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Sono giorni ormai che non abbiamo notizie di Crystal,ho cercato di rintracciare quel numero ma sembra non essere mai esistito.
Bob con i suoi uomini sono alla costante ricerca ma per ora non abbiamo ottenuto nessun risultato.Sto letteralmente impazzendo,non riesco neppure a dormire.Non so cosa le stiano facendo o quanto stia soffrendo lì.Conosco James e so quanto è vendicativo,immagino ora cosa starà facendo di lei.
Cammino avanti e indietro,con quintali di caffeina nel corpo per rimanere sveglio.Vorrei solo che si facessero avanti.
"Ci sono novità?"mi chiede Charlotte,non ha mai lasciato questa casa per la sua sicurezza.
"Niente ancora"sbuffo,toccandomi i capelli.Non posso più continuare così,devo cercare di trovare qualcosa.
Scendo in cantina e prendo la mappa della città e chiamo Logan che scende insieme a Charlotte.
"Allora questo è il posto dove ci siamo incontrati io e John e qui dove lo hanno visto"cerchio i corrispondenti.
"Dobbiamo cercare le ville più ignorate e grandi di Sant'Ana in questo ristretto.Manda la foto a Travis e vedi che riesce a scoprire"ordino a Logan e annuisce,prendendo il telefono.
"Credi che riusciremo a trovarla?"
"Non senza un piano"mi siedo sulla panca di legno,ho bisogno di pensare ma ho troppe preoccupazioni per la testa.
Qui ad Hollins,tutti quelli in grado di usare della pistole fanno parte di quella gang quindi devo chiamare i miei amici di New York.Inizio a fare un giro di chiamate e verranno 8 dei miei uomini per distruggere quella casa.Il punto è che non so ancora come fare a far uscire Crystal da lì.
"Abbiamo ottenuto la posizione"viene Logan e me la fa vedere.
"Credi che sia questa?"
"È enorme,con tanto di piscina e sotterranei"
"È quella che cerchiamo"sorrido,finalmente una buona notizia.
"Secondo me è una missione suicida"interviene Charlotte ed la guardo confuso.
"E se mentre sparate prendete Crystal?"
"Ha ragione bro"mi guarda Logan.
"Tu cosa consigli di fare eh?Starcene con le mani in mano mentre le fanno del male?"sbraito.
"Io più di tutti voglio farla uscire da lì,ma se non pensiamo ad un piano non sarà l'unica a morire"nello stesso istante squilla il suo telefono.
"Numero privato"ci guarda preoccupata,prima di accettare la chiamata e mettere il vivavoce.
"Pronto?"sento la sua voce dolce e per un attimo questa giornata di merda sembra essere migliore.
"Crystal"risponde subito Charlotte.
"Sono riuscita a convincere uno di loro a farvi chiamare,ma non potrò stare per molto"
"Dove sei?"chiede subito.
"Noi vogliamo liberarti"parla in fretta.
"Non so dove sono.E proprio di questo volevo parlarvi.Se riuscite a trovarmi non venite,per favore non fatelo.Io qui sto bene,non mi fanno niente l'unica cosa che non posso essere libera di fare quello che voglio e che mi mancate.Ma non venite,per favore"
"Noi verremo,stanotte.Dimmi dove sei"prendo il telefono.
"Alex"sento la sua voce tremare.
"Crystal per favore,chiuditi in un posto dove non ci sono finestre,quando gli spari cesseranno,esci e io verrò a cercarti.Devi dirmi dove sei"
"Alex ti prego non venire,io sto bene"mi supplica.
"Già ho deciso"
"Non mi nasconderò"sospira.
"Si che devi farlo"
"Non lo farò,perché voi non verrete"
"Crystal"mi interrompe.
"Devo andare,Alex per favore non fare niente.Vi dirò io quando venire.Ti amo"attacca ed io tiro un pugno al muro.
"Cosa facciamo ora?"chiede Logan ed io cammino avanti e indietro.
"Non può fare sul serio"ragiono.
"Si invece,se ha detto che non si nasconderà non lo farà,dobbiamo aspettare"sospira Charlotte.
"Vaffanculo ma perché deve essere così testarda"sbraito.
Mando tutto all'aria e inizio a tirare a pugni al sacco da box,con la testa che mi scoppia e con la voglia di uccidere qualcuno.
Ho bisogno di sfogarmi.

Crystal Pov's

Attacco la chiamata con il cuore in gola e con le lacrime agli occhi.Sentire quella voce mi ha fatto morire dentro.Ho bisogno di lui,qui e ora.
"Grazie"sorrido a LJ.Da quando sono qui non ha fatto altro che aiutarmi.
"Ora torno in camera,tra poco arriveranno"annuisco e se ne va.
Mi poggio allo schienale e porto le braccia attorno alle gambe,pensando a quanto lo ami.Il mio amore mi consuma,ho un estremo bisogno di sentirlo vicino e ora che non è qui mi sento morire.
Non credevo fosse così dipendere da una persona.È come per un alcolizzato non bere e per un tossicodipendente non drogarsi.Mi sento vuota,spenta.
Mi mordo il labbro,cercando di non far uscire la lacrime,ma alla fine scendono da sole.Mi sento così sola qui,senza nessuno con cui parlare.
La mia libertà non esiste più.Avrei tanto voluto farli venire,ma non me lo sarei mai perdonato se gli fosse successo qualcosa.
"Ciao"entra in camera James e giro la faccia,asciugandomi le lacrime.
"Ciao"rispondo a fatica.
"Io vado a farmi una doccia"si spoglia e con nonchalance si leva anche i boxer ed io chiudo gli occhi.Sento l'acqua scorrere e mi stendo sul letto,girandomi su un fianco.Guardo la parete bianca e ripenso alle notti con Alexander,mi scappa un sorrisino.Ricordo il nostro primo bacio,in uno squallido bagno ma che mi ha fatto rinascere.Lo amo così tanto,cazzo.
Esce dal bagno James con un solo asciugamano in vita e gocciolante.Aspira sesso da ogni poro,porca troia.Lo guardo meglio ed ha un taglio al sopracciglio e uno al labbro che non smettono di sanguinare.
"Stai sanguinando"deglutisco.
Si guarda allo specchio e cerca qualcosa nel kit medico e decido di aiutarlo.
"Fammi fare a me"mi alzo.
"Non ho bisogno del tuo aiuto"borbotta scontroso.
"Io credo di si"sbuffa sedendosi sul letto ed io mi avvicino lentamente con il cuore che scoppia.Inizio a medicarlo e non smette di guardarmi.Vorrei tanto sapere a cosa sta pensando.Stringe gli occhi mentre premo sulla ferita al labbro.
"Scusa"cerco di premere più delicatamente.
Sorrido pensando che la prima volta che ci siamo baciati io e Alexander era proprio grazie a questo,a causa delle sue nocche spaccate dopo una rissa avvenuta per colpa mia.
"Fatto"mi allontano.Annuisce e si avvicina all'armadio,facendo cadere l'asciugamano.
"Avverti"rido,girando lo sguardo.
"Non mi da fastidio"fa le spallucce,ed io sbircio guardando il suo culo magnifico.
"Beh a me si"si infila i boxer.
"Così va meglio?"si gira ed io annuisco.
"Se ti mettessi anche un pantalone,sarebbe meglio"
"Nah"si butta sul letto,facendomi sobbalzare.Quanta delicatezza.Mi alzo andando in bagno e mi guardo allo specchio.
Ho solo una canotta da uomo grigia e mi sento incredibilmente ridicola.Mi lavo la faccia cercando di riprendermi da quell'ondata di calore ricevuta prima.Esco e lo vedo fumarsi una sigaretta sul letto,con il posacenere vicino.Una puzza di fumo si propaga per la stanza.
"Affacciarti alla finestra era troppo impegnativo?"mi siedo sul letto.
"Mh"aspira,fissandomi.
"Posso?"mi tira un occhiataccia prima di passarmi la sigaretta.Faccio un tiro e gliela restituisco,guardando l'armadio di fronte a me.
Ad un certo punto poggia una mano sul mio viso e mi fa girare verso di lui.Mi guarda dritto negli occhi e questo provoca una marea di brividi.Ho la bocca secca e respirare mi viene difficile,ho un uragano nello stomaco e non so cosa mi stia succedendo.
Rimaniamo in silenzio,ma i nostri occhi parlano.Mi accarezza dolcemente il volto e socchiudo gli occhi,lasciandomi al piacere di quel contatto.
Con il pollice,traccia i contorni delle mie labbra,finché non infila un dito in bocca.Sbarro leggermente gli occhi e senza il mio consenso,inizio a succhiare.E in quel momento la mia mente si spegne.
I suoi occhi brillano mentre io succhio con vigore,come se stessi facendo un pompino.Sfila il dito dalla mia bocca e mi circonda con la mano il collo,stringendolo piano,prima di scendere.
I miei capezzoli sono diventati turgidi appena ho incrociato il suo sguardo e dalla canotta sono perfettamente visibili.Così,inizia a pizzicarli ed io mi mordo il labbro per non gemere.Inizia a palparmi entrambi i seni ed io mi sento una sgualdrina a farmi toccare da lui,ma è così piacevole che ora non voglio pensarci.Mi fa sdraiare accanto a lui e gli do le spalle,mentre mi bacia il collo.Nella stanza si sente solo il mio respiro ansimante e lo schiocco dei suoi baci.Mi sento andare in fiamme.
Entra nella canotta e sale finché non prende in mano un mio seno nudo e con le sue grandi e sexy mani inizia a toccarmi.Gemiti involontari escono dalla mia bocca,non riuscendo a trattenermi.
Cosa sto facendo?Non voglio pensarci.
Con una mano tiene ben salda la presa al mio seno,mentre con l'altra inizia a scendere.
"Lo vuoi?"sussurra ed io mi mordo il labbro,non riesco a fermarmi.Inizia ad accarezzarmi il clitoride ma poi ripenso ad Alex e mi fermo immediatamente.
"Scusa"mi alzo,andando in bagno.Respiro a fatica e non so cosa sarebbe successo se non mi fossi fermata.È successo tutto all'improvviso.
Mi sono lasciata trasportare dai miei ormoni,dai suoi occhi che mi guardavano come a volermi leggere dentro.Non avevo alcun controllo delle mie azioni e di quello che provavo e questo non va bene.
Non voglio più riprovare queste emozioni,non per James.
Dopo un po' rientro e lo vedo con lo sguardo al soffitto e le braccia incrociate.
"Scusa per prima"salgo sul letto.
"Non preoccuparti,volevo solo testare una cosa"sorride.
"Cosa?"chiedo confusa.
"Che sfizio c'è se te lo dico?"
"Avanti"sbuffo.
"Volevo vedere quanto controllo avesse Alexander su di te,questo rende le cose parecchio interessanti"inaspettatamente rimango ferita da quanto dice.Mi stava solo prendendo in giro.
Chiudo gli occhi cercando di non pensare a quanto questo mi abbia fatto stare male e non so come riesco ad addormentarmi.

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