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Crystal Pov's

Mi sveglio con il sorriso e piena di forze,il che non capita mai.Mi alzo dal letto e scendo in cucina,ho voglia di preparare qualcosa di buono.
Guardo il divano e ritornano tutti i momenti di ieri sera e inizio a sentire caldo.Spalanco la finestra,continuando a sorridere come ebete.
Non credevo che avrei mai potuto sentirmi così dopo una semplice scopata,ma per me è stato molto di più.Con quella ho capito quanto forte è il mio amore per lui e non voglio rinunciarci.Voglio stare con lui e per fare questo devo farlo innamorare di me.Cosa alquanto impossibile ma non sono una che si arrende.
"Di buon umore stamattina?"sorride Charlotte.
"È un eufemismo"verso il latte nella ciotola.
"Che prepari?"
"I pancake"
"Non potevi fare cosa più scontata"alza gli occhi al cielo.
"Ei!Apprezza"la guardo male.
"Quindi ieri vi siete dati alla pazza gioia sopra il mio divano?"imita un conato di vomito.
"Ebbene si"sorrido.
"Quindi toglimi una curiosità"si siede,incrociando le mani.
"Chi scopa meglio?Alexander o Jack"sbarro gli occhi,arrossendo.
"Andiamo!"ride.
"Alexander"sussurro.
"Sesso selvaggio?Ti ha aperta in due?"
"Charlotte!"la sgrido.
"Che c'è?Mi hai detto che ce l'ha enorme!"inizio a ridere,buttandole un po' di farina addosso.E da lì,inizia una vera e propria lotta fin quando il campanello non ci ha interrotte.
"E mo chi va ad aprire in queste condizioni?"chiedo e lei mi indica,ed io sbuffo andando verso la porta.Guardo dallo spioncino e vedo Logan,così apro la porta e appena mi vene sobbalza leggermente.
"Ciao"sorrido imbarazzata.
"Cos'è successo?"ride entrando.
"Errori di percorso"spiego e lui annuisce comprensivo.
"Charlotte sarà corsa a farsi una doccia,puoi trovarla di sopra"
"Va bene,grazie"inizia a salire le scale.
"Scusa"lo fermo e si gira.
"Ieri Alexander è letteralmente scappato,sai come sta?"mi mordo il labbro.
"È di cattivo umore"cambia sguardo.
"Capisco"
"Non ti conviene andare da lui quando è così,potrebbe dire cose che non pensa"mi consiglia.
"Grazie per l'informazione"gli sorrido prima di tornare in cucina,ma questo non mi fermerà da mandargli un messaggio.

crystal:ciao,ti va se ci vediamo?

Vado in camera mia e mi spoglio,buttandomi sotto la doccia.Mi chiedo cosa sia successo e perché da un momento all'altro è diventato così cupo.Chi è questo John?Sento la notifica del telefono ed esco subito dalla doccia,vedendo che mi ha riposto con un no categorico.Sbuffo,asciugandomi di fretta e furia,spero soltanto che stia a casa.

Alexander Pov's

Sono in cantina,mentre mi sfogo contro il sacco da boxe.Tiro pugni e calci,mentre la mia mente urla.Non ho dormito stanotte,ho un adrenalina tremenda e non riesco a placare la mia rabbia.Riesco a solo a pensare a quanto vorrei che si presentasse davanti alla mia porta,solo per ucciderlo.E questa volta nemmeno Logan riuscirà a fermarmi.
Bussano alla porta e sbuffo,andando al piano di sopra per aprire.Guardo chi è ed è Crystal,le avevo detto che non volevo vederla ed eccola qui.
"Ciao"mi sorride innocente appena apro la porta.
"Cosa del mio 'no' non hai capito?"provo a chiudere la porta ma entra prima che potessi fare qualcosa.
"Che cos'hai?"
"Che cosa vuoi Crystal?Abbiamo scopato niente di più.Non dirmi che ti saresti aspettata un mazzo di rose e una proposta di matrimonio"rido di lei.
"Chi è John?"cambia totalmente discorso.
"Non ti riguarda"vado in cucina e lei mi segue.
"Si invece,c'entra mia madre"
"Ti interessa ancora di lei?Della donna che ti ha umiliato per quanti anni?10?"
"Smettila di fare così"
"Così come Crystal?"mi avvicino pericolosamente.
"Stai facendo lo stronzo,tu non sei così.Cioè sei stronzo ma non così tanto"
"E tu che ne sai di come sono?Mi conosci da due giorni"mi scolo mezza bottiglia d'acqua.
"Lascia che ti conosca allora"mi mette una mano sul petto,guardandomi con i suoi occhioni dolci e penso che questa ragazza non merita di avere niente a che fare con me.
"Non voglio conoscerti e ora esci da casa mia"subito i suoi occhi iniziano a bagnarsi,finché non scende una lacrima.
"Ho sbagliato a venire"sussurra.
"Infatti,vai via"sospiro e annuisce ferita,prima di andarsene sbattendo la porta.
Butto a terra tutto ciò che c'è sul tavolo e tiro calci contro i mobili.Prendo le chiavi della macchina ed esco,ho bisogno di bere fino a dimenticare tutto questo.
Arrivo di fronte ad un locale,quello di un mio amico di nome Harry.
"Chi non muore si rivede!"mi stringe la mano,una volta entrato.
"Del bourbon,grazie"vado dritto al solo.
"Sei sempre stato un uomo di poche parole"ride,versandomi del bourbon.
Evita di fare domande e sono molto contento di questo,mentre continua a riempirmi il bicchiere.Piano piano il sole inizia a calare e il telefono non smette di squillare ma non ho intenzione di rispondere.Voglio semplicemente bere e dimenticarmi di tutto il resto.
"Ti prego non smettere"geme una ragazza,mentre la prendo da dietro nei bagni del locale.Sembra piacergli il sesso violento e con il mio stato d'animo non c'è cosa più azzeccata.
Continuo a spingere forte e veloce,mentre lei urla come una gallina.Ho lasciato il telefono a James,mi ero rotto il cazzo di sentirlo continuamente squillare.

Dopo aver concluso una sveltina al dir poco epica,torno in sala e vedo la biondina seduta che parla con Harry.
"Che cazzo ci fai qui?"sbotto,davanti a lei.
"Sei vivo!Ti stiamo chiamando da oggi"si alza,mettendomi le mani sul viso,controllando che sia tutto apposto.
"Ci hai fatto preoccupare"le tolgo le mani.
"Non me ne frega un cazzo,ora che hai visto che sto bene puoi andartene"
"E tu verrai con me"mi prende per il braccio,trascinandomi e non ho la forza di oppormi.
"Scusa bro'!"mi urla Harry,prima che esca.
Apre lo sportello dei sedili posteriori e mi butta all'interno,prima di mettersi alla guida.
"Non dovevi venire"sbuffo.
"Lo so"
"Devi smetterla di girarmi intorno"
"Lo so"
"E allora perché lo fai?"
"Perché"si ferma,mordendosi il labbro.
"Perché?"la sprono.
"Perché ci tengo a te"
"Sai che non porterà a niente di buono"
"Si"
"Smettila di rispondermi a monosillabi"sbotto arrabbiato.
"E tu smettila di rompere il cazzo e stai zitto"alza il volume della musica.
"Abbassa la voce"le urlo,ho un mal di testa tremendo.Ma al posto di abbassarla,la alza ancora di più.
"Vaffanculo"

Arriviamo a casa e sono del tutto andato,tanto che non riesco a reggermi in piedi.Cerca di sorreggermi e  con difficoltà apre la porta di casa.
"Devo vomitare"dico e subito dopo vomito su di lei,che inizia a urlare.
Dopo due minuti passati a vomitare a dirotto,inizio a sentirmi meglio.
"Grazie"le sorrido e lei mi guarda schifata.
"Grazie a te"mi poggia sul letto.Si toglie piano la maglia e non porta il reggiseno,così mi viene immediatamente duro.
"Dove sono i medicinali?"mi chiede con nonchalance,mentre continuo a fissare le sue tette meravigliose.
"Qui"le indico il cazzo e sorride.
"In cucina"biascico,e le butto la mia maglietta.
"Se continui a girare con le tette all'aria,la situazione potrebbe degenerare"esce dalla camera e dopo un po' torna,con un bicchiere di acqua.
Mi prendo la pillola e la mando giù con l'acqua,mentre lei mi fissa con le braccia conserte.
"Potresti aiutarmi a spogliarmi?"deglutisce sonoramente ma si avvicina,abbassando la zip e il jeans.
"Dormo nudo di solito,anche i boxer"sorrido malizioso,prima di farla salire su di me.
"Credevo che non volessi più vedermi"sussurra.
"Mentivo"prendo il suo viso tra le mani,baciandola.Non posso fare a meno di lei.È diventata un vizio,come quello di fumare.Per quanto mi sforzi,non riuscirò mai a smettere.L'unico rimedio per non pensare,è lei.
Le sfilo la maglietta e inizio a baciare la sua pelle perfetta,mentre la fioca luce della luna attraversa la stanza.Inizio a toccare il suo seno,assaporandone il gusto,stringe forte i miei capelli mentre geme grazie alla mia lingua.
Torniamo a baciarci e mi fa stendere,iniziando a baciarmi il petto,mantenendo il contatto visivo.Non credo di resistere ancora.Arriva all'orlo del boxer,prima di abbassarli velocemente.
Si morde il labbro,con gli occhi che brillano mentre prendo i suoi capelli,chiudendoli in un pugno.
"Alexander sei tornato?"sento urlare.
"Si"grido a mia volta.
"Dove sei?"
"Non venire"faccio un cenno con la testa a Crystal e infila il mio membro fino a quanto può,in bocca.Chiude gli occhi,facendomi sognare con la sua lingua eccezionale,aiutandosi anche con le mani.
"Guardami"alza gli occhi e potrei venire anche solo con il suo sguardo.Sbatte le palpebre innocentemente ed io stringo i suoi capelli,sempre più eccitato.
"Bravissima"ansimo,mentre fa su e giù con la testa.Lo sfila dalla bocca e ci struscia le tette,finché non sale su di me,aggrappandosi alle mie spalle.
"Mi fai impazzire"la bacio e inizia a muovere il bacino.Ribalto le posizioni,e le sue gambe sono attorno alla mia schiena mentre la penetro con forza,facendola gemere sempre di più.Stringo la presa al suo collo,e la guardo in tutta la sua bellezza nel pieno del piacere.
La sua bocca è aperta ad O,il sudore le scende dal viso e ad ogni mia spinta le tette traballano.Il letto inizia a cigolare,mentre la tastiera sbatte contro la parete.Infilza le unghie nella mia schiena,continuando a graffiarmi.
La giro di pancia e butta le braccia in avanti,sporgendo il culo.Inizio a tirarle degli schiaffi sulle natiche,notando che le piacciono e anche parecchio.Continuo fin quando le sue natiche sono dipinte di rosso,che a ogni schiaffo diventa di una tonalità sempre più accesa.
Vedo le sue mani stringere le lenzuola,tanto che sbiancano le nocche,così prendo le sue braccia e le porto all'indietro,facendola alzare.Gira di poco la faccia e la bacio,e ansima sulla mia bocca.
Il mio nome si disperde nella stanza,insieme ai suoi gemiti disperati e alle sue suppliche.
E così,per tutta la notte.

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