19 - Discussioni

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-Ehi Lara- disse una voce -Sono le otto, non dovevi andare a correre?-
Qualcuno la stava scuotendo, strappandola dal suo sonno. Voleva rimanere sotto le coperte un altro po'.
Poi si rese conto che doveva andare a correre prima dell'allenamento e si ricordò che Alex era rimasto con lei la sera prima. Avevano continuato a parlare fino a tarda notte, poi si erano addormentati.
Lara aprì lentamente gli occhi e vide il ragazzo seduto sul bordo del letto. Era già completamente sveglio, anche se i suoi capelli scompigliati dicevano che non si era alzato da molto.
-Mmm, giusto- disse con voce assonnata.
Si mise a sedere, allungò braccia e gambe, mentre sbadigliava rumorosamente.
-Esci, mi devo cambiare- disse stropicciandosi gli occhi.
-Se vuoi posso restare, a me va bene- disse Alex con un sorriso sghembo.
-Alex, esci- alzò un sopracciglio, guardandolo seria.
-Sei sicura?-
-Esci. Dalla. Mia. Camera- disse scandendo bene le parole.
-Va bene- andò verso la porta -Ma se dovessi ripensarci...- Lara gli lanciò il cuscino prima che potesse finire di parlare, ma lui fu più veloce e uscì dalla camera, ridendo forte.
Lara sorrideva e si meravigliò di come Alex la facesse stare bene.

Nella prima parte dell'allenamento, Lauren le fece fare gli stessi esercizi dei giorni precedenti, perché secondo lei doveva migliorare i movimenti. Quando fu soddisfatta dei risultati, le spiegò come creare delle sfere.
-Quando crei una sfera, non devi pensare alla forma, ma all'Energia che ci metti. Senza Energia nella tua sfera sarà come un gavettone. Più Energia ci metti, più la sfera sarà potente e più il colpo sull'obiettivo sarà forte-
-Ho capito- annuì seria.
-Quindi quando prenderai l'acqua dalla bacinella, dovrai trasmettere la tua Energia nella sfera-
-Va bene, ma cos'è esattamente l'Energia?- sua madre continuava a nominarla.
-Samantha non te ne ha parlato?-
Lara scosse la testa.
-E come ti ha insegnato ha creare le sfere e le barriere?-
-Mi diceva di incanalare il potere nelle mani. Ho sentito come una scarica-
-Si chiama Energia, ma Samantha non ha sbagliato dicendoti "potere"- spiegò Lauren -Devi stare attenta all'Energia, soprattutto ora che stai imparando a padroneggiare gli Elementi-
Lara non osava chiedere cosa succedeva agli Zemit che esaurivano l'Energia, l'aveva intuito.
Riprese l'allenamento e fece come le aveva spiegato sua madre. Con i movimenti, ormai diventati famigliari, prese una piccola quantità d'acqua e formò una sfera, che stava sospesa sopra la sua mano. Percepiva tutta la sua Energia nel corpo e la concentrò nelle mani. La sentì attraversare la mano, con un leggero formicolio, ed arrivare fino ai polpastrelli.
Quando pensò di averne messa abbastanza, la lanciò verso un manichino e quello non solo cadde all'indietro, ma fece un volo di qualche metro.
Lara lo guardava stupita, mentre si rendeva conto di averci messo troppo Energia.
-Devi imparare a dosarla. Riprova-
Le fece lanciare una cinquantina di sfere e quando finì era stanca morta.
Andò a farsi una doccia prima di pranzo.
Lauren decise di rimanere a mangiare con lei e Tisha.
Alex aveva fatto colazione insieme a Lara, poi era andato via dicendo che aveva da fare.
Lara non aveva ancora capito perché i suoi amici non erano mai rimasti a vedere un allenamento dell'Acqua. Pensò che forse la volevano lasciare sola con sua madre e si convinse di quell'idea.
A tavola, Lara era silenziosa e non aveva molta fame, ma cercò di sforzarsi a mangiare qualcosa perché doveva tenersi in forze per gli allenamenti.
-Prima Tisha, mentre eri a farti la doccia, mi ha raccontato cosa è successo ieri sera. Perché non me ne hai parlato?- chiese sua madre seria.
Lara guardò prima Tisha, che aveva uno sguardo impassibile, poi fece un gran respiro -Perché ti saresti preoccupata inutilmente-
-Inutilmente?- disse alzando il tono della voce -Sono tua madre e mi preoccupo per te. Vorrei sapere se ti succede qualcosa-
-Non è successo niente. Voleva solo mettermi paura- non disse, però, che ci era riuscito benissimo. Aveva continuamente i nervi a fior di pelle. Aveva paura di sentire la sua voce o di scoprire che aveva fatto del male a qualcuno che le era vicino.
-Questa volta non ti ha fatto niente, ma so che la prima volta sei stata attaccata-
Lara capì che Tisha le aveva raccontato anche di quando il Serptor, sotto il controllo di Targom, l'aveva attaccata.
-Ti rendi conto. Non mi hai detto niente- continuò sua madre con voce alterata -Uscirai dalla barriera solo per andare al Campo Zemit e dovrai essere sempre accompagnata da Samantha o dagli altri due ragazzi-
-Sono miei amici, non babysitter- commentò Lara aspra.
-Non mi interessa, il Nemico Oscuro ti ha preso di mira-
-Sì, ma non vuole colpire me direttamente, vuole fare del male alle persone a cui tengo, quindi tu sei una dei suoi obbiettivi. Potrei avere un esaurimento nervoso da un momento all'altro, ma non posso perché devo rimanere lucida e non farmi prendere dalla paura- Lara l'aveva detto con un tono di voce alto, alzandosi di scatto dalla sedia con le mani sul tavolo. Era la prima volta che urlava contro sua madre.
Lauren la guardava scioccata e preoccupata.
Dopo aver detto quelle cose, Lara non si sentì affatto meglio. Ormai aveva perso l'appetito.
-Vado a prendere una boccata d'aria- uscì in veranda, respirando a pieni polmoni l'aria settembrina.
Le parole di Targom erano ancora impresse nella sua mente e non riusciva a dimenticarle. Tutti le ripetevano che non era sola, ma il peso sulle sue spalle era sempre più grande. Non sapeva come sarebbe andata la missione, se fossero riusciti liberare l'Angelo e i Guerrieri. Non immaginava quello che Targom avrebbe potuto fare, se avesse fallito. Ma adesso doveva pensare agli allenamenti e a diventare sempre più forte, perché al livello a cui si ritrovava non sarebbe sopravvissuta nelle Terre Antiche. E come se non bastasse, aveva anche problemi di cuore.
Lauren raggiunse la figlia e si mise accanto a lei.
-Una ragazza della tua età non dovrebbe affrontare tutto questo. Dovresti essere felice e spensierata con i tuoi amici e non combattere una battaglia più grande di te, di cui conosci poco. Non avrei mai voluto questo per te- le accarezzò dolcemente i capelli.
Normalmente, Lara si sarebbe spostata, ma questa volta si beò della carezza. L'abbracciò e inspirò il profumo di sua madre, sapeva di casa. Aveva nostalgia della sua vecchia vita, quando era all'oscuro di tutto, era tutto più semplice.
-Dieci minuti e poi ricominciamo l'allenamento, sennò non riuscirò ad insegnarti tutto in tempo-
Lara andò in bagno a riempire la bacinella, che era diventata la sua compagna. Si guardò allo specchio e non riconobbe il suo riflesso, non perché fosse sciupata, ma aveva qualcosa di diverso nello sguardo. Non era più la ragazza ingenua di una volta. Ancora non sapeva tutto, ma era consapevole di essere l'unica speranza per gli Zemit di ritrovare il loro protettore, l'Angelo e i Guerrieri.
Questa volta Lara riempì tre bacinelle, perché sua madre le aveva spiegato che per la barriera sarebbe servita più acqua.
-Devi pensare alla barriera come a un'onda del mare molto alta. Il movimento è questo- piegò leggermente le gambe e cominciò ad oscillare le braccia su e giù, come se stesse raccogliendo l'acqua -Quando hai preso abbastanza acqua, devi portare le braccia avanti e concentrarti sulla barriera. Ce ne sono di diversi tipi, quella in cui non passa niente, quella che fa rimbalzare gli attacchi o oggetti e rispedirli indietro e quella che assorbe gli oggetti-
Lara fece come le aveva fatto vedere sua madre. L'acqua cominciò ad alzarsi dalle bacinelle e venire verso di lei.
-Ancora di più. Non è abbastanza- le disse sua madre.
Lara mise più forza nei suoi movimenti, poi portò le braccia avanti e infuse la sua Energia alla barriera, come aveva fatto per le sfere. Nel frattempo sua madre le spiegava che più Energia metteva nella barriera, più diventava solida. Se ce ne metteva troppo poca, la barriera poteva essere passata da qualunque cosa.
-Credo di aver messo abbastanza Energia, prova a tirarci qualcosa- disse Lara affaticata.
Sua madre prese un sasso e lo tirò. La barriera lo assorbì.
Lara guardò male il sasso che era sospeso dentro l'acqua. Pensava di aver messo molta Energia, che avrebbe fermato il sasso e invece era poca. Rimise lentamente l'acqua nelle bacinelle con il fiatone. Doveva allenarsi molto di più se voleva aumentare la sua Energia e spenderne meno.

Per cena vennero Samantha, Kyle e Alexander. Lauren era molto contenta di parlare un po' con gli amici di sua figlia, li faceva un sacco di domande. Lara, invece, non era dello stesso umore. Anche ora, come a pranzo, non aveva molta fame. Aveva un po' di nausea, ma cercò comunque di mangiare qualcosa. Lara dava la colpa al doppio allenamento, perché aveva speso molta Energia, ma in fondo sapeva che il motivo era un altro.
-Scusate, non ho fame, vado a letto- disse alzandosi.
Calò il silenzio, tutti la guardarono preoccupati e Sam disse -Ma hai mangiato poco o niente-
-Non ho fame- ripeté Lara, poi aggiunse -Voglio stare da sola-
Prima di andarsene, guardò Alex negli occhi. Non c'erano bisogno di dire niente, il ragazzo aveva capito che c'era qualcosa che non andava, ma avrebbe rispettato la volontà di Lara, anche se era contrariato a lasciarla da sola ai propri pensieri.
Lara si chiuse la porta della camera alle spalle, scivolò lentamente sul pavimento. Lacrime silenziose le rigarono il viso. Targom aveva raggiunto il suo obbiettivo.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora