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Mi guardo allo specchio.Sono in condizioni pietose ma non mi importa,dato che mi precipito fuori.Ho un leggins nero e una maglia bianca larga,senza reggiseno o trucco.
Arrivo e lo vedo seduto su un divanetto,con le braccia incrociate al petto e bello come sempre.A guardarlo mi sento venir meno,come se le mie gambe potessero cedere da un momento all'altro.Incrocia il mio sguardo e si alza,venendo verso di me che invece sono ferma come un palo della luce cercando di connettere.
"Crystal"è di fronte a me.Con i suoi occhi blu che mi hanno fatto uscire fuori di testa e quel profumo che mi faceva sentire a casa.
Senza pensarci più di tanto gli tiro un forte schiaffo sul viso,lasciandolo a bocca aperta.
"Che ti aspettavi?Che corressi ad abbracciarti dopo che non ti sei fatto sentire per un anno intero?Ti ho messaggiato ogni giorno per mesi e mesi e non ti sei mai degnato di rispondermi!Non so nemmeno perché sono venuta qui"sputo arrabbiata.Mi guarda dolce e per poco non mi pento di quello che gli ho detto.
"So di aver sbagliato e che sarebbe inutile chiederti scusa dopo un anno di silenzio.Ma in realtà l'ho fatto perché sono sempre stato un egoista e non poterti avere tra le mie braccia mi ha fatto letteralmente impazzire dal primo istante in cui sei andata via.Così per il bene di entrambi ho cancellato qualsiasi tipo di rapporto,non rispondendo alle tue chiamate o messaggi.E fidati che la voglia di rispondere e di prendere il primo aereo per venire qui da te era alta,ma tutto quello che ho fatto per farti vivere una vita piena e pazzesca sarebbe stato vano perché non posso lasciarti andare e questo non me lo sarei perdonato"
"Come credi che ci sia stata io?Giorno e notte a piangere devastata dalla tua lontananza.Ho desiderato per così tanto tempo di non essere mai ritornata,solo perché volevo stare con te.
Sono stata male anche perché pensavo a ripensavo e alla fine riuscivo solo a credere che tu non ci avessi mai tenuto a me e che stavi aspettando solo il momento per mandarmi via"mi prende il viso tra le mani e chiudo gli occhi a quel contatto,mentre il mio corpo si propaga di brividi.
"Non devi assolutamente pensare a queste cose,mai più.Non c'è persona a cui io tenga più di te e anche se non te ne ho dato la dimostrazione devi credermi quando ti dico che sei la persona più importante per me"immergo i miei occhi nel suo blu,come il cielo nella notte.Non resistendo mi butto tra le braccia e subito il suo calore mi avvolge,dandomi la sensazione di essere finalmente a casa.Mi accarezza i capelli dolcemente e chiudo gli occhi godendomi questo momento.
"Dì a Logan che Alexander si trova ad un magazzino vicino il bar dei Nostris"
"Perché?"
"Tu dirglielo e basta"
"Resti?"gli chiedo dopo un po' e lo sento irrigidirsi.
"Crystal io"mi stacco guardandolo confusa.
"Io devo tornare a Hollins"
"E che ci fai qui?Volevi che ti dicessi addio un'altra volta?Con le tue parole del cazzo mi ci pulisco il culo.Non permetterti mai più di venire qui e pretendere di vedermi,perché ci saranno delle conseguenze.Vaffanculo"provo ad andarmene ma mi prende per il polso,girandomi verso di lui e poggiando le sue labbra alle mie.All'inizio rimango rigida,ma alla fine mi sciolgo.Mi era mancato così tanto.
"Non dimenticarti di me"sussurra poggiando la sua fronte alla mia.
"Non potrei mai"mi fa un mezzo sorriso e se ne va,senza voltarsi.Lasciandomi lì da sola,con le lacrime agli occhi e a pezzi.
Questa volta è stato diverso,è stato un vero addio.
Ripenso a quello che mi ha detto prima,riguardo Alexander.Esco dal campus e cammino veloce,incurante delle mie condizioni.Arrivo di fronte questo bar e cerco un magazzino lì vicino e quando lo trovo faccio un respiro profondo,prima di entrare.
Sento dei rumori e mi avvicino ad essi,prima di vederlo legato contro una sedia che cerca in tutti i modi di liberarsi.Ha il sopracciglio spaccato dal quale fuoriesce del sangue e corro verso di lui.Dai suoi occhi riconosco che è sollevato dal vedermi di fronte a lui.
"Chi è stato a ridurti così?"chiedo togliendogli lo scotch.
"Indovina bambolina"sciolgo le prese alle sue mani e ai piedi e si alza immediatamente.Va sparato verso la porta ma lo fermo.
"Non mi piace quello sguardo"
"Lo ammazzo quel figlio di puttana"prova a sorpassarmi ma metto una mano sul suo petto.
"Alex per favore"
"Crystal togliti da mezzo"
"No"
"Che farai quando lo vedrai eh?Non sai nemmeno dove sia diretto,se è venuto da solo,se ha delle armi"provo a convincerlo.
"Smettila di fare la finta preoccupata per me,ti interessa solo che il tuo amico di scopate sia al sicuro"sbotta incazzato ed io rimango ferita da quanto suppone.
"Credi che mi importi solo di lui?"
"Non è così?"alza un sopracciglio.
"No che non è così.Sono qui per te e per dirti di non fare cazzate,sai cosa succederà se James non torna a casa.Ti ritroverai con tutti contro e io non riuscirò mai a perdonarti"
"Cosa ti fa credere che a me importi qualcosa di te e del tuo perdono?"sputa cattivo ed io non lo riconosco.
"Se non ti importa di me pensa a Logan,vuoi davvero immischiarlo in qualcosa che hai creato solo tu a causa della tua rabbia?Vuoi che arrivino a lui e che magari lo uccidano?Sai meglio di me di cosa sono capaci"
"Lasciami andare via Crystal o ti sposto con la forza"
"Come vuoi"mi sposto facendolo andare via.
In pochi minuti li ho visti entrambi.Gli amori più grandi della mia vita e dalla quale mi devo ancora riprendere.Incredibile pensare che nel giro di qualche mese sia riuscita ad innamorarmi così profondamente di due persone diverse.Ora però li ho persi entrambi e quando finalmente stavo andando avanti,sono tornati.
James è ancora legato a me,ma Alexander lo sento distante.So di averlo deluso,innamorandomi del suo nemico e della persona che mi aveva portato via da lui e dai miei amici,ma non ho saputo controllarmi.
Quando sono sbarcata qui a New York,ero diversa e lui l'ha subito notato,prendendo le distanze finché non ci siamo persi del tutto.Non credo che riusciremo ad essere anche solo amici,lo vedevo dai suoi occhi l'odio che prova nei miei confronti.
Entro nel bar lì vicino e ordino vodka liscia,voglio bere fino a dimenticarmi di tutto.
"Cosa ti tormenta?"mi chiede il barista e io scolo l'ennesimo drink.
"Due ex in un giorno"
"Pesante"fa una smorfia ed io annuisco.
"Non immagini quanto"
"Cosa posso fare per migliorarti la giornata?"sorride malizioso e alzo gli occhi al cielo.
"Toglierti dai coglioni"mi alzo barcollando ed esco.Non so come farò a tornare al campus sana e salva.Il telefono squilla e non riesco a vedere il nome sul display,così rispondo senza pensarci troppo.
"Pronto?"
"Crystal dove cazzo sei"urla dall'altro capo Charlotte ed io allontano il telefono.
"In giro"rido,sbattendo qua e là.
"Vengo a prenderti dimmi dove sei"
"Mi odia"sussurro,prima di scoppiare a piangere.
"Che cosa?Chi è che ti odia?"
"Alexander"
"Dove sei Crystal"
"Sono una persona orribile non è vero?"mi siedo a terra,chiudendo la chiamata.Circondo le gambe con le mie braccia e dondolo sui talloni,piangendo a dirotto.Bere ha soltanto peggiorato la situazione,non sono riuscita a dimenticare niente ma solo a pensare a come io abbia rovinato tutto.
"Crystal"alzo il viso e non capisco chi sia,ma dalla voce sembra Charlotte.
"Vieni"mi sorreggo a lei ed entriamo in auto.
"Come hai fatto a trovarmi?"
"Trova il mio iphone" dopo un po',senza forze mi addormento,stanca di tutto ciò che mi circonda.

Another LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora