31 - Un potere nascosto

61 1 0
                                    

Samantha si trovava su un lettino, immobile, come se stesse dormendo, ma la macchia di sangue sulla maglietta faceva capire che era in pericolo di vita.
Simur si dava un gran da fare con le sue pozioni e la magia per fermare il sangue che usciva copiosamente.
Kyle era seduto su un altro lettino con ancora il sangue secco sul volto e guardava nel vuoto. Alex si era offerto di medicargli almeno i tagli sulle braccia, ma lui si era rifiutato dicendo che si sarebbe fatto curare solo quando Sam fosse stata salva.
Lara era in piedi e guardava il Gran Maestro che si muoveva da una parte all'altra. Dopo aver adagiato la sua migliore amica sul lettino, aveva cominciato a piangere per la paura di perderla.
-Kyle, raccontami cosa è successo, così posso capire perché la mia magia non funziona- disse il Gran Maestro con un tono teso, sempre concentrato sulla ferita.
-Eravamo a metà strada fra il Campo e la casa di Tisha quando siamo stati attaccati. Era buio e non si vedeva niente. Solo due occhi gialli, gelidi. Abbiamo capito subito che era un'Ombra-
A Lara vennero i brividi, ricordando la visione prima dell'attacco del Serptor. Nella realtà non aveva mai incontrato un'Ombra, per quanto ne sapeva. Non avevano mai capito se la figura nera misteriosa fosse un'Ombra o una Creatura.
-Allora è più grave di quel che pensassi- disse il Gran Maestro facendo allarmare tutti.
-Dopo aver ferito Sam si è fermata e ha detto che aveva un messaggio da riferire alla Zemit dei quattro Elementi- guardò Lara negli occhi -Ha detto che questo è solo un assaggio di quello che succederà se non decidi di stare dalla sua parte-
Lara non ne fu sorpresa, aveva immaginato quello che sarebbe potuto succedere, ma quelle parole l'avevano comunque sconvolta. Ricordava bene l'avvertimento di Targom, avrebbe fatto del male a tutti quelli che amava. Il respiro le si fece più corto, si sentiva soffocare, non riusciva a respirare bene. Era tutta colpa sua se Sam si era fatta male. La stanza sembrò farsi più piccola. Si appoggiò al lettino vicino a lei, per non cadere. Alex le venne subito vicino e la sostenne.
-Lara, guardami- disse lui allarmato.
Lei lo guardò negli occhi che erano sempre stati la sua ancora salvezza.
-Segui il mio respiro- inspirò ed espirò lentamente.
Lara lo imitò e pian piano il respiro le si regolarizzò. Si aggrappò con tutte le sue forze ad Alex -Sapevo che sarebbe successo qualcosa prima o poi, mi aveva avvertito. È tutta colpa mia- disse con voce disperata.
-Non dire così, la colpa non è tua. Ora Sam ha bisogno di noi, ha bisogno della sua migliore amica-
-Alexander, avverti tutti i Maestri che ci sarà una riunione d'emergenza- disse Simur.
-Sì, Gran Maestro- rispose Alex. Guardò un'ultima volta Lara, per accertarsi che stesse bene, poi corse fuori.
-Questa pozione le fermerà temporaneamente l'emorragia- le verso tre gocce di un liquido giallo, poi fasciò la ferita -Ora fammi vedere la testa Kyle-
-Prima Sam- disse il ragazzo.
-Non c'è tempo. Devi essere presente anche tu alla riunione, devi riferire agli altri cosa è successo, quindi devo accertarmi che tu stia bene- gli disse con un tono che non ammetteva repliche.
Kyle si lasciò pulire le ferite, poi il Gran Maestro gli versò una goccia della pozione gialla, che aveva usato per Sam, sul taglio alla testa, poi spalmò la crema verde e fasciò -Bene, niente di grave. Ora andiamo nella Sala Riunioni- si avviò seguito da Kyle, che non era contento di lasciare Sam. Quando vide che Lara non lo seguiva disse -Anche tu Lara-
-Ma se le succede qualcosa?-
-Ora non possiamo fare nulla. Per ora la pozione che gli ho dato basterà e poi gli ho fatto un incantesimo, se succederà qualcosa, lo saprò- detto questo uscì dall'Infermeria e Lara lo seguì, lanciando un ultimo sguardo preoccupato alla sua migliore amica.

Lara aveva visto una sola volta la Sala Riunioni, con il suo grande tavolo ovale tutto decorato, le pareti con i quadri che raffigurano paesaggi bellissimi e una grande finestra che dava sull'entrata del Campo. Erano presenti tutti i Maestri, insieme a lei, Kyle, Alex e al Gran Maestro.
-Maestri, vado subito al sodo, Samantha e Kyle sono stati attaccati da un Ombra- disse Simur.
-Com'è possibile?! Il Portale è chiuso- disse Marco, Maestro dell'Acqua.
-È possibile se qualcuno da questa parte l'ha invocata- a quelle parole calò il gelo nella stanza.
Lara e Alex si guardarono, lei scosse leggermente la testa. Non era il momento di dire che loro due sospettavano di Adam. La ragazza guardò quest'ultimo e le sembrò sinceramente preoccupato. Forse era un bravo attore, da Adam si sarebbe aspettata di tutto.
-Ora l'unica cosa che possiamo fare è rafforzare le protezioni intorno al Campo e richiamare i Guerrieri- continuò il Gran Maestro -Manca più di una settimana prima della missione nelle Terre Antiche, Lara e i ragazzi si stanno dando un gran da fare, noi dobbiamo fare lo stesso proteggendo il Campo- guardò tutti i presenti -Nessuno uscirà dal Campo senza il mio permesso e un valido motivo. Inoltre verrete accompagnati da un Guerriero. La sfida di domenica si farà e ci saranno anche gli ospiti, non voglio che le famiglie si allarmino, però nessuno si potrà trattenere e dovranno percorrere solo il tragitto da l'entrata all'Arena, nessuna deviazione. Per ora non dite niente ai ragazzi. Tutto chiaro?-
-Sì, Gran Maestro- risposero i ragazzi.
-Se ci chiedono cosa è successo a Sam?- chiese Colin.
-Potete dire la verità sulle sue condizioni, ma non accennate all'Ombra. Dite che è stata una Creatura- rispose il Gran Maestro. Colin annuì serio.
-Ora potete andare-
Prima che tutti si alzassero, Lara sentì una fitta alla testa e una voce fredda che tanto conosceva e che la terrorizzava.
-Non mi hai dato ascolto, Piccola Lara-
Appoggiò la mano sinistra sulla testa, cercando di alleviare il dolore e con l'altra strinse il braccio di Alex.
-Che succede?- chiese il ragazzo attirando l'attenzione di tutti su di lei.
-È Lui- disse con un filo di voce.
-Io te l'avevo detto- continuò Targom -Non mi hai dato ascolto-
Simur fece il giro del tavolo alla svelta e le si avvicinò.
-Alexander, che succede?- chiese al ragazzo, intuendo che Lara non sarebbe riuscita a dargli spiegazioni.
-È il Nemico Oscuro, Gran Maestro. Le sta dicendo qualcosa. È la seconda volta, la prima è stata da Tisha, ma non sarebbe più dovuto succedere. Tisha le aveva fatto un incantesimo, uno scudo per la sua mente- spiegò brevemente il ragazzo preoccupato.
-Questo è solo l'inizio-
Lara gemette per il dolore pulsante che ad ogni parola di Targom aumentava. Alex le prese la mano che lei strinse forte.
-Con me diventeresti potente-
Strinse i denti, cercando di non urlare.
-Può fare qualcosa?- chiese Alex disperato.
-Il Nemico Oscuro è diventato più forte se è riuscito a distruggere lo scudo di Tisha. Dovrò farne un altro più potente, ma non so quanto può resistere- disse il Gran Maestro, poi si rivolse alla ragazza -Lara guardami e non staccare mai gli occhi dai miei, capito?-
Lara aprì gli occhi, che fino a quel momento aveva tenuto chiusi, e guardò il mago. Lui le appoggiò due dita su entrambe le tempie e pronunciò delle strane parole, una lingua antica, come aveva sentito da Tisha.
-Io so chi può salvare la tua amica-
-Aspetti- urlò allontanandosi di scatto dal Gran Maestro.
La risata di Targom le rimbombò nella testa procurandole altro dolore.
-Perché ti sei spostata?- chiese Alex.
-Sa come salvare Sam-
-Ti sta ingannando- disse Kyle.
Lara scosse la testa.
-Tutto questo è troppo divertente- rise Targom -Solo tu puoi salvarla-
-Io non...-
-Oh, sì che puoi-
Lara rimase immobile dopo quelle parole e il Gran Maestro ne approfittò per completare l'incantesimo.
Quando ebbe finito, si sentì meglio, le era rimasto solo un leggero mal di testa.
-Ora sto bene, grazie- disse con sguardo stanco.
Simur le sorrise dolcemente e le accarezzò la guancia, come un nonno farebbe con la sua nipotina.
-Maestri, ora andate- i ragazzi si alzarono e uscirono in silenzio. Alcuni lanciarono occhiate preoccupate alla ragazza.
Prima di uscire, Colin le si avvicinò e le poggiò una mano sulla spalla -Stai bene?-
-Sono stata meglio- accennò un piccolo sorriso stanco.
Lui le sorrise, cercando di infonderle un po' di serenità, poi se ne andò.
-Torniamo da Samantha- disse il Gran Maestro -Se vuoi, Lara, puoi riposarti su un lettino in Infermeria-

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora