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Con Animals nelle casse riempio di pugni e calci il sacco da box,ripensando alle parole dell'altra sera di Crystal.
Maschero la mia delusione con l'odio,ma la verità è che quando mi ha detto per la prima volta che mi amava qualcosa si è scatenato in me.Nessuno prima d'ora me lo aveva mai detto,anzi ero più che sicuro che nessuno avrebbe mai potuto amarmi.
Invece lei l'ha fatto,è andata oltre il mio caratteraccio e il mio modo terribile di fare.Quando me l'ha detto,in quel preciso istante ho deciso di volerla amare anch'io,perché lei in tutti questi anni è stata l'unica.L'unica ad amarmi,l'unica a non stancarmi mai.
Appena scoprii che in realtà per lei era piacevole restare lì,perché ormai si era stabilita nel letto di James è crollato tutto quello che avevo pensato di lei ed è diventata come tutte le altre.
Ho provato e riprovato a passarci sopra ma non ci sono mai riuscito,non riuscivo a guardarla negli occhi senza immaginarla con James e questo mi stava distruggendo e così l'ho lasciata indietro,come tutte le altre persone che ho incontrato negli anni.
Anch'io sono andato a letto con altre ragazze,mentre lei era lì,ma non ho mai provato niente per ognuna di loro mentre lei sostiene di averlo amato.Questo significa che quello che provava per me non era abbastanza.
Tiro pugni al sacco,così forti che per poco non si stacca dal soffitto.Sono arrabbiato con James per essersela portata a letto e con Crystal per averglielo permesso.Sono arrabbiato con me stesso perché avrei dovuto ucciderli tutti,dal primo all'ultimo di quella fottuta gang.
Stasera Mark ha organizzato una festa a casa sua e sono sicuro che anche lei ci sarà,ma la eviterò come sempre.È come se fossimo due estranei,con un ricordo in comune.
Mi tolgo i guanti e mi scolo una bottiglia d'acqua,per poi andare al piano di sotto dove vedo Logan mangiare.
"A che ora dobbiamo andare stasera?"gli chiedo.
"Non lo so,chiamo Mark"prende il telefono e dopo un po' Mark risponde.
"Bro,a che ora stasera?"inizia a parlare.
"Come,perché?"
"Va bene"attacca.
"Allora?"chiedo confuso.
"Crystal è in ospedale"una preoccupazione mai sentita inizia a propagarsi dentro di me.
"Come?"
"Ieri sera ha bevuto troppo e sono giorni che assume droghe di ogni tipo"tiro un pugno al muro e salgo al piano di sopra.Mi vesto ed esco di casa insieme a Logan.
"Quella stupida"scuoto la testa,in preda all'ansia.Il solo pensiero che si trovi in ospedale,mi manda completamente fuori di testa.Non lo sopporterei se dovesse accaderle qualcosa,nonostante tutto una parte di me ci tiene ancora a lei e non vorrei mai che si facesse del male da sola.
Mi chiedo solo perché l'abbia fatto.Sapevo che beveva ma addirittura drogarsi no.
Arriviamo in ospedale e ci indicano il piano dove dobbiamo andare.
A passo svelto lo raggiungo e vedo Charlotte insieme ad un ragazzo e Mark seduti.
Charlotte ci vede e si alza,correndo ad abbracciare Logan.
"Ciao"saluto Mark e squadro il ragazzo accanto a lui.
"È un tuo amico?"chiedo e Mark scuote la testa.
"È un compagno di scuola di Charlotte e Crystal"continuiamo a mandarci sguardi agghiaccianti.
"Com'è successo?"
"Charlotte mi ha chiamato piangendo,mi ha detto che sono giorni che beve senza fare altro e si è scoperto che un suo amico le procurava della droga,mischiando le due cose è svenuta e adesso siamo qui"
"Chi è questo coglione?"sbraito e me lo indica col capo.Lo vedo parlare con Charlotte e mi avvicino con passo felpato,sbattendolo contro il muro tenendo ben salda la presa alla sua gola.
"Perché cazzo le hai venduto quella roba?"vedo il sguardo cedere,sembra alquanto spaventato e al dire il vero sarei terrorizzato anche io da me stesso.
"Amico per soldi,non volevo finisse in ospedale"Logan ci divide e tiro un calcio ad una sedia,facendo girare della gente nella mia direzione.
Ora come ora ho solo bisogno di sapere che lei sta bene,non mi serve nient'altro.Immediatamente mi sento in colpa,lei è l'unica che riesce a farmi provare questa sensazione.Inizio a pensare che quella sera a casa mia avrei anche potuto evitare di cacciarla via e trattarla come se non fosse nessuno per me,forse adesso non si troverebbe in queste condizioni.Io ho rovinato quella ragazza,ho rovinato la sua vita e continuo a farlo anche adesso che sono uscito dalla sua vita.Sono una condanna per lei.
Appena si è avvicinata a me e alla mia vita è rimasta coinvolta in uno stupro,rapimento e chi più ne ha più ne metta.Lei non si meritava di vivere una vita così,insomma prima di me era anche fidanzata.Certo con uno sfigato,ma questo non importa.
Era felice e poi io da perfetto stronzo l'ho fatta entrare nella mia vita e non so come abbia fatto ma è riuscita anche ad entrarmi nel cuore.
Ad un certo punto arriva un dottore che ci guarda preoccupato e subito mi alzo,in cerca di risposte.
"Come sta?"chiedo.
"Ora si è ripresa,le abbia dato alcuni medicinali e si è messa a dormire.Ma da quanto abbiamo visto potrebbero esserci dei sintomi intossicazione da alcol o se continua così si presenteranno a breve.Dovete tenere l'alcol lontano dalla paziente,assurmene a quantità esurbitanti al giorno non fa bene alla sua salute,in più è stato mischiato con pasticche e questo non fa che peggiorare la situazione"cerco di tranquillizzarmi ma proprio non ci riesco.
"È una fortuna che non sia entrata in coma etilico"continua e stringo la mano in un pugno.
"Quando potrà tornare a casa?"chiede Charlotte.
"Anche domani mattina"Charlotte annuisce e il dottore se ne va.
Mi siedo e metto le mani tra i capelli,sono seriamente preoccupato per lei.E se ne ora ha una dipendenza da quelle sostanze?
"Tu"indico il tizio.
"Da quando gliele vendi?"
"Da due settimane circa,ogni giorno"per poco non lo strozzo con le mie mani,ma Logan cerca di trattenermi.Alla fine cerco solo qualcuno da incolpare,quando alla fine il vero responsabile sono io e soltanto io.

Si fa sera quando l'orario delle visite finisce e arriva una dottoressa a chiederci di andarcene.
"Rimango io"dice Charlotte.
"Tu va a casa,resto io qui"cerco di convincerla e dopo un po' accetta,anche se non era del tutto sicura.
Entro nella stanza e la vedo dormire tranquilla,sembra un angelo.
Mi siedo sulla sedia lì vicino e prendo la sua mano,stringendola tra le mie.
"Mi dispiace per l'altra sera,sono stato un vero stronzo,potessi tornare indietro non lo rifarei.È solo che ero ferito,avrei voluto che tu fossi solo mia,che avresti amato solo me e nessun altro.Ero semplicemente geloso...?Che qualcun'altro fosse stato in grado di farti innamorare di lui.Pensavo che mi avessi dimenticato e vederti a casa mia mi ha confuso le idee sempre di più,non ero pronto a riaverti nella mia vita.Eppure quando ho saputo che eri qui in ospedale non ci ho pensato due volte a venire qui.Tu non puoi farmi questo lo capisci?
Io non riesco ad essere tranquillo se so che ti è successo qualcosa.Vado completamente fuori di testa se si parla di te e questo mi spaventa"parlo nonostante sappia che lei dorme,so che non riuscirei mai a dirle queste cose se è sveglia.Anche se ora vorrei soltanto che quei due occhi azzurri si aprissero.
Poggio la guancia sul materasso,con lo sguardo rivolto sulle nostre mani e nonostante la posizione scomodissima riesco ad addormentarmi.

Another LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora