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Mi sveglio con la luce del sole in faccia e noto una presenza accanto a me.Guardo la mano tatuata e riconosco subito la persona:Alexander.
Un sorriso grande quanto il sole si fa spazio sul mio viso,non esiste cosa che mi faccia stare meglio.Non posso crederci che è venuto a trovarmi e che abbia addirittura dormito qui,con me.
Mi solleva il fatto che non mi odi quanto dimostri,che una parte di lui tiene ancora a me,a noi.Ho un leggero mal di testa e immagino soltanto le mie condizioni,spero che non arriverà mai il momento in cui mi guarderò allo specchio,mi sentirei male di nuovo.
Queste due settimane sono state un vero inferno per me.A scuola non mi presentavo nemmeno,bevevo tutta la sera e il pomeriggio mi drogavo,ho speso la maggior parte dei miei risparmi in queste cazzate e ieri mattina sono svenuta.Questo perché non so affrontare i problemi,riesco solo a fuggire o a autodistruggermi.Guardo le nostre mani incrociate,quanto mi era mancato tutto questo.
Con l'altra mano gli accarezzo i capelli morbidi,starei così per ore,semmai non in un lettino d'ospedale.Lo sento muoversi e si gira verso di me,con un occhio socchiuso e l'altro aperto.La scena più adorabile che abbia mai visto.
"Sei sveglia?"mi chiede.
"Questa domanda dovrei fartela io!"sorride felice e avvicina la sua mano al mio volto,guardandomi come se fossi la cosa più bella che avesse mai visto.Ho la pelle d'oca,sia per il suo tocco ma anche per quel fottuto sguardo che mi fa tremare il cuore.
"Come ti senti?"
"Ho solo un po' di mal di testa"annuisce e continua ad accarezzarmi ed io socchiudo gli occhi.Traccia il contorno delle mie labbra e apro gli occhi,incrociando i suoi.
Si avvicina lentamente e nello stesso momento entra un dottore.Tempismo perfetto direi.
"Buongiorno"mi saluta il dottore con un sorriso raggiante.

Dopo avermi raccomandato su tutto quello che non devo fare,ovvero bere e drogarmi come prima e dire addio a queste sostanze per un bel po' sto andando a casa.Alexander si è offerto di ospitarmi da lui e così ho scelto di fare,ora come ora è l'unica cosa di cui ho bisogno e che mi renderebbe davvero felice.
Arriviamo a casa sua in silenzio e una volta entrati c'è Charlotte in salone che parla con Logan.Appena mi vede si alza e corre ad abbracciarmi.
"Mi hai fatto preoccupare"mi rimprovera ed io faccio un sorrisetto innocente.
Saluto Logan e Alexander mi porta in una camera,vicino alla sua.
"Cosa vuoi mangiare?"mi chiede mentre io mi stendo sul letto.
"Ho voglia di un bel panino del McDonald"mi mordo il labbro,immaginando il sapore.
"Vado a prenderteli,quale vuoi?"
"Quelli semplici,solo pane e hambuger,inserisci anche le patatine e la maionese"
"Quelli semplici?Sul serio"scoppia a ridere.Quanto mi era mancato vederlo così.
"E allora?"lo guardo male.
"Me li mangiavo da piccolo"
"Beh a me piacciono quelli"incrocio le braccia al petto.
"Va bene"alza le mano in segno di difesa e si siede sul letto.
"Perché l'hai fatto?"diventa serio.
"Non potevo sopportare l'idea che tu mi odiassi"rivelo.
"Crystal"prova a dire ma lo fermo.
"Non voglio che tu mi dica che ho sbagliato e che non devo rovinarmi la vita.Ne ho le palle piene di queste cazzate.Ora voglio solo stare qui con te e con i miei hambuger del McDonald,non parliamone più.Per favore"lo prego e lui annuisce,prima di darmi un dolce bacio sulla fronte.Sorrido a quel gesto e sento che quello che provavo per lui non se ne è mai andato.

All'improvviso, mi arriva una notifica da instagram e leggo il nome più volte prima di entrare nella chat.

laurentjain: Crystal,sono LJ,volevo solo dirti che è successo un casino con dei tizi e James è morto. Avrei voluto dirtelo di persona,ma domani ci saranno i funerali alla Dark Shadows,sei la benvenuta

Leggo quel messaggio con le mani che tremano e il cuore spezzato.Inizio a piangere ininterrottamente,un dolore lancinante al petto.
Non posso sopportarlo.

Entra Alexander nella stanza,con la busta del McDonald e un sorriso sulla labbra che si spegne appena mi vede.
"Crystal che è successo?"si fionda su di me ma non riesco a parlare,riesco solo a piangere.
Gli passo il telefono e legge il messaggio,serra la mascella e deglutisce sonoramente.Mi abbraccia ed io batto dei pugni sul suo petto,non voglio crederci.Non voglio pensare che James sia morto,che non lo rivedrò mai più.Ripenso all'altro giorno,a quando è venuto da me per l'ultima volta.
Avrei dovuto farlo restare di più,godermi gli ultimi momenti con lui.Ora riesco solo a pensare a tutto quello che siamo stati,a quello che abbiamo vissuto,ai baci,alle carezze.
Mi sento morire dall'interno,come se fossi un corpo senza anima.Il dolore al petto è insopportabile,nemmeno Alexander riesce a farmi stare meglio.

Mi alzo dal letto e corro al piano di sotto.Charlotte e Logan si stanno baciando e quando sentono la mia presenza si staccano.
"Crystal,che è successo?"viene subito verso di me Charlotte.
"Dammi le chiavi della macchina"dico gelida come un pezzo di ghiaccio.
"Crystal"la interrompo.
"Dammi le cazzo di chiavi,porca puttana"le urlo contro e me le passa,così me ne vado.La sento dietro di me e mi giro,voglio solo stare sola.
"Non seguirmi Charlotte"la avverto e continua a camminare verso di me.
"Charlotte non ti voglio"la prego con lo sguardo e annuisce,lasciandomi andare.
Prendo l'auto e vado al campus,prendendo i soldi e il passaporto,non mi serve nient'altro.
Arrivo in aeroporto e pago il biglietto per Hollins,dovrò aspettare due ore.Mi siedo ad aspettare e fisso un punto a caso.
Le lacrime sono cessate ma continuo a sentire quel dolore,sono come...spezzata?
È difficile descrivere come mi sento ma so che voglio solo smettere di soffrire.
Sento una mano sulla spalla e mi giro,vedendo Alexander.
"Che ci fai qui?"
"Sono qui per te"si siede accanto a me,mettendo una mano sulla mia coscia.
"Alexander"sospiro.
"Non me ne andrò,hai bisogno di qualcuno con te e io sono qui"annuisco e restiamo in silenzio per tutto il tempo,finché non saliamo sull'aereo.

Se stai leggendo questa lettera molto probabilmente sarà già successo e non è andata a buon fine.
Ti scrivo perché voglio farti sapere che io ti amo Crystal,ti amo più di quanto si potesse dire o immaginare.
Non ho mai smesso di farlo,da quando te ne sei andata non ho fatto altro che pensarti giorno e notte,sei stata l'unica cosa che mi facesse andare avanti.
Ero perso,ormai senza speranze di redensione e sei arrivata tu con i tuoi capelli ricci e gli occhioni blu. Hai cacciato fuori lati di me che non credevo di avere o meritare.Ero un semplice uomo afflitto dai suoi stessi demoni e tu sei riuscita a placarli rendendomi migliore di come ero. La mia vita ha avuto senso solo insieme a te ed è per questo ti ringrazio con tutto me stesso,per avermi fatto provare l'amore sulla mia stessa pelle. Me ne andrò con la consapevolezza di essere stato amato da te,non una persona qualunque. La mia persona.
Spero che tu sappia quanto ti ami.Non è un addio piccola mia,ci rivedremo un giorno,ne sono convinto.
Vivi a pieno la tua vita e non pensarmi spesso,voglio che tu lo faccia per me.Ho sempre voluto il meglio per te e continuerò a volerlo,anche se sarò in un altro posto.

per sempre tuo,

James

Guardo la sua bara un'ultima volta,con le lacrime che scendono a fiumi.
"Non ti dimenticherò mai,James Whitmore"porto l'indice e il medio sulle mie labbra per poi poggiarli sulle sue.

Another LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora