36 - Dolore

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Alex si allontanò e si mise a sedere su una sedia vicino al letto di Lara.
La ragazza aveva sempre le guance leggermente rosse per il bacio e per le dichiarazioni che si erano fatti, ma grazie a lui era riuscita a riprendere il controllo dei suoi poteri.
Le sfuggì un gemito di dolore, mentre cercava di mettersi più comoda sul lettino.
-Possiamo fare qualcosa per te, Lara?- chiese Kyle dispiaciuto.
-Ora non potete fare niente per me- disse tagliente -Dovevate pensarci prima-
-Lari, ti prego...- cercò di dire Sam.
-Andate via- disse brusca. Lara voleva farli sentire esclusi, come si era sentita lei.
Senza replicare, per non scatenare di nuovo la reazione di poco prima, Sam e Kyle se ne andarono. Sarebbero tornati quando Lara fosse stata meglio.
Tisha si avvicinò al lettino per controllare le ferite.
-Mi dispiace tanto, che tu debba passare tutto questo- disse dolcemente accarezzandole la guancia -Dobbiamo pulire e disinfettare le ferite, prima di poterle richiudere- prese un paio di grosse forbici con cui avrebbe tagliato i leggings di Lara.
-Vado a prenderti un paio di pantaloncini- disse Alex alzandosi.
-Sì, grazie- disse a denti stretti perché la stoffa si era attaccata alla ferita.
-Mentre aspettiamo Alexander, pulirò la ferita al braccio- disse Tisha, poi prese un panno pulito e una ciotola piena d'acqua e cominciò a rimuovere il sangue, che si era seccato, e lo sporco.
Per quanto Tisha fosse delicata, Lara sentiva molto dolore e non riuscì a trattenere delle smorfie e dei lamenti.
Il Gran Maestro le si avvicinò porgendole la pozione azzurra per il dolore -Ti chiedo scusa per come mi sono rivolto a te prima. È successo tutto sotto il mio naso e non mi sono accorto di nulla. Ero accecato dall'affetto che provo per i ragazzi- disse con un tono dispiaciuto.
Dopo aver buttato giù la pozione dal sapore schifoso, Lara disse -Non è colpa sua. Adam è molto furbo ed è stato molto attento a non farsi scoprire-
-Promettimi che quando starai meglio mi racconterai tutto-
-Lo prometto- disse con un sorriso stanco.
In quel momento entrò Alex con il fiatone, per la corsa appena fatta -Questi vanno bene?- disse riprendendo fiato.
Aveva preso un paio di pantaloncini neri, abbastanza larghi e morbidi, così sarebbe stato più facile indossarli.
-Vanno benissimo. Grazie, Alex- disse prendendoli.
Tisha le tolse quello che era rimasto dei leggings, poi l'aiutò a mettersi i pantaloncini. Ogni movimento era una fitta di dolore sia alla gamba che al braccio.
Quando ebbero finito, Lara si sdraiò facendo un lungo respiro, che fino a quel momento aveva trattenuto. Tisha cominciò a pulire la ferita alla coscia sinistra, come aveva fatto per il braccio.
Ora che Lara la vedeva meglio, le fece un po' impressione. Partiva dall'esterno, quasi all'altezza dell'anca, e arrivava fino all'interno del ginocchio. Si girò verso Alex per non guardarla. Lui le strinse la mano, trasmettendole un po' di forza.
I Primi Guerrieri erano rimasti, ma si erano messi in un angolo in disparte e parlavano tra di loro. Karl Tormer, il più grosso dei quattro, dava le spalle a Lara coprendole parzialmente la visuale degli altri tre.
-Ecco ho finito- disse Tisha dopo un po' -Ora possiamo chiuderle-
-Ci penso io- disse Lucas Fimal, facendosi avanti.
La goccia blu sul lato sinistro del petto ricordò a Lara che lui era il Primo Guerriero dell'Acqua.
-Sarà più veloce- aggiunse dopo, sorridendo a Lara.
Prese una ciotola vuota e la posizionò accanto a quella contenete l'acqua sporca del suo sangue. Lara lo guardò confusa, mentre con movimenti lenti delle mani, sollevava l'acqua e la metteva nella ciotola vuota.
Sentendosi osservato, si girò verso di lei, guardandola con gli occhi blu come il mare.
-Sto purificando l'acqua- rispose alla domanda muta della ragazza. Lara lo osservò affascinata, segnandosi mentalmente che gli Zemit dell'Acqua potevano fare anche quello
Quando ebbe finito le si avvicinò -Chiuderò prima il taglio sul braccio. È più piccolo e sarà più veloce- quando Lara annuì aggiunse -Farà un po' male-
Detto questo prese l'acqua pulita e la posizionò sopra il taglio del braccio. L'acqua emanò un leggero bagliore blu e Lara sentì bruciare. Strinse i denti e la mano libera sul lenzuolo. Era meglio se non pensava a quanto avrebbe fatto male il taglio alla coscia, dato che era più lungo e più profondo.
Sentì sollievo solo quando la tortura finì. Era stato abbastanza veloce.
Il Gran Maestro spalmò la crema verde sul taglio, ora chiuso, ma era sempre visibile una linea irregolare molto rossa, poi le fasciò il braccio, dal polso al gomito.
Il Primo Guerriero controllò la ferita sulla coscia -Il muscolo e i legamenti sono stati coinvolti. Quello che hai sentito prima non è niente in confronto a quello che sentirai adesso-
Lara sospirò -È inutile aspettare. Prima lo facciamo, meglio è-
Fimal annuì, poi prese l'acqua e la posizionò lungo tutto il taglio. Appena vide il bagliore, Lara sentì bruciare. Sentiva ogni singolo tessuto ricucirsi lentamente.
All'improvviso una fitta le attraversò tutta la gamba come una scossa e istintivamente si mosse, ma le procurò altra sofferenza.
-Tenetele ferma la gamba. Se si muove sentirà più dolore- disse Fimal.
Alex si alzò velocemente e si mise davanti al letto. Con tutte e due le mani, le prese la caviglia, costringendola a tenere ferma la gamba.
Un'altra fitta, più forte delle precedenti, le fece inarcare la schiena e buttare la testa all'indietro.
-Fa malissimo- disse a denti stretti, chiudendo con forza gli occhi.
-Resisti, non manca molto- cercò di rassicurarla Alex.
Il bruciore aumentò e Lara imprecò, sperando che finisse presto.
Quando tutto finì, rimase con gli occhi chiusi, cercando di regolarizzare il respiro.
Come per il braccio, il Gran Maestro le spalmò la crema poi le fascio la gamba.
-Finito. Ora devi solo riposare- disse dolcemente. Poi se ne andò, probabilmente per risolvere i problemi che il tradimento di Adam aveva causato.
-Avviserò tua madre- Tisha le accarezzò una guancia, prima di seguire il fratello.
Lauren avrebbe lasciato subito il lavoro appena avesse saputo cosa era successo alla figlia e Lara non voleva pensare a quanto si fosse preoccupata.
Gli altri Primi Guerrieri si avvicinarono al lettino.
-Devo ricredermi, sei molto forte. Ovviamente devi fare ancora molta strada, ma adesso sono sicura che riuscirai a salvare l'Angelo e i nostri compagni, anche se prima dovete risolvere con gli altri due ragazzi- disse Miriam Fimal, riferendosi a Sam e Kyle. La fiamma sulla sua divisa indicava che era la Prima Guerriera del Fuoco.
-Ora ti lasciamo riposare- disse con tono gentile Sarah Kham, Prima Guerriera dell'Aria, come indicava la spirale.
-Grazie Primo Fimal- disse Lara con un sorriso stanco.
-Non c'è bisogno di tutte queste formalità, puoi chiamarmi Lucas. Ora pensa a riposare-
Lara annuì, troppo stanca per rispondere.
Quando i Primi Guerrieri se ne furono andati, Lara si girò verso Alex e con gli occhi mezzi aperti disse -Vai anche tu a riposarti. Ora sto bene-
-Non voglio lasciarti sola-
-Insisto. Sei sporco del mio sangue. Vai a farti una doccia, mangia qualcosa, riposati poi torni da me-
-Sei sicura?- chiese apprensivo.
-Sì, sto bene. Ho solo bisogno di dormire adesso-
-Va bene- le dette un bacio sulla fronte mentre Lara chiudeva gli occhi -Appena ti sveglierai, mi troverai qui-
-Mmmh- mugugnò lei, già per metà nel mondo dei sogni.

Era di nuovo nella radura dove aveva incontrato i suoi poteri. L'ha riconobbe subito e sapeva che quella volta avrebbe incontrato per la prima volta Fuoco. Forse le avrebbero anche raccontato la loro storia.
Dal fuoco, lì vicino, si alzò una sagoma. Un uomo fatto interamente di fiamme. Normalmente Lara avrebbe avuto paura, ma non in quel caso. Sapeva chi fosse.
-Ancora non so usare il Fuoco, perché ci incontriamo adesso?- chiese confusa.
-Perché tu hai padroneggiato il mio Elemento, quando hai creato quegli anelli- disse Fuoco venendo verso di lei.
-Ma non ho sentito alcuna resistenza, come per gli altri Elementi-
-Perché in quel momento hai sprigionato tutta la tua forza, il tuo potere, e non c'è stato bisogno di metterti alla prova- spiegò lui tranquillamente.
-In effetti sei diventata molto forte, non sei svenuta dopo aver usato tutta quella Energia- disse Acqua uscendo dal laghetto.
Aria comparve dal nulla, al fianco di Fuoco. Dal terreno uscì fuori anche Terra.
Erano tutti e quattro davanti a lei.
-Non possiamo ancora raccontarti la nostra storia. Per ora possiamo dirti che siamo degli spiriti e quando eravamo in vita abbiamo creato gli Zemit. Prima eravamo venerati, adesso invece siamo stati dimenticati, veniamo riconosciuti solo con il nome del nostro Elemento- disse Aria.
-Quali sono i vostri veri nomi?- chiese curiosa.
-Io mi chiamo Kira, il nome di Acqua è Rio, di Terra è Caleb e di Fuoco è Zale- disse Aria, indicandoli uno per uno.
-Vi prometto che parlerò di voi agli Zemit, affinché conoscano i vostri nomi. Non sarete più dimenticati- disse decisa Lara.
-Questo ti fa onore, scricciolo- disse Caleb, spirito della Terra.
-Apri la stanza segreta in biblioteca e molte tue domande troveranno una risposta. Ricorda, solo tu o l'Angelo potete entrare in quella stanza, c'è una barriera invisibile che non permette ad altri di varcare quella soglia- disse Rio, spirito dell'Acqua.
Con tutto quello che era successo, Lara si era completamente dimenticata di quella porta.
-Ma solo chi ha il potere Bianco può aprirla- disse confusa.
-È tempo che tu ti svegli- disse Zale, spirito del Fuoco -Ci vedremo presto-
La radura scomparve e tutto diventò nero. Lara aprì gli occhi lentamente, aveva fatto una bella dormita e adesso si sentiva riposata e in forze, anche se la gamba e il braccio le davano ancora problemi.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora