16 - Acqua

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Grazie alle pozioni che le aveva dato Tisha, per i dolori e la stanchezza, quella notte Lara aveva dormito molto bene. Prima di addormentarsi non aveva fatto altro che pensare ad Alex. Quando Melissa gli era saltata addosso, si era sentita ferita. Sapeva che era colpa della ragazza, che cercava in tutti i modi di mettersi al centro dell'attenzione e ci riusciva benissimo, ma vedere Alex con quella faccia da pesce lesso, immobile, era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Quel giorno, però, si era svegliata di buon umore e niente avrebbe rovinato il suo entusiasmo perché sua madre sarebbe venuta ad insegnarle il potere dell'Acqua e non stava più nella pelle.
Si alzò e si vestì velocemente. Si mise un paio di leggings neri e una felpa larga con cappuccio grigio chiaro, sopra una maglietta a maniche corte azzurra.
Aveva ancora un po' i muscoli doloranti, anche se il pomeriggio del giorno prima non aveva fatto niente. Si era riposata tutto il giorno, stando sul divano a leggere un libro.
Andò in cucina e preparò la colazione anche per Tisha, dato che si era alzata prima di lei.
Mentre immergeva i biscotti nel latte, pensò agli Zemit dell'Acqua che aveva visto al Campo. Padroneggiare l'Elemento dell'Aria le era venuto spontaneo, anche se poi aveva dovuto controllare Aria, ma si chiedeva se anche per l'Acqua fosse stato naturale e spontaneo.
Un urlo la riportò bruscamente alla realtà.
-Che ci fai di già in cucina, cara?- chiese Tisha con una mano sul cuore. Non si aspettava che la ragazza fosse già in piedi a quell'ora.
-Mi sono riposata troppo ieri, così stamattina mi sono svegliata prima. E poi sono così emozionata di iniziare con l'Elemento dell'Acqua che non sto più nella pelle-
Tisha sorrise -È bello vederti così felice- ricordava quando ieri era tornata triste e arrabbiata -A proposito, Lauren arriverà verso le nove-
Lara annuì, poi, quando ebbe finito la colazione, si alzò e andò fuori ad aspettare sua madre. Si sedette sui gradini del portico, godendosi l'aria fresca e il solo mattutino. Chiuse gli occhi e si beò di quel calore.
-Sei mattiniera oggi- disse la voce familiare di sua madre -Come mai? Sei agitata per l'allenamento?-
Lara aprì gli occhi di scatto e sorrise -No. È solo che non vedo l'ora che tu mi insegni a dominare l'Elemento dell'Acqua- si alzò e l'abbracciò.
-Bene, allora non perdiamo altro tempo. Prendi una bacinella molto grande e riempila con dell'acqua- disse contenta -Forza, sbrigati-
Lauren non stava più nella pelle come la figlia. Quando aveva saputo di essere incinta, aveva sognato che il bambino fosse un Zemit dell'Acqua come lei, poi le cose, però, andate diversamente. Il suo sogno si era comunque avverato, poteva insegnare a sua figlia l'Elemento dell'Acqua.
La bacinella era molto pesante ma Lara riuscì a portarla davanti a sua madre.
-Innanzitutto devi sapere che gli Zemit dell'Acqua sono come il mare- disse la donna seria -Siamo socievoli, sensibili, stiamo bene ovunque o con chiunque, come il mare quando è molto calmo, ma quando ci arrabbiamo possiamo essere molto devastanti, come il mare in tempesta-
Lara pensò che la descrizione degli Zemit dell'Acqua calzasse alla perfezione alla madre.
-Oggi ti insegnerò i movimenti- continuò Lauren -Che dovranno essere molto morbidi ma anche precisi, se saranno giusti, l'acqua si muoverà insieme a te-
Sua madre le fece vedere la posizione di base e i movimenti delle braccia e del corpo. Svuotò la mente e i suoi occhi diventarono bianchi. Quando imitò i suoi movimenti, subito rimpianse gli allenamenti dell'Aria, dove tutto le era venuto spontaneamente. Ora, invece, sua madre correggeva ogni singolo gesto. In più l'acqua nella bacinella non accennava a muoversi.
Lara si fermò con le mani sulle ginocchia e il fiatone. Era tutta sudata.
-Perché ti sei fermata?- chiese Lauren.
-Mi stanno bruciando i muscoli. Quella posizione è infernale- rispose la ragazza, riprendendo fiato.
-Questo vuol dire che il tuo fisico non è ben allenato. È meglio se riprendi a correre come facevi prima. Ora riprendiamo l'allenamento, sennò non riuscirai mai ad avere una posizione corretta-
E con quella frase, Lara si rimise al lavoro.

L'allenamento andò avanti circa due ore. Lauren le aveva fatto vedere altri movimenti, ma niente era cambiato. Quando finirono, si sedettero insieme sui gradini della veranda
-Tisha mi ha raccontato del tuo primo allenamento dell'Aria- disse Lauren -In realtà, mi ha raccontato di tutti i tuoi allenamenti e del combattimento al Campo-
-Mi dispiace di non averti detto niente-
-Non ti preoccupare, è normale. Sei da poco entrata in questo nuovo mondo. Tutti gli Zemit si allontanano dalla famiglia per imparare a dominare i propri poteri-
Lara annuì pensierosa.
-Ti volevo chiedere una cosa?- continuò la donna -Tisha mi ha spiegato che per poter imparare l'Elemento dell'Aria hai dovuto dominare il tuo potere. Come funziona?-
-Era come se quello che stavo facendo non venisse da me- spiegò Lara -Poi ho capito che era il mio potere che faceva resistenza. Una notte l'ho sognato e mi ha detto di chiamarla Aria, anche se aveva un altro nome. A volte la vedo anche da sveglia, ma solo io posso vederla. Credo che la stessa cosa succederà con l'Elemento dell'Acqua-
-Ho capito. Quindi è per questo che prima l'acqua non si è mossa. Per un momento ho pensato che tu non avessi l'Elemento per colpa mia- si alzò -Adesso vado. Tu vatti a fare una doccia-
-Ciao mamma, ci vediamo domani-
Quando sua madre sparì alla sua vista, distese la schiena sul pavimento della veranda. Che cosa doveva fare per dominare il suo potere? Con Aria aveva solo dovuto imporre la sua volontà, ma questa volta era diverso. Era come se fosse bloccato.
-Lari, che ci fai lì per terra?- urlò la voce della sua migliore amica.
Alzò la testa e vide che i suoi amici stavano arrivando dal sentiero. Tre paia di occhi la stavano guardando incuriositi, non capivano cosa ci facesse sdraiata sui gradini della veranda.
Quando si avvicinarono disse -Sono stanchissima, ho i muscoli a pezzi-
-Abbiamo incontrato tua madre all'inizio del bosco e ci ha detto che è andato benissimo- disse Kyle, porgendole una mano per alzarsi, ma quando vide l'espressione della ragazza aggiunse -Ma non sembri molto d'accordo-
Lara si tolse la polvere dai leggings e dalla maglia -Non so cosa intendesse perché secondo me l'allenamento è andato malissimo- poi vedendo le facce confuse dei suoi amici continuò -Mia madre mi ha massacrata per tutto il tempo, né la postura né i movimenti andavano bene. E in tutto questo non sono riuscita a spostare nemmeno di un millimetro l'acqua- concluse delusa.
-Dai, vedrai che domani andrà meglio- disse sorridendo Sam cercando di tirare su di morale l'amica.
Lara raccolse la felpa e insieme ai suoi amici entrò dentro casa.
Sotto la doccia Lara ripensò ai ragazzi del Campo. Loro avevano tre anni per imparare a padroneggiare i propri poteri, invece lei aveva una settimana per ogni Elemento. Solo ora si rese conto che era molto più di difficile di quel che pensava, ma non si sarebbe scoraggiata. Pensò di allenarsi di nuovo dopo pranzo per capire come dominare il suo potere. Poi la sua mente si spostò su Alex che non le aveva rivolto la parola, ma l'aveva guardata come se volesse entrare nella sua mente. Quando Lara l'aveva visto, però, aveva sentito il cuore stringersi in una morsa e subito aveva distolto lo sguardo. Non era abituata ad affrontare i suoi sentimenti, per questo decise di allontanarsi.
A tavola, per il pranzo, Sam, Kyle e Tisha chiacchieravano allegramente, mentre Lara e Alex stavano in silenzio, concentrati sul proprio piatto.
-Si può sapere cosa succede a tutti e due?- sbottò Sam rivolgendo uno sguardo spazientito ai due ragazzi.
-Niente- risposero Lara e Alex che si guardarono in cagnesco prima di tornare sui loro piatti.
-Non capisco cosa vi stia succedendo, ma mi sono stufata di vedervi con quel muso, senza rivolgervi la parola-
Nessuno dei due rispose. Lara aveva deciso di prendere le distanze per non soffrire, quindi aveva intenzione di rivolgere la parola ad Alex solo se fosse stato strettamente necessario.
-Non ho più fame- la ragazza si alzò e uscì sotto lo sguardo di tutti, tranne quello di Alex.
Doveva distrarsi e l'unico modo per farlo era allenandosi. Prima dominava il suo potere, meglio sarebbe stato.
Si avvicinò alla bacinella che era rimasta dove l'aveva lasciata quella mattina. Svuotò la mente da tutti i suoi problemi e gli occhi diventarono bianchi. Fece un gran respiro e si mise in posizione, cercando di ricordare tutte le correzioni di sua madre. I movimenti dovevano essere precisi, fluidi e moderati. Non doveva avere fretta. Si concentrò sull'acqua davanti a sé, doveva essere tutt'uno con essa se voleva che seguisse i suoi movimenti.
Non si fermò nemmeno quando, dopo un po', vide con una certa sorpresa che l'acqua andava pian piano da una parte all'altra della bacinella. Non ebbe il tempo di gioire dei propri risultati, che il suo corpo si fece rigido. Ebbe difficoltà ad andare avanti, ma non si scoraggiò. Sapeva che era il suo potere che le faceva resistenza, sentiva una presenza nella sua mente, diversa da quella di Aria.
Aveva il fiato corto, gambe e braccia pesavano, tutti i muscoli del suo corpo stavano bruciando, ma più andava avanti, più l'acqua nella bacinella si agitava sempre di più. Lara sapeva che non doveva mollare, sapeva che mancava poco per far capire al suo potere chi comandava. All'improvviso non sentì più nessuna resistenza e capì di essere riuscita a far valere la sua volontà, ma era talmente stanca che le gambe cedettero. Tutto cominciò a girare e la vista si appannò. Stava lentamente perdendo il contatto con la realtà.
Prima di perdere i sensi, cadde di lato, ma qualcuno la prese prima di toccare terra. Vide Alex comparire nel suo campo visivo che la chiamava preoccupato, ma lei non lo sentiva. Nelle orecchie aveva solo un ronzio fastidioso.
-Ci sono riuscita- disse con un sorriso forzato, prima di svenire tra le braccia del ragazzo.

Si ritrovò nello stesso luogo in cui per la prima volta conobbe Aria.
-Allora non sei debole come credevo- disse una voce femminile.
Lara si alzò lentamente, frastornata.
Davanti a lei c'era una donna fatta completamente d'acqua chiarissima, ma i suoi occhi erano più scuri, di un blu come il mare profondo. Dai i suoi lineamenti morbidi perdeva delle goccioline che cadevano, senza bagnare il terreno.
-Sei molto forte e determinata, Aria aveva ragione- continuò.
-Tu sei Acqua- disse Lara stupita.
Acqua la guardò perplessa -Certo. Chi dovrei essere, sennò?!- disse alzando gli occhi al cielo.
-Non essere scortese- disse Aria comparendo accanto a lei -Noi siamo i suoi poteri e dobbiamo aiutarla-
-Lo so, volevo solo vedere se aveva carattere e sono felicemente stupita che ne ha molto e mi piace- disse Acqua sorridendole per la prima volta.
-Potevi evitare di farla svenire- disse Aria.
-Dettagli- fece spallucce Acqua.
Lara alternava lo sguardo dall'una all'altra, non sapendo cosa dire.
Poi Acqua puntò gli occhi blu su di lei -Ci vediamo presto-
All'improvviso tutto si fece buio e quando aprì gli occhi si ritrovò sul divano in casa di Tisha. La prima cosa che vide fu lo sguardo arrabbiato della sua migliore amica.
-Hai di nuovo esagerato, non potevi aspettare domattina per continuare l'allenamento?!- poi si calmò e chiese -Come ti senti?-
-Mi gira solo un po' la testa- Lara si mise a sedere sotto l'occhio attento di tutti.
-Cara, Alex ti ha visto cadere e ci ha riferito cosa gli hai detto prima di svenire, ci spieghi cosa intendevi?- chiese Tisha.
Lara guardò Alex di sfuggita, da cui non traspariva alcuna emozione, poi rispose a Tisha -Come sapete, devo dominare il potere per poter imparare l'Elemento. Poco fa stavo provando a dominare Acqua e ci sono riuscita-
-Come avevi fatto con Aria?- chiese Sam.
-Sì, solo che Aria si è lasciata controllare quasi subito, invece Acqua voleva mettermi alla prova-
-Come fai a sapere che Acqua voleva metterti alla prova?- chiese Kyle.
-Perché me l'ha detto lei. Quando sono svenuta ho incontrato sia Acqua che Aria-
-Direi che per oggi basta con gli allenamenti- disse Tisha, andando in cucina.
-Sammy, mi accompagni al Campo degli Zemit, vorrei tornare alla biblioteca?- chiese Lara.
-Non è meglio se ti riposi?-
-No, ora sto bene-
-Ti ci porto io- disse Alex all'improvviso.
Samantha, Kyle e Lara si girarono verso di lui, sorpresi.
Lara fu la prima a riprendersi e con un'espressione contrariata disse -Non credo sia il...-
-Grazie Alex, io e Kyle abbiamo una cosa da fare- la interruppe l'amica e Lara la fulminò con lo sguardo. Sam rispose con un'alzata di spalle.
-Fare cosa?- chiese Kyle, cadendo dalle nuvole.
-Quella cosa importante- insistette Sam.
-Ah sì, quella cosa-
Lara aveva capito benissimo che volevano lasciare da soli lei ed Alex, in modo che si potessero chiarire. Prima o poi l'avrebbe fatta pagare a quei due.
-Bene, vado a darmi una sciacquata al viso e sono pronta- guardò male tutti i presenti, poi si alzò dal divano.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora