-Ma il Signore della Luce non ti era apparso in infermeria?- chiese Alex dopo un po'.
-Sì, ma non credo fosse completamente lui-
-In che senso?- chiese Sam, sbadigliando per la stanchezza.
-Era solo una parte della sua essenza, non penso possa viaggiare tra le due dimensioni con il Portale chiuso, come per Targom, anche se lui è sempre vivo e manifesta la sua essenza con il controllo mentale-
-Se era solo una parte, come ho fatto ad andare nella dimensione dei Comuni?- chiese Alex confuso.
-Non lo so- rispose pensierosa, quella era un'altra domanda a cui non sapeva dare una risposta.
Rayke era stato ucciso dal fratello perché voleva dominare il mondo con l'Oscurità, ma adesso Lara si chiedeva se fosse vero.
Targom la voleva dalla sua parte per poter unire il potere della Luce e dell'Oscurità. Se per lui era importante il potere Bianco, non poteva aver ucciso il fratello. Ma il perché volesse unire i due poteri era ancora un mistero.
Doveva stare attenta se non voleva cadere in qualche trappola.
-Cosa c'è laggiù? Una parete rocciosa?- Sam indicò davanti a loro.
-Sì, siamo arrivati. È come nella visione-
Il cervo si infilò in un buco completamente coperto dalla vegetazione. L'ingresso dalla grotta era impossibile da trovare, a meno che non sapevi della sua esistenza.
-Attenti alla testa- Lara fu la prima ad entrare. Dovette abbassare la testa, per non sbatterla contro il soffitto.
Il tunnel era talmente stretto che dovettero camminare uno davanti all'altro, chinati in avanti.
-Ragazzi, non vedo più il cervo- disse Lara preoccupata.
-Sarà andato avanti. Speriamo solo che il tunnel non si divida- disse Kyle, tra Sam e Alex.
Camminarono a fatica, illuminati solo dal fuoco di Lara e di Alex, che chiudeva la fila.
Mentre andavano avanti, la parete rocciosa si faceva sempre più liscia. Il tunnel si era fatto più largo e alto, così poterono alzare la testa.
Finalmente il tunnel finì e davanti a loro si aprì una grotta enorme. Le due piccole fonti di luce non riuscivano a illuminarla tutta.
-Guardate ci sono dei disegni sulle pareti- disse Sam.
Lara e Alex si avvicinarono per fare luce.
-Credo raffiguri la nascita degli Zemit. Guardate i simboli, quelli sono gli Elementi- disse Kyle indicando un punto sulla parete.
Lara si staccò dal gruppo e osservò le raffigurazioni. Si fermò di colpo quando vide due figure che ricordavano degli uomini, uno nero e uno bianco, e dalle loro mani tese in avanti usciva un raggio del loro stesso colore. Dove i due raggi si univano c'era un grande sfera, che puntava su un terzo uomo, molto più grande degli altri due.
-Chi è?- chiese, attirando l'attenzione degli altri -Questi sono Rayke e Targom che stanno unendo i loro poteri, ma il terzo?-
-Non ne ho mai sentito parlare. Non hai letto qualcosa in proposito nel reparto segreto?- chiese Kyle.
-Non c'era niente su una alleanza tra Rayke e Targom, per combattere una terza entità-
Kyle stava per rispondere, ma la grotta si illuminò completamente.
I quattro ragazzi si girarono di scatto verso il centro, spaventati e pronti a combattere.
Un uomo alato fatto di luce comparve affiancato dal cervo, di nuovo luminoso, che li avevi portati fin lì.
-Benvenuti nella mia grotta, che ormai è diventata la mia dimora- disse l'uomo. Aveva una voce calda e potente che sembrava provenire da lontano.
Il cervo tornò normale, invece l'uomo si spense, diventando lentamente sbiadito, una sagoma quasi trasparente, come un fantasma.
-Rayke- Lara aveva le emozioni in subbuglio. Non sapeva che pensare.
-Tu sei Rayke? Il Signore della Luce?- chiese Kyle scioccato.
-Sì, sono io- disse guardando il suo corpo trasparente -Beh, o quello che rimane di me-
-Non ci posso credere- disse piano Sam, incredula.
-Rayke, io...- disse Lara imbarazzata -Volevo ringraziarti per avermi salvato-
-Ah sì, quello scherzetto che hai fatto-
Lara si guardò le mani imbarazzata.
-Non ti piace aspettare, eh?- scoppiò in una grossa risata, che rimbombò in tutta la grotta -I poteri di mio fratello hanno un tempo limite su di te-
-Sì, Targom mi aveva detto che l'effetto sarebbe svanito in un giorno- poi alzò la testa decisa -Ma non potevo starmene con le mani in mano, volevo fare qualcosa-
-Immaginavo- disse Rayke serio -E quindi hai voluto provare, senza conoscere le conseguenze-
Lara non disse nulla. Le aveva sbattuto in faccia la verità.
-Sei uguale a tuo padre. Vedo in te lo stesso fuoco, quello stesso scintillio negli occhi- disse sorridendo dolcemente -E poi tremendamente orgogliosi e testardi- scoppiò di nuovo in una grossa risata.
Lara sentì il cuore fare una capriola. Nessuno aveva mai parlato così di suo padre, nemmeno sua madre. Nessuno le aveva mai detto che gli assomigliava.
Rayke si schiarì la voce, tornando serio -Voi avete il compito di riportare indietro l'Angelo e i Primi Guerrieri. Non sarà semplice perché mio fratello proverà a mettervi i bastoni tra le ruote-
-Ci ha già provato, molte volte- commentò Lara con rabbia.
-Non è cattivo, è solo arrabbiato. Voi come vi sentireste se vi avessero rinchiuso in una prigione per molti anni? Non vorreste vendicarvi?-
-Ma ha fatto del male. È per questo che è stato rinchiuso- intervenne Sam.
-Beh, è quello il suo scopo, il suo potere. C'è un equilibrio tra il bene e il male, se uno dei due prevale sull'altro, all'inizio non succede nulla, ma se l'equilibrio non c'è per troppo tempo si rischia di scatenare il caos-
-Non sei stato ucciso dal Nemico Oscuro? È stato lui a distruggere l'equilibrio- disse Kyle.
-Vi devo chiedere di non chiamarlo in questo modo. Targom non è un nemico perché non è stato lui ad uccidermi. Mio fratello è solo arrabbiato con me, perché pensa che l'abbia tradito, che mi sia allontanato da lui-
-In che senso? Se sei morto, perché noi ti vediamo? Sei qui, davanti a noi- disse Alex confuso, parlando per la prima volta.
-Sono solo un residuo di me stesso, non posso uscire di qui- poi guardò Lara -Posso solo andare da chi ha il mio potere e anche in quel caso è una piccolissima parte di quello che sono. Conoscete la storia della nascita del primo Angelo, mio figlio?-
-Sì, ho letto che il primo Angelo è nato da una Zemit, ma nessuno sa quale. Ogni popolo pensa che provenga dal proprio- disse Lara.
-Giusto e sbagliato. È vero che tutti pensano sia una Zemit, la madre del primo Angelo. In realtà era un'umana, senza alcun potere-
I ragazzi rimasero scioccati da quella rivelazione.
-È per questo che Targom odia gli umani. Pensa che mi sia fatto abbindolare da uno di loro e che mi sia allontanato da lui. Avevamo creato insieme i quattro Elementi. Si è sentito tradito- continuò Rayke diventando malinconico.
-Allora se non è stato Targom ad ucciderti, chi è stato?- chiese Lara ansiosa di sapere, di capire chi fosse la terza entità, perché aveva capito che era una parte importante della storia.
-Questo non posso dirvelo, almeno non ora. La Profezia ancora non lo permette-
-Ho sentito Tisha e il Gran Maestro che ne parlavano, ma non ho capito molto- disse Lara, ricordando la conversazione che aveva origliato.
-È ancora presto- ripeté Rayke -Sai, Lara, i tuoi poteri sono unici. Quando sei nata avevi già dentro di te il potere Bianco, il mio potere, gli Elementi sono arrivati dopo, perché Zale, Rio, Kira e Caleb hanno visto la tua forza e il tuo animo puro- sorrise dolcemente.
Lara era confusa -Aspetta, mi stai dicendo che i miei poteri sono arrivati prima del risveglio?-
-Sì, un po' prima. Poi quando hai compiuto vent'anni, sono arrivati al culmine-
-Quindi avevo solo il potere Bianco quando ero nel grembo di mia madre, perché mio padre è l'Angelo?-
Rayke rimase un attimo in silenzio, come se stesse scegliendo le parole giuste.
-Non è stato tuo padre a trasmetterti il potere Bianco- sospirò come se sapesse già la reazione della ragazza -Sono stato io-
Nella grotta calò il silenzio, rimasero tutti scioccati. Il cervello di Lara aveva smesso di funzionare.
-Che vuol dire?- chiese Alex al posto della ragazza.
-La Profezia esiste dalla prima generazione di Zemit. Poco dopo io sono morto. Sapevo cosa sarebbe successo e so cosa succederà, ma non potevo fare niente, non in questa forma. Allora seppi che l'Angelo di questa generazione stava per avere un figlio. Nessun Angelo, prima di Arion, ha mai avuto figli. Quando ho saputo di te, Lara, ho capito che la Profezia stava per compiersi. Chiesi ad Arion di portare Lauren da me. Spiegai loro tutto, eri la nostra unica speranza di sopravvivenza- fece un sospiro -Il potere Bianco dell'Angelo deriva dal mio, ma è come se fosse una copia. Invece, il tuo potere, Lara, è un mio dono, il vero potere Bianco, l'originale. I tuoi genitori accettarono, dissi loro che non correvi nessun rischio. Appoggiai una mano sulla pancia di tua madre e mi collegai a te, trasmettendoti i miei poteri-
Lara era sconvolta da quella scoperta, sentì la terra crollarle sotto i piedi.
Presa dalla rabbia, alzò la voce -Tu, tutti gli altri, mi avete usata come un giocattolo, una marionetta. E io che pensavo che i miei poteri venissero da mio padre. Anzi, prima di sapere che mio padre era l'Angelo, pensavo che fossero un caso. Invece no, sono un tuo esperimento- puntò il dito contro Rayke -Per cosa? Per i capricci di tuo fratello?-
Il Signore della Luce era dispiaciuto. In tutta la sua esistenza non aveva mai pensato che la ragazza fosse un esperimento.
-Lari- la sua migliore amica le si avvicinò per darle forza.
-La mia vita è tutta una bugia- disse con forza.
-Tu sei unica. Sei la prima figlia di un Angelo- cercò di rimediare Rayke.
Guardando dritto negli occhi Rayke, con le lacrime che minacciavano di scendere lungo le guance Lara disse -Non ho scelto io questa vita, è già stata scelta prima che io nascessi. Io non volevo questi poteri, io non volevo combattere, io non volevo tutto questo dolore. Era meglio se non fossi mai nata-
Tutti rimasero spiazzati dalle parole di Lara, anche quest'ultima. Il miscuglio di emozioni che stava provando la portarono a dire quelle cose. Rabbia, tristezza, delusione, frustrazione.
Alex le si mise davanti e, con la stessa rabbia con cui la ragazza aveva pronunciato quelle parole, disse -Non dire mai più una cosa del genere. È vero, hanno deciso chi dovevi essere, chi dovevi diventare, ma ora puoi fare una scelta, continuare questa missione o tornare indietro-
-Certo che voglio continuare. Devo salvare mio padre e i Primi Guerrieri- rispose a tono.
-Bene. Targom ci intralcerà la strada, vuoi mettere fine a questa cosa?-
-Sì- disse decisa -Farò vedere a Targom e a tutti gli altri che non possono più giocare con me- guardò Rayke con uno sguardo di fuoco.
-Ben detto. Noi ti daremo una mano- disse Kyle.
Il Signore della Luce rimase sorpreso dalla forza di quel gruppo di ragazzi giovani. Non era Lara che trascinava tutti, ma ognuno aveva un ruolo fondamentale, si davano forza l'un l'altro.
Si schiarì la voce -Conosco solo una parte dei piani di mio fratello. So che vuole attaccare quando tornerete indietro. Fate attenzione alle Creature dagli occhi gialli- poi serio si rivolse a Lara -Nari, il mio cervo, ti ha donato una quantità sufficiente del mio potere per liberare i corpi dei prigionieri dall'Oscurità. Tranquilla, non ti succederà niente, la tua Energia non verrà toccata finché il dono di Nari non si sarà esaurito del tutto. Tutto ciò che riguarda la Guarigione è un'altra cosa. Se volete, potete dormire qui e proseguire il vostro cammino domani- detto questo li guardò uno ad uno, soffermandosi un po' di più su Lara, poi scomparve insieme al cervo.
Per le troppe emozioni provate, soprattutto per Lara, decisero di accamparsi lì e dormire. Avrebbero discusso il giorno dopo di tutto quello che era successo.Lasciarono la grotta alle prime luci dell'alba. Erano indolenziti, non essendo abituati a dormire per terra, con lo zaino come cuscino e una piccola coperta che lasciava fuori i piedi. Avevano mangiato qualche barretta di cioccolato per colazione, poi si erano messi di nuovo in cammino.
-Siamo quasi a Zemitira- disse Kyle controllando la mappa -Dovrebbe mancare...- non finì la frase perché si fermò di colpo.
Gli alberi si interrompevano e davanti a loro si trovava l'entrata per Zemitira, un enorme arco, che li fece sentire minuscoli come le formiche.
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La Prima Figlia - Le Terre Antiche
FantasyLara è cresciuta senza la figura paterna. Per questo la sua vita è stata un po' triste, ma comunque tranquilla. Fino a quando, per il suo ventesimo compleanno succederà qualcosa che le cambierà la vita. Dovrà padroneggiare il potere dei quattro Ele...