52 - Le Terre Antiche

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Passare attraverso il Portale non fu piacevole.
Lara venne accecata prima dalla forte luce del Portale, poi sentì lo stomaco sotto sopra. Quando riuscì ad aprire gli occhi, non si stupì di trovarsi in una grotta identica a quella che avevano appena lasciato, ma non la stessa. Sentiva la sua Energia sotto la pelle, era elettrizzata.
Era come se i suoi poteri le stessero dicendo che era a casa.
-La sentite anche voi questa forza?-
-Sì- risposero Alex e Kyle.
-È come fare un bagno caldo- disse Sam con tono sognante.
Appena misero piede fuori dalla grotta, rimasero a bocca aperta.
A dieci metri dall'entrata c'era un dirupo, dove sotto si estendevano alberi a vista d'occhio, come un enorme tappeto verde.
Da sud, dove erano loro, ad est correva una catena montuosa che circondava la valle come un grande braccio. A ovest il mare luccicava sotto i raggi del sole.
-Guardate, laggiù- Kyle indicò verso nord.
In lontananza si vedevano delle costruzioni. Gli edifici erano mezzi distrutti, le mura che circondavano la città erano crollate in molti punti. La natura aveva fatto il suo corso, crescendo in mezzo alle rovine.
Guardando meglio, Lara vide un edificio bianco più grande rispetto agli altri e centrale, ma anch'esso non era sfuggito alla parziale distruzione.
-Quella è Zemitira- constatò Alex.
-Come fai dirlo?- chiese Sam.
-Ho visto un'immagine nella sala d'addestramento dei Guerrieri del Fuoco. Era raffigurata di notte con tutte le luci accese e non era in rovina come ora, ma sono sicurissimo che sia Zemitira-
-Va bene, quindi stando a quello che ci hanno detto Primo Tormer e Prima Kham, la prigione si trova ad est di Zemitira, poco lontano dalle mura- ricordò Kyle.
-Beh, per prima cosa, come scendiamo? Non ci sono sentieri che portano giù- disse Alex affacciandosi al dirupo.
-Io non posso usare il mio Elemento, le scosse potrebbero attirare l'attenzione delle Creature-
-Io e Sam potremmo usare l'Elemento dell'Aria-
Tutti furono d'accordo. Alex si aggrappò a Lara e lo stesso fece Kyle con Sam. Usando il vento riuscirono a scendere lentamente.
Lara sentì le farfalle nello stomaco per tutta la discesa e Alex che la stringeva non aiutava.
Attraverso le chiome degli alberi non passavano molti raggi di sole. Erano nella penombra, il che era perfetto. Non erano completamente al buio e non potevano essere individuati facilmente.
Kyle tirò fuori dal suo zaino una bussola e la vecchia mappa che i Guerrieri avevano dato loro.
-Secondo la mappa non troveremo per un po' nessun territorio- poi guardò la bussola -Dobbiamo proseguire verso nord-
-Speriamo che i territori delle Creature siano rimasti gli stessi- disse Sam.
-Ne dubito, dobbiamo tenere sempre l'attenzione alta- disse Alex, guardando di nascosto Lara.
Si incamminarono cercando di fare meno rumore possibile e ascoltando l'ambiente intorno a loro. Lara e Kyle percepivano le vibrazioni del terreno per sapere in anticipo se qualcosa si avvicinava a loro.
Erano appena partiti, ma la tensione era alta, costantemente in allerta, in un territorio sconosciuto.

Avevano camminato molto e non era successo niente.
Il paesaggio sembrava tutto uguale e non aiutava.
-Ragazzi fermiamoci un attimo a riposare- disse Sam affaticata.
Nessuno ebbe nulla da obbiettare.
Si misero a sedere ai piedi di un albero. Rifiatarono e bevvero un sorso d'acqua.
-Che ore saranno?- chiese Lara, guardando su, ma vedeva solo le chiome degli alberi.
-Saranno circa le dieci- disse Kyle.
-Oddio, abbiamo camminato quasi quattro ore- disse Sam scioccata.
Poi all'improvviso Alex disse -Zitti, ho sentito qualcosa-
Lentamente si alzarono e si rimisero gli zaini in spalla. Lara e Kyle si guardarono, scambiandosi un cenno con la testa. Insieme crearono una piccola vibrazione per cercare di capire che cosa si stava avvicinando a loro e da dove.
Lara indicò a pochi metri di distanza qualcosa di piccolo e veloce.
-Attenti, sta arrivando. È molto veloce-
Il fruscio dell'erba si fece più chiaro. I ragazzi erano tutti in posizione pronti ad entrare in azione. Avevano il fiato sospeso e il cuore in gola.
Appena la cosa sbucò dall'erba alta, una forte ventata fece chiudere gli occhi a tutti per qualche secondo.
La lepre, spaventata, scappò via.
-Scusate, avevo i nervi a fior di pelle- si scusò Sam, per il vento che aveva generato.
-Non eri l'unica- disse Lara, cercando di togliersi di dosso la tensione.
-Già- confermò Alex.
-Ragazzi, muoviamoci- disse Kyle, quando anche lui si fu ripreso -È meglio non stare fermi per troppo tempo-
Si misero di nuovo in cammino.
Man mano che si addentravano sempre di più nella foresta, gli alberi diventavano sempre più grossi. Enormi radici uscivano dal terreno, ostacolandoli.
Kyle, che era in testa al gruppo, alzò la mano e tutti si fermarono -Adesso dobbiamo fare molta attenzione. Ci stiamo avvicinando al territorio dei Guzza-
Lara ricordò di aver letto qualcosa a proposito dei Guzza. Erano simili ai vampiri, con lunghi canini e si cibavano del sangue delle loro prede, ma avevano sembianze umanoidi. Nel libro delle Creature che aveva letto, c'era una loro raffigurazione. Erano alti più di due metri, avevano lunghe corna sulla testa, il corpo era corto e le gambe lunghissime. Oltre ai canini, avevano anche degli artigli.
Molto lentamente avanzarono, ma si congelarono sul posto appena sentirono delle voci.
-Ehi Mul, credo che qualcuno sia entrato nel nostro territorio- disse una voce profonda e umanoide.
-Sì, lo sento anche io- rispose l'altra Creatura, probabilmente Mul.
-Speriamo non siano di nuovo i Serptor. Odio quelle serpi, con il loro urlo. Ho l'udito sensibile io-
-Zitto idiota, cerchiamo di capire dove sono gli intrusi- disse Mul.
I ragazzi si guardarono terrorizzati. Lentamente si nascosero dietro un grande albero. Lara e Kyle tenevano sotto controllo la posizione dei due Guzza, ma ormai le due creature avevano capito dove si trovavano e si stavano dirigendo verso di loro. Non potevano combattere adesso, dovevano risparmiare le Energie.
Poi a Lara venne un'idea. Cercò un sasso né troppo piccolo da non far rumore né troppo grande con il rischio che potessero vederlo. Appena trovò quello perfetto, lanciò il sasso il più lontano possibile, dandogli una spinta con il vento.
-Hai sentito Prel? Da questa parte- disse Mul e velocemente si diressero verso il sasso che aveva lanciato.
I ragazzi non persero un attimo e, stando sempre attenti a non far rumore, si allontanarono il più velocemente possibile dal territorio dei Guzza.
-Dovremmo essere fuori dal loro territorio, ma per sicurezza continuiamo a camminare- disse Kyle preoccupato -Secondo la mappa, stavamo passando fuori dal loro territorio, ma come avevamo previsto, non è più attendibile-
Ancora scossi per quello che era successo e per quello che sarebbe potuto accadere, continuarono a camminare in silenzio.
Passò molto tempo prima che potessero riposare di nuovo, questa volta però la fame si fece sentire. Trovarono una piccola radura in cui poterono riposare e mangiare.
-C'è qualcosa di strano- disse Alex dopo aver finito il suo panino.
-Hai sentito qualcosa?- chiese Lara in allerta.
-No, no. Stavo pensando che è strano aver incontrato solo due Creature da quando siamo arrivati-
-Anche io ci avevo pensato- disse Kyle -Sono quasi vent'anni che uno Zemit non mette più piede nelle Terre Antiche, sono diventate selvagge e fuori controllo, eppure è tutto così tranquillo-
-Meglio così- disse Sam.
-Forse è solo la quiete prima della tempesta- disse Lara cupa -Targorm è in grado di sottomettere le Creature e far fare loro quello che vuole. Credo che abbia in serbo per noi delle sorprese e credo anche che non ci attaccherà finché non arriveremo alla prigione-
-Non so se sia una cosa positiva, così non sprecheremo Energia, o una cosa negativa, perché dovremmo proteggere altre cinque persone oltre a noi- disse Sam -E ti prego, non dire il nome del Nemico Oscuro qui, invece di mandarci le sue Ombre potrebbe venire direttamente lui-
Lara alzò gli occhi al cielo -Se lo incontreremo sarà perché l'aveva pianificato e non perché l'ho nominato-
Sam sbuffò, ma non disse nulla.
-Non dimentichiamoci che le Creature sono pericolose anche senza il controllo del Nemico Oscuro- disse Alex.
-Per adesso pensiamo ad arrivare alla prigione, tenendo gli occhi ben aperti- Kyle si alzò -Forza dobbiamo arrivare a Zemitira prima di sera-
Presero gli zaini e si rimisero in cammino, sperando di non incontrare degli ostacoli.
Solo una volta passarono vicino a un territorio di una razza di Creature abbastanza pacifiche, se non minacciate: i Murin. Infatti, fortunatamente, questa volta, non successe nulla.
Lara aveva letto che i Murin erano Creature basse, con orecchie a punta e piedi molto grossi. Erano Creature pacifiche perché non attaccavano mai per primi, ma se si sentivano minacciati potevano essere un problema. Quando attaccavano, i loro denti diventavano affilati come coltelli e li usavano per mordere le gambe del loro nemico per non farlo scappare, e poi gli strappavano la carne, assalendolo in gruppo.

Avevano camminato molto e si stava facendo sera. Erano quasi arrivati a Zemitira. In mezzo agli alberi si riuscivano a scorgere le mura.
Lara, però, si bloccò di colpo. Aveva riconosciuto il luogo, sperando che non fosse la sua immaginazione.
No, ne era sicura, aveva avuto una visione di quel luogo prima della sfida del Fuoco. Era apparso un cervo luminoso, il simbolo di Rayke, e l'aveva portata in una grotta. Rayke aveva detto che la stava aspettando, ma era difficile capire dove fosse ora la grotta.
-Lara, che succede?- chiese la sua migliore amica, notando il comportamento strano della ragazza.
-È qui dove ho incontrato il cervo- disse pensierosa.
Poi sentì i brividi lungo tutto il corpo. Da dietro un albero comparve lo stesso cervo luminoso che aveva visto nella visione. Lara lo riconobbe subito, era il cervo di Rayke.
Sentì i suoi amici trattenere il fiato.
-Wow- sussurrò Sam.
Lara osservò meravigliata l'animale, non credeva ai suoi occhi, era proprio lì davanti a lei.
Si avvicinò all'animale lentamente, non voleva spaventarlo, ma il cervo non dava segni di aver paura.
Allungò una mano per accarezzarlo e, prima che potesse toccarlo, il cervo si spense come una lampadina rotta. Adesso il suo aspetto era come un normalissimo cervo.
-Oddio- Lara ritirò la mano, spaventata.
L'animale si avvicinò e con il muso le toccò la mano, in un chiaro segno di voler essere accarezzato.
Lentamente Lara alzò di nuovo la mano e appena toccò il muso dell'animale, il suo corpo venne inondato di calore, come se si fosse tuffata in una piscina con acqua calda. Una forte Energia le scorreva nelle vene. Si sentiva elettrizzata, molto più di quando aveva attraversato il Portale.
I suoi occhi diventarono bianchi, come se in quel momento stesse usando i suoi poteri, ma in realtà quello che stava succedendo era diverso.
Le corna del cervo si illuminarono lentamente, dalla base fino alle punte. Era l'unica fonte di luce, dato che era calato il buio. Quel bellissimo animale, non le stava passando l'Energia, le stava donando il potere Bianco. Sapeva della loro missione e forse sapeva altro. Aveva deciso di aiutarli e Lara era grata per questo.
Quando allontanò la mano, gli occhi della ragazza e le corna del cervo tornarono alla normalità.
Con un cenno della testa, il cervo le disse di seguirlo.
Lara si girò prima verso i tre ragazzi che avevano guardato la scena stupiti -Forza andiamo-
-Dove ci sta portando?- chiese Kyle.
-Da Rayke, ovviamente-
Così il cervo si incamminò in mezzo agli alberi, affiancato da una Lara eccitata e da tre ragazzi completamente confusi.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora