al piano di sotto e prendo la mia pizza,per poi sedermi sul divano a gustarmela come si deve.
"Stasera tu rimarrai qui,con Eric"dice sedendosi accanto a me James.
"Che cosa?Perché?"
"Dove andremo è un posto pericoloso,dove le notte non sono bene accette"
"Che posto è?"chiedo confusa e leggermente curiosa.
"Lì avvengono degli incontri.Incontri di box"deglutisce ed io sbarro gli occhi.
"Ah"li ho visti solo nei film e mi hanno sempre dato un impressione tetra e angosciante.Vedere sangue a terra e uomini tirarsi pugni,con la gente che esulta non è proprio il massimo.
Incitano la violenza e questo non mi è mai piaciuto.Almeno fino a qualche giorno fa.
"Non capisco il senso di farmi entrare nella gang se non posso fare niente con voi"mi alzo incazzata.Mi sento prigioniera nonostante ormai sia libera.
"Crystal tu non capisci!Non sai che posto è quello"
"Perché non mi dai la possibilità di scoprilo"
"È inutile parlare,meglio chiudermi in stanza e rimanerci per sempre.Tanto è questo quello che dovrò fare per tutta la vita,non è così?"
"Parleremo quando azionerai quei due neuroni che ti ritrovi"esce dalla stanza ed io tiro a pugni il materasso.
Credono che sia una bambina e che abbia bisogno di protezione ma non è così.Non più ormai.Da quando ho accettato di farne parte sono cambiata e ora posso essere in grado di gestire tutto questo.È terribilmente frustante.
Prendo il telefono e chiamo Charlotte,ho bisogno di sentire come sta e com'è la grande mela.Mentre parlava una sorta di angoscia si è propagata dentro di me.
Era il nostro sogno,andarci insieme e farci una vita lì.Impegnarci nello studio e diventare un giorno un avvocato o qualcuno di importante.Eravamo così ambiziose e ora se penso al mio futuro vedo tutto buio.
Per quanto mi sia arresa a questa situazione,ad amare James saprò sempre che tutto questo non è quello che voglio realmente.Voglio riprendere la mia vita in mano.
Ripenso ad Alexander,nonostante tutto ogni giorno nei miei pensieri c'è spazio per lui.Non potrei mai dimenticarlo.
Vorrei solo rivederlo e capire se mi fa sempre lo stesso effetto.Se potessi tornare indietro passerei più tempo con lui e mi accorgerei prima dei miei sentimenti nei suoi confronti.Avrei voluto una relazione seria e stabile,ma lui no.
Ricordo la sera del rapimento.Gli avevo confessato di amarlo e mi aveva chiaramente fatto capire che non provava la stessa cosa.E il dolore era straziante.Non mi aspettavo certo un 'ti amo' ma una piccola parolina si.
Da quanto sono venuta qui tutto è cambiato,io lo sono.E l'ho perso nel momento esatto in cui ho accettato di restare qui.Ma mi sento che il amore non è stato vano e che un giorno potrò avere la mia ricompensa.
Ora in ballo c'è James.Nemmeno io avevo idea che fosse così facile per me innamorarmi,ma purtroppo è così.Fin da subito mi ero invaghita di lui,per i suoi atteggiamenti e per il suo essere così affascinante che nemmeno con tutta la forza del mondo qualcuno potrebbe resistergli.Un sorriso mozzafiato e due occhi che ti trascinano con loro,in un posto sperduto.Ho i brividi solo a pensarlo.
Il fatto è che a volte si comporta da stronzo,a volte è dolce,altre protettivo.Non capisco mai cosa vuole o cosa pensa.
E questo mi sta mandando fuori di testa.

Il tempo passa e le luci del sole sono sostituite da quelle della luna.Da un po' che non sento casino così scendo al piano di sotto e non vedo nessuno.Se ne sono andati e James non mi ha neppure salutata.Che enorme stronzo.
"Ciao"mi saluta Eric.
"Hey"mi siedo accanto a lui sul letto.
"Perché sei rimasto qui?"
"Per controllarti"
"Certo che sei proprio sfortunato allora"ride.
"Non è così male dai,riesco lo stesso a guardarli.Elia mi farà un video"mi spiega.
"Perché non ci andiamo?"chiedo facendo gli occhioni.
"È un no,categorico.Mi ucciderebbero se sapessero che ti ho portato in un posto del genere.James è stato abbastanza chiaro"
"Beh allora me ne andrò di mia spontanea volontà.Non mi piace che mi si venga detto quello che devo o non devo fare.
Inoltre credo che la tua pena sarà maggiore se sapranno che mi hai fatto uscire da sola in un posto sconosciuto"incrocio le braccia al petto,alzandomi e guardandolo sicura.
"E va bene,sali a cambiarti.Non metterti vestiti troppo provocanti"sbuffa.
"Te l'ho detto,non mi piace quando qualcuno mi dice cosa devo fare"salgo in camera mia e prendo una maglia a collo alto nera e a maniche lunghe,un pantaloncino di jeans e le converse nere.
Scendo e vedo Eric aspettarmi in salotto,appena mi vede si alza e in religioso silenzio usciamo di casa dritti in macchina.
"Mi farai ammazzare"scuote la testa.
"Tranquillo,dirò che è stata colpa mia"accendo la musica e Don't Call Me Up di Mabel che mi da una carica pazzesca.
Arriviamo di fronte questo locale con davanti  tanti uomini che fumano a bevono.Avranno una quarantina di anni,la maggior parte hanno una lunga barba e pearcing e tatuaggi ovunque.
"Non allontanarti da me"incrociamo i nostri bracci e passiamo davanti a loro.
"Bambolina vieni qui"sento borbottare insieme ad altri commenti al dir poco schifosi e maschilisti.
Un insegna rossa ormai cadente e piena di muffa segna il nome di MockingBird.Entriamo e l'odore di sudore misto a quello del fumo non fa un buon a combo.Ci sono cameriere con dei vestiti corti che passano tra i tavolini facendosi palpare di qua e di là da vecchi uomini deprevati.Cerco di non guardare troppo e mi lascio guidare da Eric.
A fine sala si trova una porta aperta,noi l'attraversiamo e scendiamo le scale.È tutto buio se non fosse per la luce a led blu dei gradini.
Ci ritroviamo di fronte ad un'altra porta e quello che vedo è sconcertrante.Uomini che urlano con i loro soldi in mano,attorno al ring.
"Vieni"mi prende per mano e mi porta sugli spalti lontani di tutti gli altri,ma abbastanza vicini per vedere l'incontro.
"Non dirmi che uno dei nostri si sfiderà qui"lo prego.
"Purtroppo si"
"Chi?"spero che non sia il suo nome.
"James"

Another LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora